I veri
promotori della unione europea
Due Europe a
confronto
In prossimità delle elezioni europee, più che
legittima è la domanda su chi sono i veri costruttori dell’Europa e su cosa
dev’essere veramente l’Europa. Ci pare di aver davanti due pretendenti a questo
glorioso titolo, con opposte concezioni dell’Europa; da una parte il mondo
cattolico o più largamente cristiano, il quale, rifacendosi all’insegnamento di
S.Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, vuol farsi promotore di
un’Europa moderna e democratica, che viva e testimoni le sue radici cristiane
nella società di oggi, segnata da una forte esigenza di proporsi al mondo come fautrice
di fratellanza, di dialogo, di accoglienza, di libertà di pensiero, di
giustizia, di benessere economico, di rispetto della natura, di umanità, di
concordia, di attenzione alle classi povere e ai popoli meno favoriti, di
progresso e di pace.
Dall’altra parte, emerge sempre più chiaro un
progetto di Europa basato su di una concezione dell’uomo e della società, che non
pone Dio al vertice dei valori, ma l’uomo stesso o come singolo (liberalismo) o
come collettività (marxismo) o come sintesi dei due fattori (massoneria),
mentre una parte del mondo cattolico, animata bensì da una volontà di progresso
e di modernità, ma fraintendendo il vero messaggio del Concilio, si mostra cedevole nei confronti di quei
poteri forti, che influenzano i vertici dell’UE, e il cui piano è quello di
portare la Chiesa e il cristianesimo all’estinzione o quanto meno di ridurli
alle dimensioni di una formazione sociale tra le altre, sottomessa al loro potere. ...
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