Osservazioni
sull’Instrumentum Laboris
Sguardo
d’insieme
L’Instrumentum
Laboris in preparazione al sinodo dei vescovi sull’Amazzonia è oggetto di
vivaci dibattiti, fino a severe critiche, che arrivano alla stroncatura e a
parlare addirittura di relativismo religioso, di panteismo, di eresia e di apostasia.
Vi sono bensì alcune tesi inaccettabili, che segnalo e correggo; ma
nell’insieme mi sembra un buon documento, ricco di spunti, basato su ampie
informazioni provenienti dalle comunità ecclesiali locali.
L’idea stessa di indire un sinodo apposta per
l’evangelizzazione dell’Amazzonia e la soluzione dei suoi problemi umani ed
ecclesiali mi pare sia stata un’ottima idea. Essa s’inquadra nella pastorale di
Papa Francesco di volgere la nostra attenzione agli «ultimi», alle categorie
umane più emarginate, trascurate, bisognose, sottovalutate e nel contempo
oppresse e sfruttate dagli egoisti e dai prepotenti. Infatti, chi parla mai dell’Amazzonia?
Eppure Cristo è venuto anche per l’Amazzonia. E siccome il Vangelo è annunziato
ai poveri, possiamo senz’altro dire che le popolazioni povere dell’Amazzonia
sono particolarmente vicine al cuore di Cristo.
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Immagine da internet
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