Dio ci parla
nella pandemia
Egli non ci toglie mai la sua misericordia,
ma, correggendoci con le sventure,
non abbandona il suo popolo.
II Mac 6.16
Per questo vi è capitata questa sventura
Ger 44,23
Non
dobbiamo temere di sentirci castigati,
perché
col castigo Dio ci corregge
Il Padre
Raniero Cantalamessa, Predicatore Pontificio, ha tenuto un’omelia nello scorso
Venerdì Santo alla presenza del Papa. In essa egli ha voluto mettere in luce
cosa possiamo ricavare dalla Scrittura per capire alla luce della fede il
significato di questa pandemia, che cosa Dio vuol dirci attraverso di essa.
Egli dunque ha affermato che nella concezione
cristiana,
«ogni sofferenza, fisica e morale
non è più un castigo, una maledizione. È stata redenta in radice da quando il
Figlio di Dio l’ha presa su di sé». È divenuta, cioè, da castigo via di
salvezza ed espiazione della colpa.
Ora, io direi che, per il Vangelo è vero che
ogni sofferenza grazie a Cristo è stata redenta, ma non è vero dire che essa
non è più un castigo. Essa resta originariamente un castigo, perché il peccato merita
il castigo e noi continuiamo ad essere castigati per i nostri peccati, fino al caso
deprecabile di chi rifiuta la redenzione di Cristo, nel qual caso egli viene
castigato con l’inferno, a parte quello che è castigo del peccato originale,
che tutti ci coinvolge, anche i più innocenti, esclusi Gesù e Maria.
Certamente Cristo con la sua redenzione ha
trasformato il castigo in via di salvezza: «il castigo che ci dà salvezza si è
abbattuto su di lui» (53, 5), «per le sue piaghe siamo stati guariti» (ibid.).
Egli ha fatto questo per noi perché Egli, per proprio conto, non aveva bisogno
di redimersi da alcun peccato e di liberarsi da alcun castigo. Sta a noi,
dunque, approfittare di questa possibilità di salvezza trasformando a nostra
volta i nostri castighi in vie di salvezza con l’unire le nostre sofferenze
alla Passione di Cristo. Ma è chiaro che per coloro che si rifiutassero di
valersi della redenzione di Cristo nel modo che ho detto, i loro castighi
resterebbero castighi.
P. R. Cantalamessa - 10.4.20 Venerdì Santo - Immagine da Internet
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