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Testi di P. Tomas Tyn, OP

19 febbraio, 2023

Lo scrupolo - Prima Parte (1/3)

 Lo scrupolo

Prima Parte (1/3)

Semplici come le colombe,

             prudenti come i serpenti

                            Mt 10.16

Che cosa è in generale lo scrupolo

Lo scrupolo è un turbamento emotivo della coscienza per il quale il soggetto si sente in colpa senza esserlo realmente o ingrandisce irragionevolmente la propria colpa o si pente di una colpa immaginaria, a causa di una carenza di lucidità ed obbiettività nell’esaminare la propria coscienza o nel giudicare il proprio stato di coscienza davanti a Dio.

Lo scrupolo è un tormento di coscienza, un arrovellamento sterile e aggrovigliato, che la impaccia e non l’aiuta a progredire, ma che anzi la frena e la confonde, perché è un pentimento agitato per inezie apparentemente colpevoli o per piccole colpe irragionevolmente ingrandite o per peccati commessi in buona fede o per ignoranza eventualmente molto tempo addietro.

La coscienza rimorde ma per una colpa inesistente. Il soggetto si è fatta una convinzione infondata di essere falso e di non poter raggiungere la sincerità. Sente ogni sua azione come peccato.  Si sente castigato e irrimediabilmente condannato da Dio, nonostante uno sforzo di buona volontà, peraltro ritenuto vano. Questo è lo scrupolo.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/lo-scrupolo-prima-parte-13.html

Queste ubbìe paralizzanti e sconfortanti, che possono essere paure istillate dal demonio, vanno scacciate con la massima decisione ed energia, forti della propria buona coscienza in buona fede e della fiducia nella divina misericordia, dandoci alle opere buone, facendo fidamento nella preghiera, godendo delle creature e dei beni sensibili e spirituali, nonchè delle sane amicizie, che Dio ci dona affinchè Lo lodiamo e Lo ringraziamo e ce ne serviamo per arrivare a Lui. In tal senso ricordiamoci dell’aureo principio di San Filippo Neri: «scrupoli e malinconia, fuori di casa mia!».

 

La coscienza dev’essere certo pulita e lavata, ma con delicatezza, non graffiata dallo strofinare troppo, senza pretendere di far luce laddove non è possibile, senza pretendere di ricordare ciò la cui verità ormai ci sfugge, di cui non sappiamo più se eravamo o non eravamo in buona fede, se eravamo o non eravamo responsabili.

Immagini da Internet:

Nella chiesa parrocchiale di San Filippo Neri è esposto un dipinto secentesco con il santo titolare della chiesa (il “pio vecchio” è definito nella scritta sottostante) raffigurato mentre gioca con dei fanciulli.

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