La guerra escatologica secondo l’Apocalisse
Prima Parte (1/2)
Che cosa è propriamente la guerra
Perchè ci sia la guerra non occorre il fragore delle armi, ma basta la lotta interiore tra la carne lo spirito, basta la lite fra marito e moglie, basta l’asprezza della lotta politica, basta l’annoso confitto nella Chiesa fra modernisti e passatisti. La guerra è l’espressione esterna di un conflitto che nasce nel mondo del pensiero, nel mondo delle idee. La guerra è certo una calamità, ma non una semplice calamità naturale; essa invece è una calamità che è effetto della volontà umana.
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Picasso - La cappella della guerra e della pace |
Invece, le guerre, in linea di principio, sono mali evitabili ed allontanabili perché sono provocate dall’uomo: quella stessa volontà malvagia che provoca la guerra, se orientata al bene, può evitarla o spegnerla una volta scoppiata. Le guerre hanno sempre per causa delle idee sbagliate e si spengono correggendole.
In essa opera la ragione umana, per quanto distorta e la volontà, per quanto crudele e assassina. Dunque è in potere dell’uomo trovare le vie della pace con quella stessa ragione e volontà rettificate.
Non è detto che la guerra, intesa nel senso di lotta o di combattimento, sia sempre da escludersi, perché esiste per la Bibbia una guerra al peccato, al vizio, alla carne, al mondo e a Satana, che sono salutari. E la pace dipende dalla vittoria in questa guerra. C’è una guerra per la conquista della pace ed è la condizione per ottenere la pace. In tal modo tutta la storia sacra è concepita come un conflitto fra gli amici e i nemici di Dio.
Presentemente è assai difficile distinguere gli uni dagli altri. Ma per tutto il corso della storia avviene un processo di decantazione, per il quale chi è per Cristo e chi è per Satana appare sempre più chiaramente, fino alla battaglia finale, conclusiva, che segnerà la fine del mondo e il ritorno di Cristo.
Immagini da internet
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