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Testi di P. Tomas Tyn, OP

Lourdes, Fatima, Medjugorje

 

Lourdes, Fatima, Medjugorje

Come scoprire i fatti soprannaturali?

Il recente documento del DDF circa i fatti di Medjugorje[1] parla di «presunti veggenti» e «presunti messaggi», cosa che ci porta necessariamente a pensare a presunte apparizioni della Madonna.

È interessante confrontare queste dichiarazioni con quanto i Papi hanno detto a proposito dei fatti di Lourdes e di Fatima, dove invece non hanno avuto alcuna difficoltà a parlare di veggenti, apparizioni e messaggi della Madonna.

Come mai questa differenza? Perché, nonostante gli studi attenti compiuti dal DDF, il Dicastero, a differenza dei milioni di pellegrini che hanno assistito ed assistono ai fatti di Medjugorje, non ha potuto raggiungere la certezza, a differenza di quanto è accaduto per Lourdes e per Fatima, che a Medjugorje la Madonna sia veramente apparsa, abbia veramente parlato Lei e che sia stata veramente vista dai famosi personaggi protagonisti di questi fenomeni straordinari che durano da 45 anni?

Credo che questa differenza di giudizio da parte della Chiesa si spieghi col fatto che mentre a Lourdes e a Fatima l’autorità ecclesiastica, dopo opportune indagini, prese atto di segni e prove inequivocabili ed inoppugnabili della presenza del soprannaturale, nel caso di Medjugorje, nonostante gli innumerevoli fatti, testimonianze che portano a pensare al soprannaturale,  il Dicastero non si è sentito in grado di affermare con certezza questa presenza del soprannaturale, senza tuttavia escluderlo e senza addurre segni che possono escluderlo con certezza.

Naturalmente c’è da supporre che il Dicastero si sia valso del parere di esperti e soprattutto dobbiamo ricordare che esso rappresenta il giudizio dello stesso Sommo Pontefice, cosa che induce noi cattolici ad assumere un atteggiamento di rispetto e considerazione per l’attuale giudizio del Dicastero, benché ciò non escluda che il comune fedele, dovutamente formato, possegga già da sé in forza delle sue virtù teologali e della presenza in lui dello Spirito Santo una sufficiente capacità di giudicare in questa delicata materia della vita spirituale.

In questo campo il comune fedele è certamente fallibile. Da qui l’opportunità che egli si tenga al giudizio dell’autorità ecclesiastica. Ma anch’essa, in questa materia, non è nei suoi giudizi infallibile, benchè la presunzione in linea di massima sia a suo favore.

Infatti l’infallibilità del giudizio della Chiesa le è stata garantita da Cristo non in queste materie che riguardano particolari fatti o fenomeni spirituali contingenti, ma nell’annuncio, nella conservazione, nell’interpretazione, nella trasmissione e nella spiegazione della dottrina di Cristo, ovvero del Vangelo o del deposito della divina rivelazione.

Il presente documento del DDF dev’essere dunque preso in considerazione da noi cattolici con grande rispetto e sincera gratitudine, ma  nessuno ci impedisce di formarci un nostro giudizio, che non necessariamente deve coincidere in tutto con quello del DDF, mentre è doveroso attenersi a quelle che sono le sue disposizioni pastorali e disciplinari relative al nostro comportamento pratico.

Occorre a questo riguardo avere idee chiare e ben fondate su che cosa è un’apparizione mariana e su che cosa sono i messaggi della Madonna. Che cosa significa dire che la Madonna appare e parla? Quando, come e perché possiamo esser certi di ciò? In base a quali prove o segni o testimonianze?

Intanto diciamo subito che segno di credibilità della soprannaturalità delle apparizioni è che i messaggi non contengano nulla contro la sana dottrina. Su questo punto l’esperienza di Medjugorje ha superato l’esame per cui il Dicastero esprime il suo giudizio positivo circa i contenuti dottrinali.

Diciamo poi che l’apparizione mariana in generale consiste nel fatto straordinario che la Madonna per volontà celeste si rende miracolosamente e misteriosamente visibile ed udibile a persone privilegiate, scelte da Dio per una speciale missione di salvezza affidata a queste persone dalla Madonna nel nome di Cristo.

Come il veggente vede la Madonna?

Come il veggente vede e sente la Madonna? Egli, per la sua stessa testimonianza, la vede e la descrive secondo in quelle fattezze che corrispondono a come egli si immagina la Madonna secondo le rappresentazioni o raffigurazioni iconografiche, i costumi del suo tempo e del suo luogo che parla nella lingua del veggente, che gli fa vedere e sentire la Madonna, fruisce di vere e proprie sensazioni fisiche che denotano il fatto che l’apparizione è un fatto fisico però attingibile dal solo veggente. Il che testimonia evidentemente della soprannaturalità dei fatti e come Maria nell’apparire compie per così dire un’opera di inculturazione.

In secondo luogo bisogna notare, come ho dimostrato in miei precedenti scritti, che Maria non appare in carne ed ossa così come Ella è ora in cielo anima e corpo, quasi si spostasse dal cielo per scendere sulla terra, ma la figura sensibile e suoni vocali sono prodotti artificialmente dagli angeli, dei quali Ella è Regina.

Essi infatti hanno questa facoltà operativa meravigliosa in forza della loro natura superiore alla nostra, natura che li rende capaci, per la loro conoscenza enormemente superiore alla nostra delle leggi fisiche, delle forze della natura e dei suoi segreti e per la potenza della loro volontà, di operare questi prodigi, che a noi possono sembrare miracoli, ma in realtà si tratta di operazioni del tutto proporzionate alla forza della natura angelica.

Una domanda che potremmo farci è se il demonio non abbia la capacità di formare finte apparizioni mariane. Possiamo pensare a quello che dice S.Paolo: «Satana si traveste da angelo di luce» (II Cor11,14). Data la sua natura angelica della quale ho parlato, possiamo dire che in linea di principio il demonio potrebbe operare simili mistificazioni e nell’agiografia non mancano episodi di questo genere.

Addirittura le apparizioni mariane di Medjugorje sono state accusate di essere una truffa del demonio, benché senza alcun fondamento. Semmai può succedere che il demonio si intrometta episodicamente od accidentalmente, per permissione divina, anche nel corso di apparizioni autentiche e non si può escludere in modo assoluto che ciò possa essere avvenuto anche a Medjugorje in quei casi che ci urtano o lasciano perplessi, come lo stesso Documento del DDF ha riconosciuto e segnalato.

Il segno del soprannaturale invece è dato dal fatto che solo il veggente vede e sente, mentre gli astanti non vedono e non sentono. Questo significa che il veggente riceve soprannaturalmente un lume e un udito proporzionati all’oggetto soprannaturale (la Madonna), oggetto che però, come ho spiegato in miei precedenti scritti, è raffigurato fisicamente da un’operazione plastica compiuta da un angelo.

Inoltre, questa raffigurazione o costruzione di per sé preternaturale, possiede una qualità o tonalità soprannaturale di carattere escatologico visibile ed udibile di per sé solo nella futura risurrezione, ma che il veggente, per uno speciale privilegio divino, può percepire e gustare sin dalla vita presente.

Infine potremmo chiederci come funziona l’esperienza del veggente. Per capire qualcosa forse ci è utile rifarci alla concezione kantiana del conoscere, che, come è noto, distingue il fenomeno, modificazione del soggetto, ma avente carattere oggettivo e verace, dalla cosa in sé, esterna al soggetto, della quale il fenomeno è apparizione (Erscheinung). Il soggetto conoscente sa cha la cosa esiste, perchè gli è segnalata dall’esperienza sensibile, ma il suo intelletto può solo «pensarla» («noùmeno»); non arriva a conoscerne l’essenza, per cui in tal senso gli resta misteriosa.

Ora, il fenomeno è una costruzione dell’intelletto che associa una «forma o categoria a priori» ad un dato sensibile proveniente dalla cosa in sé. Il fenomeno, oggetto del sapere sperimentale, è l’apparire al soggetto della cosa in sé esistente fuori del soggetto.

Questi non la conosce così come essa è nella sua essenza; gli resta sconosciuta; tuttavia gli appare nella struttura del fenomeno. Ebbene, qualcosa di simile potrebbe succedere nella mente del veggente: egli non vede la Madonna in se stessa così come Ella è in cielo, ma la vede così come Ella gli appare nel  plasma elaborato dall’angelo, un figura immaginaria e visibile inserita da lui e dall’angelo nelle categorie o immagini della Madonna, delle quali il veggente è già in possesso, cosicchè in quelle categorie ha la possibilità di vedere la Madonna, una Madonna, se mi è consentita l’espressione non ontologica, ma «fenomenica» o «fenomenologica» per usare un’espressione di Husserl.

Per esempio, se il veggente è un europeo, la Madonna gli appare di carnagione bianca; se è un africano gli appare di carnagione scura, ma è sempre la Madonna perchè Ella s’incarica mediante l’angelo di mettere in contatto conoscitivo il veggente con Lei, benché in Se stessa in quanto Ella è in cielo, gli rimanga sconosciuta in attesa della beata visione del paradiso. In tal senso Papa Francesco ha parlato di una Madonna «meticcia», perché è apparsa anche in America Latina!

I dieci segreti

Un altro problema posto dai fatti di Medjugorje è quello dei cosiddetti «dieci segreti». Meraviglia che il Documento non ne parli, considerando l’interesse che il tema ha suscitato e suscita, nonché le perplessità o le difficoltà alle quali può dar luogo. Come mai questo silenzio? Forse che l’argomento non è stato considerato neppur degno di essere preso in considerazione? O forse esso è ancora allo studio del DDF?

Ciò che fa difficoltà è il fatto che il messaggio dei segreti si presenti come una specie di anticipazione degli avvertimenti e dei castighi dei quali parla l’Apocalisse con la promessa di un periodo di pace. I messaggi sono rivolti all’intera umanità: ma possiamo pensare che essa susciterà la sua attenzione, che l’umanità sarà capace di ascoltare, comprendere e mettere in pratica quanto ingiunto dai messaggi?

I segni miracolosi preannunciati saranno capaci di attirare l’attenzione dell’umanità? Saranno compresi? Per accettarli dovremo attendere il giudizio del DDF o basterà il semplice buon senso? Ad ogni modo, a titolo di informazione, trascrivo qui qualche notizia che ho trovato in Google[2]

«Nel corso degli anni i veggenti hanno appreso dei dettagli relativi ai segreti, eppure ogni segreto è relativo ad un evento specifico che riguarda il destino dell’umanità. I dieci segreti sono divisi tra tre avvertimenti e sette castighi. Si dice che i tre avvertimenti preannunceranno dei terribili episodi, simili a piaghe, che colpiranno l’umanità. 

I dieci segreti di Medjugorje furono trascritti su pergamene, consegnati dalla Madonna, sotto forma di codice cifrato ed accessibile solo a colui che ha ricevuto il messaggio.

La particolarità dei 10 segreti di Medjugorje è che sono stati dichiarati dalla Madonna stessa, come una continuazione dei segreti di Fatima, rivelati ai pastorelli. 

I 10 segreti di Medjugorje hanno lo scopo di farci riconciliare con Cristo e di chiamarci al suo amore.

Solo chi pregherà, sarà penitente e si riconcilierà con Cristo non avrà paura degli eventi predetti nei segreti. Dovremo essere forti per poter sopportare gli eventi che sono celati nei segreti di Medjugorje

Il centro di ogni messaggio ed invito della Madonna è la preghiera. La preghiera sincera, fatta col cuore, allevia le sofferenze, porta alla gioia e alla serenità interiore, oltre al perdono dei peccati. La Madonna ci sollecita ogni giorno a “rinascere nella preghiera”.

Il messaggio della Vergine è che lei ci attende e ci accoglie con amore e pace. Il suo intento è di rendere puri i nostri cuori con la preghiera e la riconciliazione e di farci trovare pronti ad ascoltare la rivelazione dei segreti di Medjugorje».

Il Padre Livio Fanzaga presenta in questi termini il libro che ha scritto I segreti di Medjugorje[3]:

«“Il mondo di oggi vive in mezzo a forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe”, con queste parole la Madonna a Medjugorje, tramite i veggenti, ha cominciato a mettere in guardia l’umanità dai pericoli che incombono sul suo cammino.

È per questo che la regina della pace è venuta in quel piccolo paese della ex-Jugoslavia, apparendo ormai 28 anni fa a 6 ragazzi. A essi ha consegnato anche dei segreti – dieci in tutto – che rivelerebbero proprio il futuro prossimo dell’umanità. Dieci segreti, come dieci furono le piaghe d’Egitto: due ammonimenti, un segno – che i veggenti dicono sarà “bellissimo, indistruttibile e non fatto da mani d’uomo” – e infine sette castighi.

Questi segreti saranno svelati, a uno a uno, con tre giorni d’anticipo, in modo che al loro verificarsi anche coloro che sono più increduli capiscano che è ora di decidersi per Dio e di cambiare vita, cogliendo le ultime possibilità di salvarsi. Dieci segreti per segnare altrettante tappe di un tempo di prova al termine del quale l’umanità che avrà scelto Dio, dopo molta sofferenza e gravi attacchi alla fede, potrà finalmente abitare il mondo della pace che la Madonna ha promesso».

Osserviamo che il tono del messaggio di questi «segreti» sembra troppo pretenzioso. Esso sembra quasi voler essere un doppione o anticipare ciò che avverrà solo con la Parusia di Cristo, senza avere la sua autorità: quello della Parusia e solo quello, come risulta dall’Apocalisse, sarà il tempo nel quale Cristo darà gli ultimi avvertimenti e manderà gli ultimi castighi. Ma non pare accettabile che una rivelazione privata, e tali restano i messaggi della Madonna, abbia quasi la pretesa di mettersi al livello dell’Apocalisse, rivelazione pubblica e divina.

Va bene essere nella linea di Fatima. Ma a Fatima la Madonna non ha avuto questo tono apocalittico universale, quasi a sostituirsi a Cristo: si è limitata a parlare del destino dell’Europa e della Russia. Avvertire e giudicare l’umanità non spetta a una rivelazione privata, bisognosa peraltro di essere verificata da Roma, ma spetta solo a Cristo, il cui messaggio non ha evidentemente bisogno di esser supervisionato, se non è la gnosi di chi crede di saperne di più di Gesù Cristo.

P. Giovanni Cavalcoli

Dal Santuario della Madonna del Rosario di Fontanellato

20 settembre 2024


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Immagine da Internet:

6 commenti:

  1. Caro Angheran,
    vorrei chiarire un punto. L’azione preternaturale, nel linguaggio teologico scolastico, si riferisce alle azioni proprie degli angeli, che come è noto possono essere o gli angeli santi o gli angeli decaduti, cioè il demonio. Hauke a quale preternaturale si riferisce?

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    1. Dopo attenta analisi del fenomeno in relazione ai primi eventi Foley conclude che l'ipotesi più probabile è che si tratti di un intervento preternaturale, decisamente non di carattere angelico:

      È stata tentata una spiegazione psicologica, come quella di un’allucinazione collettiva (che nella realtà non esiste; un’allucinazione è sempre individuale). Guardando proprio i fenomeni dei primi giorni, Foley ipotizza una spiegazione “preternaturale” (“aldilà” del naturale, ma non “soprannaturale” come opera di Dio): l’intervento di spiriti maligni. Tali interventi si riscontrano anche in numerose altre pseudo apparizioni mariane, in parte condannate dalla Chiesa, come a Necedah e Bayside (Stati Uniti)

      Il problema di Medjugorje. Intervista al teologo Manfred Hauke (2017)

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    2. Caro Angheran,
      una possibile spiegazione delle visioni mariane è quella di ipotizzare che Dio stesso crei nell’occhio del veggente i fatti fisici corrispondenti alla sensazione di un oggetto esterno. In questo caso non occorre ipotizzare, come ho fatto io, l’intervento dell’angelo che plasma la materia.
      In questo caso abbiamo la presenza di un miracolo, anche perché soltanto il veggente vede la Madonna, mentre gli altri non la vedono.
      Per quanto riguarda il preternaturale, ricordo che, secondo il linguaggio teologico scolastico, il preternaturale riguarda esattamente una realtà superiore ai limiti della natura umana, ma non superiore alle possibilità di una creatura in generale. Mi riferisco alle operazioni proprie dell’angelo.
      Inoltre, con questo termine la teologia suole indicare i doni che la coppia primitiva aveva ricevuto e che abbiamo perduto con il peccato originale.
      Terzo termine da tenere presente è il soprannaturale. Il soprannaturale è una realtà divina che oltrepassa qualunque creatura angelica o umana. Deriva direttamente da Dio in modo miracoloso. Inoltre con questo termine si intende la vita di grazia.

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  2. Per quanto riguarda l’atto penitenziale a San Pietro, si è voluto mettere in evidenza alcuni peccati, che oggi emergono con particolare chiarezza e giustamente ci si è voluto riferire agli autori di questi peccati.
    Invece mi sembra che la scelta dimentichi molti altri peccati, che avrebbero potuto essere menzionati, come per esempio l’eresia, l’empietà, la superstizione, i vari peccati sessuali, come per esempio l’adulterio e la sodomia.
    O forse, per evitare scelte arbitrarie, si sarebbero potuto scegliere criteri più comprensivi, come per esempio i 10 Comandamenti e i Sette Vizi capitali.

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  3. Risposte
    1. Caro Angheran, ho dato un’occhiata all’intervento del card. Muller. Non mi ha fatto una buona impressione. I peccati dei quali si parla per la prossima liturgia penitenziale non mi sembrano così criticabili. Secondo me si è voluto insistere su diversi tipi di peccati contro la carità. Forse si potevano mettere anche i peccati contro la sana dottrina, come per esempio l’eresia, lo scisma, il modernismo e il passatismo. Inoltre, come esiste un eccesso di rigorismo, esiste anche il lassismo.

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