Che cosa è il sesso
Spunti di riflessione per una buona legge contro l’omofobia
La legge non deve impedire alla Chiesa
di insegnare la sua dottrina sul sesso
Occorre distinguere l’omosessuale dall’omosessualità. È possibile e doveroso conciliare il rispetto per la persona dell’omosessuale e promuoverne la dignità disapprovando la sua condotta omosessuale ed anzi operando affinchè egli cessi da questa condotta.
Su questo punto esiste un’opposizione fra chi opera questa distinzione e chi non la opera. Per i genderisti disapprovare la condotta omosessuale ed operare affinchè l’omosessuale desista da tale condotta è contradditorio ed offensivo dell’omosessuale e va perseguito penalmente. Per loro il rispetto dell’omosessuale comporta anche il sostegno delle idee genderiste, per cui l’opporsi ad esse secondo il Ddl si configura come atto meritevole di sanzione penale. Si direbbe che siamo davanti a una specie di Inquisizione laica, che sanziona come eresia la condanna della sodomia.
Invece per i cattolici e i sostenitori anche laici della distinzione, essa ha come fine ed effetto quello di operare il bene dell’omosessuale. È questo il punto che sta a monte dell’intervento della Segreteria di Stato.
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Ma la sostanziale identità specifica umana, principio dell’uguaglianza e parità di dignità fra uomo e donna, non impedisce la differenza sessuale specifica fra uomo e donna. Maschio e femmina sono le differenze del genere «uomo».
La Nota lascia intendere che il Ddl è libero di basarsi su di una concezione del sesso contraria a quella della Chiesa, e di consentire e promuovere come legittima la condotta pratica conseguente, ma fa presente che in base al Concordato il Ddl non può proibire alla Chiesa di insegnare la propria dottrina sul sesso e sull’omosessualità e di guidare di conseguenza i cattolici nella pratica dell’etica sessuale della Chiesa e non può proibire la pastorale della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali, pastorale che ormai da decenni la Chiesa sta mettendo in pratica con buoni frutti per le stesse persone omosessuali.
La recente Lettera del Papa al Padre James Martin certamente s’inserisce in questa linea pastorale già collaudata da una lunga esperienza.Occorre congiungere un’azione di vicinanza e di comprensione con un’azione educativa, che liberi dal peccato e formi alla virtù.
Immagini da internet
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