Il Servo di Dio Tomas Tyn e il problema comunista
Il prossimo 1° gennaio sarà il 31° anniversario della morte del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, noto ai lettori per essere stato ricordato più volte come modello di vita cristiana e in special modo come modello di teologo domenicano fedele discepolo ad un tempo di San Tommaso d’Aquino e del Magistero della Chiesa, zelante e coraggioso diffusore del Vangelo ed operosissima e sapiente guida di anime alla conversione, alla penitenza e alla santità.
Come sa chi conosce la vita di Padre Tomas, uno dei problemi umanitari più gravi che egli seppe affrontare con eroico coraggio in spirito di offerta di sé al Signore per la libertà civile e religiosa della sua Patria, l’allora Cecoslovacchia, oggi Repubblica Ceca, fu la liberazione dal giogo comunista, che fra i paesi europei soggetti al regime sovietico, era stato il più duro, benché la sua Patria in precedenza registrasse una tradizione cattolica d’origine medioevale.
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il Signore accettò l’offerta del suo servo fedele proprio il 1° gennaio del 1990, allorché il Servo di Dio rese la sua bella anima a Dio, dopo lo scioglimento del regime sovietico, per cui fu sciolto anche il regime comunista in Cecoslovacchia senza spargimento di sangue, mentre proprio in quel giorno il Presidente Havel inaugurava il ritorno della democrazia
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