Kant e S.Tommaso. Un confronto
Prima parte – il tomismo trascendentale
L’affinità di S.Tommaso con Kant secondo
Maréchal
La questione della conoscenza metafisica di Dio e del rapporto
dell’uomo con Dio anche oggi è sempre viva. Nell’ambito di questa importante
tematica appaiono sempre interessanti i tentativi, compiuti soprattutto nel secolo
scorso, ma ancor oggi di attualità, nel clima di dialogo interculturale avviato
dal Concilio Vaticano II, di accostare la gnoseologia tomista a quella kantiana,
dopo la severa condanna del kantismo fatta dalla Pascendi di S.Pio X, quasi a voler verificare se, nonostante tutto,
e riconoscendo gli errori di Kant, non sia possibile un confronto col kantismo.
....
Seconda parte – Il confronto fra
S.Tommaso e Kant
Le forme a priori
Prendo come avvio a questa mia trattazione la dottrina kantiana
dell’a priori, che è il cardine gnoseologico del suo sistema. L’apriori,
infatti, per Kant è, nella autocoscienza o «Io penso», la forma razionale
intellegibile originaria, fondante, ineludibile, punto di partenza dell’essere
e del sapere. È funzione strutturale dell’intelletto, grazie alla quale esso
ordina ed organizza il materiale fornito dai sensi. È il certo, l’evidente,
l’oggettivo, l’universale e il necessario.
...
La vera filosofia moderna, con la quale il Concilio Vaticano II ci
ordina di entrare in dialogo, non si esaurisce affatto con l’eredità
cartesiano-kantiana. E se la modernità è un valore, allora bisogna dire che
quella filosofia non è affatto moderna, ma è rimasta ferma ai grossolani
antichi errori dei primi e maldestri conati della mente umana, ancora immersa
nella nebbia visionaria e dell’immaginazione e della sensibilità.
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Immanuel Kant
e
San Tommaso d'Aquino
e
San Tommaso d'Aquino
(Immagini da internet)
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