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23 ottobre, 2025

La concezione idealistica della filosofia - Prima Parte (1/5)

 

La concezione idealistica della filosofia

Prima Parte (1/5)

Studium philosophiae secundum se est licitum

et laudabile, propter veritatem

quam philosophi perceperunt, Deo illis revelante,

ut dicitur Rm 1,19. Sed quidam philosophi

abutuntur ad fidei impugnationem.

Sum.Theol., II-II, q.167, a.1, 3m

 

Che cosa è la filosofia

L’uomo per definizione è un soggetto corporeo dotato di intelletto, che lo porta spontaneamente a porsi alcune domande ineludibili e fondamentali che riguardano il senso, l’origine e il fine  delle cose e della propria esistenza, a formare alcune nozioni basilari, a scoprire alcuni princìpi e verità fondamentali indiscutibili, come per esempio la nozione del bene, il principio di causalità o la legge naturale o il culto divino, basandosi sui quali egli può organizzare la sua vita in modo normale, onesto, ragionevole, decente, dignitoso e soddisfacente.

Ogni uomo per sua natura possiede la ragione che lo spinge a porsi le suddette domande, a formare i medesimi concetti, a trovare le medesime risposte, a incontrare le medesime difficoltà, a commettere gli stessi errori.

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La filosofia è opera della ragione, la cui comprensione è limitata e la cui attività è fallibile. Essa pertanto deve essere disposta a lasciarsi istruire e correggere dalla rivelazione divina, creatrice della ragione. 

Bisogna distinguere il filosofo dal sapiente. La filosofia è ricerca della sapienza, per cui il filosofo s’interroga, domanda, indaga, impara, obietta, discute, approfondisce, si corregge, confuta, ipotizza, dimostra.

Il sapiente invece è già in possesso della verità o della sapienza, è il maestro e dottore che afferma, insegna, enuncia, espone, sentenzia, dichiara, giudica o condanna. Il filosofo è problematico perchè cerca; il sapiente è dogmatico (dal gr. dogma=sentenza), perché sa. Per questo, mentre per esempio Cristo è il sapiente che sa, insegna e non cerca, perché non ne ha bisogno, un Aristotele è stato un filosofo perché ha cercato ed ha trovato.

 
Immagine da Internet: Dettaglio dalla miniatura del Codex Purpureus Rossanensis, evangelisti greci in miniatura, probabilmente da Antiochia di Siria o di Cesarea Palestina, e conservato nel Museo Diocesano di Rossano in Cosenza

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