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16 giugno, 2025

Maschio e femmina li creò. Il mistero dell’unione dell’uomo con la donna - Prima Parte (1/3)

 

Maschio e femmina li creò

Il mistero dell’unione dell’uomo con la donna

Prima Parte (1/3)

                                                                Materia e spirito

Per capire che cosa è l’esser maschio e femmina nell’uomo occorre saper distinguere nell’uomo la materia dallo spirito, perchè questa dualità è ad un tempo materiale e spirituale. La materia è ciò di cui è fatto il corpo umano, il soggetto delle qualità sensibili, della forma del corpo, delle sue potenze, forze, dimensioni, trasformazioni, attitudini, tendenze e attività fisiche.

La materia ci si manifesta per mezzo di queste sue strutture e proprietà sostanziali e accidentali, ma in sé stessa è opaca e ignota al nostro intelletto, che ne pone l’esistenza, ma essa in sé stessa non offre intellegibilità al nostro intelletto essendo il suo livello di intellegibilità al di sotto del livello minimo percepibile dal nostro intelletto, che è dato dalla materia formata. Essa è indirettamente oggetto dei sensi e dell’immaginazione in quanto sostanza sensibile agente. 

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L’uomo maschio e l’uomo femmina sono due sostanze o composti di materia e forma, dove la forma non esaurisce o fonda il suo essere nell’essere forma della materia, inesistente senza la sua materia, ma è forma immateriale sussistente da sé quindi indipendentemente dalla sua materia. Cioè è una forma spirituale o pura forma.

Uomo e donna posseggono la medesima natura umana e sono di pari dignità personale, orientati entrambi al medesimo fine ultimo, Dio, reciprocamente tra loro diversi e complementari, fatti per completarsi a vicenda nell’essere e nell’agire. 

La congiunzione dell’anima col corpo comporta che all’anima maschile corrisponda un corpo maschile e all’anima femminile un corpo femminile. Ciò vuol dire che lo spirito umano, a differenza dello spirito angelico, che non è sessuato, è uno spirito sessuato. Lo spirito umano, cioè, pur mantenendo la sua essenza di spirito identicamente nell’uomo e nella donna, è creato da Dio con due modalità di essere e di agire reciprocamente complementari in corrispondenza alla reciproca complementarità della sessualità fisica. Nel piano divino originario e per conseguenza anche in quello escatologico l’unione spirituale si manifesta nell’unione fisica e questa introduce all’unione spirituale.

San Paolo ci ricorda che tutto quello che è in noi, ossia la totalità del nostro essere, è «spirito, anima e corpo», ossia anima spirituale, sensitiva e vegetativa che anima un corpo organico disposto ed adatto alla vita.  Cartesio, nel distinguere lo spirito dal corpo, racchiude lo spirito nella semplice autocoscienza separata dal corpo e così, mentre intende il corpo come se fosse un’altra sostanza matematica separata dall’anima (res extensa), si dimentica dell’anima vegetativa e sensitiva e così non capisce né quali sono i livelli vitali umani inferiori, né qual è la vita dei viventi infraumani. 

 

Da Internet: Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, Teatro alla Scala

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