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P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

19 maggio, 2019

Metafisica e castità.

Metafisica e castità.
Un accostamento insolito.


Benchè la cosa non possa apparire a tutta prima del tutto chiara, bisogna dire che tra castità e metafisica esiste uno stretto rapporto. La castità favorisce il sapere metafisico e la sapienza metafisica favorisce la castità. Viceversa, la lussuria impedisce o raffredda gli interessi metafisici e il disprezzo per la metafisica si accorda con la sensualità e la tendenza alla lussuria. Infatti i più grandi metafisici si contano tra i religiosi, i santi e gli amanti dello spirito, mentre i maggiori spregiatori della metafisica sono facilmente degli avventurieri, dei teologastri, degli pseudofilosofi, dei ciarlatani o degli uomini di mondo, i cui interessi si racchiudono nell’orizzonte dei piaceri e degli interessi terreni. 
Ci sono poi i falsi metafisici, come gli idealisti, i quali tolgono alla metafisica, come vedremo, la sua vera utilità, dignità e funzione, col pretesto di innalzarla, mentre invece si perdono in sproloqui assurdi ed incomprensibili, tanto che, come è noto, per colpa loro la metafisica presso gli empiristi inglesi si è fatta la fama di un discorso insensato (non-sense).
Per queste persone attaccate alle vanità di questo mondo, anche se sono religiose, la castità è un giogo insopportabile, non ne comprendono né appezzano le ragioni, che sono metafisiche, ossia spirituali, ed appena possono, magari di nascosto, cedono alla lussuria. 

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