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Testi di P. Tomas Tyn, OP

Non si tratta la pace con le armi in mano, ma con le ragioni nella mente

 

Non si tratta la pace con le armi in mano,

ma con le ragioni nella mente

Oggi più che mai è pericolosissimo per tutti concepire l’atteggiamento che l’Occidente deve avere verso la Russia sul modello del giudice nei confronti del criminale o della pubblica autorità che lo conduce a miti consigli con la forza della coercizione o costringendolo con la sanzione penale o la minaccia della pena.

Oggi nessuna nazione che non sia accecata dalla superbia e dall’imperialismo può permettersi di far pace con una nazione avversaria con un simile modo di ragionare, che poteva ancora funzionare fino all’invenzione delle armi atomiche, ma che oggi – e lo sanno tutti – non funziona più. Nessuna grande potenza può obbligare un’altra a far pace con lei sotto la minaccia delle armi atomiche.

La recente esortazione della Von der Leyen fatta ai colleghi europei «riarmiamoci» è semplicemente stolta. Il discorso da fare invece è esattamente l’opposto: trattiamo immediatamente con Putin insieme a Trump per attuare il disarmo nucleare bilaterale immediato. Anche Putin sa benissimo che come la minaccia atomica che può venire da USA-UE è insensata, ugualmente insensata è la minaccia atomica che gli possa venire in mente da fare contro USA-UE. 

La cosa da fare immediatamente, veramente efficace per ottenere la vera pace, è l’applicazione del famoso profetico assioma di San Giovanni XXIII: «cerchiamo ciò che ci unisce». Se siamo ancora vivi nonostante il pericolo atomico che incombe sul mondo dalla fine della Seconda Guerra mondiale, è perché tutti assieme abbiamo cercato e praticato ciò che ci unisce. È per questo che sono state fondate le Nazioni Unite.

È applicando questo principio che sono stati risolti tutti i conflitti locali che sono sorti successivamente. È perchè non si applica questo principio che continuano a sussistere tutti i conflitti locali attualmente esistenti.

E che cosa è che ci unisce? Che cos’è che crea la stima e la fiducia e il rispetto reciproci? Che cosa è che crea la comprensione, il dialogo, l’ascolto, l’accoglienza, la concordia, lo scambio, la mutua solidarietà, la comunione reciproca?

Lo vediamo tutti solo che apriamo gli occhi e non ci lasciamo vincere dalla superbia, dalla volontà di potenza, dalla voglia di sfruttare l’altro e di asservirlo a noi, dalla voglia di considerarlo come un mezzo per i nostri fini e non come un fine per i nostri mezzi, dal rifiuto di apprezzare e di avvalerci della sua diversità, dal chiuderci egoistico alla nostra tendenza a fargli del bene, ad aiutarlo, a consolarlo, a confortarlo.

La storia da duemila anni, con la nascita della Chiesa e delle comunità e delle famiglie cristiane, dimostra nei fatti e con gli esempi che un’umanità pacifica e concorde, nella giustizia e nella libertà, una umanità felice, ben ordinata e virtuosa, una comunità fatta da fratelli che si amano, una umanità capace di un continuo progresso sociale, economico, culturale, politico, morale e  spirituale non è impossibile, non è un’utopia, ma si può cominciare a realizzare sin da quaggiù, sia pur sempre tra i difetti e le debolezze della vita presente, seguendo le vie e le norme del Vangelo e con l’aiuto della grazia divina.

Da quali principi umanistici, sociali, politici, morali, religiosi, culturali sono nate le nazioni europee, l’Italia, la Francia, la Svizzera, il Belgio, l’Olanda,  la Svezia, la Norvegia, la Spagna, l’Inghilterra, l’Ungheria, la Romania, la Polonia, la Boemia, la Serbia, e l’Ucraina e la Russia se non dall’evangelizzazione cristiana dei San Paolo, dei San Benedetto, dei Santi Cirillo e Metodio, di San Domenico e San Francesco, di Sant’Alessandro Nevsky, dei San Bonifacio, dei Sant’Agostino di Canterbury, di San Venceslao, di San Vladimiro, di San Sergio di Radoniez, tanto per fare solo pochi nomi? I Padri fondatori dell’Europa De Gasperi, Adenauer e Schuman non erano forse tutti cristiani?

E allora che razza di stoltezza è stata quella dei Costituenti dell’UE di tacere sulle radici cristiane dell’Europa per dar spazio alla massoneria, al freudismo, al genderismo e al marxismo? L’ideale della fraternità, uguaglianza e libertà crede forse la massoneria di averli scoperti lei?

Se non fosse che in Europa c’è la Sede di Pietro, la cui voce di pace è l’unica veramente credibile e disinteressata in tutto il mondo, si vedrebbe con una certa difficoltà la collaborazione dei Capi politici dell’UE.

Se il Santo Padre si riprende, come tutti gli auguriamo, sono convinto che un passo importantissimo verso la pace potrebbe farlo con un incontro o personale o chi per lui coi Patriarchi Cirillo e Bartolomeo, così da porre fine una buona volta al maledetto scisma del Filioque e da riunire in unica fede i due attuali polmoni scissi dell’Europa.

P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 3 marzo 2025  


La storia da duemila anni, con la nascita della Chiesa e delle comunità e delle famiglie cristiane, dimostra nei fatti e con gli esempi che un’umanità pacifica e concorde, nella giustizia e nella libertà, una umanità felice, ben ordinata e virtuosa, una comunità fatta da fratelli che si amano, una umanità capace di un continuo progresso sociale, economico, culturale, politico, morale e  spirituale non è impossibile, non è un’utopia, ma si può cominciare a realizzare sin da quaggiù, sia pur sempre tra i difetti e le debolezze della vita presente, seguendo le vie e le norme del Vangelo e con l’aiuto della grazia divina.

Immagine da Internet: Santi Cirillo e Metodio

14 commenti:

  1. Caro Padre, mi legge nel pensiero. Purtroppo sono proprio i leader europei a non capire che non é il momento di fare gli eroi (purtroppo) ma di ragionare a mente fredda per il bene comune a motivo della presenza dell'arma atomica, lasciando da parte ragionamenti non adeguati in questo preciso momento storico. La pretesa di difendere i "valori della libertà", é la stessa della controparte. Così finiamo davvero in una guerra mondiale con quello stesso sciagurato entusiasmo misto a sogni di gloria con cui é iniziata la prima guerra mondiale.
    Non credo, però , che Papa Francesco o il Vaticano possano fare molto, perché alcune uscite sulla guerra in corso non sono piaciute né a una parte né all'altra . E la "benedizione" alle coppie omosessuali non sarà certo vista bene dai russi.

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    1. Caro Alessandro,
      è chiaro che i leaders europei si riferiscono alle armi convenzionali. Però io mi domando: come pretendono di prevalere con queste armi su quelle che sono le forze russe, assai superiori? Infatti c’è da temere che, all’aumento di forze europee, corrisponda un aumento di forze russe. E quindi siamo da capo. Non si risolve nulla.
      Inoltre c’è anche un fatto psicologico, che nel corso di una guerra è molto difficile tenere i nervi a posto e non eccedere nella violenza, tanto più se si possiedono armi più forti di quelle che si stanno usando. Ma allora, come evitare il rischio gravissimo di passare dalle armi convenzionali a quelle atomiche?
      Queste semplici considerazioni, che chiunque è in grado di fare, dovrebbero essere presenti ai capi di Stato europei.
      Per quanto riguarda il Santo Padre non è escluso che egli, offrendo al Signore per la Chiesa le sue attuali sofferenze, ottenga per i Dirigenti dell’EU la grazia di quella saggezza elementare, che li rende consapevoli dei valori comuni dell’Europa, nel senso che ho indicato nel mio articolo.

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  2. La 'Chiesa in uscita' ha fallito anche qui. L' odiato 'katechon col ciuffo' sta facendo molto di più. Contro i fatti non valgono gli argomenti dei guerrafondai, ai quali la chiesa bergogliana continua ad inchinarsi

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    1. Caro Angheran,
      le sue gravi accuse sono molto generiche e non giustificate. Non le conviene affrontare temi così delicati ed importanti con delle formule così sbrigative e indeterminate.
      La invito evidentemente a chiarirmi le sue espressioni argomentando. Soltanto così posso dare una valutazione a quello che lei ha detto.

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    2. Caro padre, riguardo a questo papa prigioniero e malandato io prego per egli come persona Bergoglio, ma, nel mentre mi sento obbligato a pregare per il prossimo successore di Pietro e chiedo allo Spirito Santo che NON sia un Francisco segundo.
      Anche io lamento un evidente connubio (casto ?) (tradurre o ridere) della nuova chiesa moderna mondialista con UE euro e la massoplutocapitalistica; per questo prego ogni giorno per un intervento divino volto a neutralizzare gli infiltrati maligni a tutti i livelli compreso Avvenire con CEI
      ( e non mi chieda i nomi e i cognomi ): ella li conoscera' meglio di me: si dovranno convertire.
      Riguardo le guerre e inquinamenti permanenti conseguenti (mentre a noi ci toccherebbe viaggiare in auto elettrica, rob de mat) quelle convenzionali perpetrate da quelli di cui sopra (non certo volute dai popoli) oltre quelle oggi possibili con le mini atomiche, dobbiamo contrastare quelle batteriologiche (covid docet) : le ricordo che qui la Chiesa Romanotta si e' inchinata al vaccino diabolico !!! VERGOGNA' !!! Francisco in testa.
      Quindi preghiamo perche' papa francesco el primeiro stia bene , non possiamo diversamente, ma preghiamo perche' il prossimo non faccia gli stessi danni , anche pastorali , seguendolo; e preghiamo perché crolli questa europa nata anticristiana (altro che De Gasperi!) LJC

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    3. Reverendo Padre ,
      L' atteggiamento della 'Chiesa in uscita' di fronte alla crisi ucraina ha rispecchiato purtroppo il leit motiv dell'intero pontificato , ovvero 'Papa buono , Chiesa cattiva' . Francesco - preghiamo sempre per lui - all'indomani dell' 'aggressione' russa ha pensato bene di uscire di corsa senza avvertire nessuno per andare a fare le sue rimostranze plateali presso l'ambasciata russa della Santa Sede. Con questo facendo terra bruciata sia intorno alla diplomazia vaticana sia riguardo alle future possibilità di mediazione. L'importante era schierarsi 'a favore dei media' come in altre tristi occasioni (es. processo Becciu). Annullate le possibilità di mediazione della Santa Sede restava solo da coniare lo slogan 'la martoriata Ucraina' , da ripetere in ogni occasione. Nel frattempo l'amministrazione USA nella persona di Biden veniva ricevuta con tutti gli onori e i favori , nonostante l'evidente responsabilità nell'escalation del conflitto.
      Si giunge all'elezione di Trump (inaspettata poichè i media vaticani restano appiattiti sui sondaggi fasulli del mainstream), il quale dichiara di voler metter fine alla guerra in 48 ore, insieme alla dottrina woke ecc. La rabbia della 'chiesa in uscita' monta istantaneamente e si concretizza con la nomina dell' arcivescovo anti-Trump Mc-Elroy . Nonostante ciò Trump va avanti , fino a togliere il sostegno militare a Kiev. La reazione dei gesuiti è patetica "Non abbiamo bisogno dello sceriffo" titola la rivista di marzo, mettendo nel mirino anche Vance , convertito al cattolicesimo.

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    4. Caro Anonimo,
      credo anch’io che il prossimo Papa dovrà far girare il timone della barca di Pietro verso una direzione più giusta, perché attualmente, per usare un termine politico, si sta spostando troppo a sinistra. A tal riguardo mi viene in mente che la stessa espressione destra-sinistra si trova già a proposito di Mosè, al quale Dio comanda di non piegare né a destra né a sinistra, ma di procedere avanzando e verso l’alto. Infatti il vero progresso è un avanzare, un migliorare e non un deviare.
      Il mio timore è che possa venir fuori un Papa di destra. La mia speranza è che invece il prossimo Papa, senza dimenticare l’eredità positiva di Papa Francesco, orienti la Chiesa verso la vera attuazione del Concilio, che si attua solo nella sua vera interpretazione e non nella maniera falsa proposta dai modernisti.

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    5. Caro Angheran,
      lei esprime tutta una serie di giudizi, la cui autorevolezza mi lascia un po’perplesso, perché tocca argomenti molto delicati e la condotta di personaggi di primaria importanza oggi sulla scena politica internazionale.
      Il tono di sicurezza con il quale lei parla sarebbe giustificato se lei avesse informazioni di prima mano, come a dire che lei avesse conoscenze dirette di questi ambienti, una cosa che io ritengo di escludersi, perché io immagino che lei abbia soltanto informazioni di seconda mano, come tutti noi comuni cittadini.
      Per questo io la consiglierei, non dico di disinteressarsi di questi argomenti. Anzi, ammiro questo suo interesse, che è anche il mio. Tuttavia non si meravigli se le sue opinioni possono anche rimanere inascoltate. Se fossi in lei, cercherei di essere più sobrio e di fare riferimento a fatti dei quali un po’ tutti siamo certi.

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  3. L'unica cosa che preserva la pace sono le bombe atomiche.

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    1. Caro Alberto,
      siamo davanti ad un confronto tra potenze mondiali, parimenti dotate di armi atomiche, ciascuna delle quali non ha la forza di imporre la pace all’altra spaventandola con la minaccia delle armi atomiche.
      Se ho ben capito lei è favorevole alla tesi dell’equilibrio atomico. In base a questa teoria l’Occidente, per far ragionare l’Oriente, dovrebbe disporre di un sufficiente deterrente atomico. Nello stesso tempo anche l’Oriente avrebbe il diritto ad un armamento atomico, per non correre il rischio di essere umiliato dall’Occidente.
      Farei un’altra considerazione che tutti da tanti anni abbiamo presente. Ognuna delle due parti sa benissimo che un’eventuale rappresaglia atomica, causata dal rifiuto dell’avversario di accettare la pace imposta con le armi, non consentirebbe affatto la vittoria, perché se anche una delle due parti è più forte dell’altra, mancando di difese atomiche, sarebbe ugualmente distrutta come l’avversario. Questo ragionamento di buon senso, qualunque uomo ragionevole lo sta facendo da sessant’anni, soprattutto in seguito agli avvertimenti serissimi provenienti dal Concilio Vaticano II e dai Papi del postconcilio.
      Un discorso sensato da fare è pertanto obbedire all’insistente appello proveniente dai Papi del postconcilio ad immediate trattative tra le potenze atomiche per un immediato disarmo bilaterale e concordato, salvando le armi convenzionali, le quali sotto il controllo dell’ONU devono essere impiegate solamente per la difesa e il mantenimento dell’ordine all’interno dei singoli Stati.
      Riguardo a questa delicatissima situazione c’è anche chi pensa alla guerra finale prevista dall’Apocalisse, nella quale guerra la vittoria andrà ai seguaci di Cristo. Ci troviamo forse in questa situazione? Se seguiamo l’insegnamento del Papa io credo che bisogna fare un discorso differente. Il fatto che stiamo vivendo l’Anno Santo della Speranza porta piuttosto il nostro pensiero a sperare che le grandi potenze, messa da parte ogni voglia di tipo imperialistico, con senso di responsabilità avviino trattative orientate al disarmo nucleare bilaterale e nello stesso tempo attente al bene comune della Comunità internazionale.

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  4. Caro p. Cavalcoli io resto allibito talvolta quanto la leggo : taluni concetti penso che non
    siano farina del suo sacco ... ma piuttosto di un aiutante esterno;
    questo detto, prendo ad esempio quanto sopra commentato : oriente vs. occidente: ma qua sarebbe meglio solo distinguere tra gli ultimi cattolici (credenti, non quelli di facciata) e resto del mondo. In quali valori crede l'occidente cosi' come etichettato ? Forse e' anche peggio del cosi' menzionato oriente ! Dominano i "diritti" piu' disparati (aborto , eutanasia , manomissione del proprio corpo e spirito , prostituzione , sodomia, inclusione di popoli addestrati e pagati per distruggere gli ultimi brandelli di tessuto sociale popolare per sostituzione tramite migrazioni predisposte con l'avallo della mezza chiesa marcia ) e' il momento di pagare i conti , e P a g h e r e m o !

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    1. Caro Franco,
      se lei segue attentamente i miei scritti, soprattutto quelli che riguardano i miei giudizi sull’operato del Papa e sul suo magistero dottrinale, certamente noterà dei contrasti, che però non sono delle vere e proprie contraddizioni, perché io da quarant’anni so dove si può criticare un Papa e dove no e metto in pratica questo principio.
      Come ho detto tante volte, un Papa si può criticare, naturalmente sempre con prudenza, nel campo disciplinare, pastorale, liturgio e anche della condotta morale; invece nel campo della dottrina dogmatica e morale egli non sbaglia e va quindi sempre seguito.
      Quindi la sua ipotesi che non sia io a scrivere non ha fondamento. In ogni modo, come ho già detto più volte, c’è una persona che mi aiuta nell’inserire le mie risposte.
      Per quanto riguarda la corruzione dell’Occidente e dell’UE, certamente ci sono tanti segni in questo senso. Tuttavia non dimentichiamo che la luce del mondo viene pur sempre dall’Europa, dove c’è la sede di Pietro.
      Per quanto riguarda l’Oriente, nessuno mette in dubbio che esso sia sempre stato d’ispirazione per l’Occidente nel campo della mistica e della spiritualità. Tuttavia ciò che giustamente preoccupa tutto il mondo è la durezza con la quale i Russi hanno aggredito e danneggiato l’Ucraina.

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  5. pornografia esplicita e testimonials osechs in quasi tutte le tv tutti i santi giorni ! E poi la droga a ogni livello , una schifezza di "occidente" ma di cosa sta parlando ? E' tutto marcio !

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    1. Caro Franco,
      le ho già risposto in quanto le ho già detto.

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