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17 maggio, 2023

Galileo, Cartesio e Giordano Bruno - Dominio tecnico e dominio magico sulla natura - Quinta Parte (5/5)

 

 Galileo, Cartesio e Giordano Bruno

Dominio tecnico e dominio magico sulla natura

 

Quinta Parte (5/5)

Conclusione

La disamina che abbiamo fatto nel confrontare la concezione galileiana con quella bruniana del rapporto dell’uomo con la natura ci rende consapevoli del fatto che ancor oggi, in un mondo che ritiene di sapere che cosa è la scienza e quali ne possono essere le sue applicazioni nel campo della fisica, della chimica, della biologia, della zoologia e della vita umana, e che ritiene di aver superato largamente e messo in ridicolo le antichissime pretese della magia, in realtà oggi come non mai, come è testimoniato dalla concezione dell’uomo del transumanesimo e del metaverso, il fascino della magia continua ad alimentare il nostro desiderio di onnipotenza  sempre sedotti come siamo dalle promesse del serpente antico, nonostante la quotidiana esperienza dei limiti e delle insufficienze dei nostri apparati tecnici ed operativi più avanzati e sofisticati, come testimonia la triennale tragedia della pandemia alla quale è stata soggetta l’intera umanità, richiamo divino ad un’umiltà davanti a Dio, che ancora molti di noi si rifiutano di praticare, nonostante questa terribile lezione divina che aveva lo scopo di condurci alla resipiscenza e al senso dei nostri limiti, al pentimento dei nostri peccati e ad un ritorno all’obbedienza alle leggi divine nel regolare la nostra condotta morale e il nostro dominio sulla natura.

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Tutte le aspirazioni dell’antico panteismo, dell’antico gnosticismo, dell’antico materialismo e dell’antica magia rinascevano fresche fresche come se fossero apparse per la prima volta e come se le infinite tragedie della storia passata non avessero insegnato niente circa le conseguenze nefaste dell’applicazione di quelle idee.

E oggi siamo a questo punto. Per questo, se non vogliamo che l’umanità perisca in un immane conflitto nucleare, con quelle armi che sono state l’applicazione del metodo galileiano congiunto con la ybris cartesiana, bisogna assolutamente che noi abbandoniamo ogni sogno e ogni delirio di onnipotenza basato sulla magia, bisogna che proseguiamo col metodo galileiano, non però congiunto con l’io cartesiano, ma con la filosofia aristotelica innalzata e corretta da San Tommaso d’Aquino Doctor Communis Ecclesiae raccomandato dal Concilio Vaticano II.

 



Questa è la via d’uscita. Questa è l’«uscita di sicurezza» (Ignazio Silone). Queste sono le autentiche prospettive dell’uomo. Questo è il vero progresso. Questa è la vera promessa per l’umanità del futuro. Questo è l’inizio del regno di Dio. Questa è la vera grandezza dell’uomo. Questa è la pregustazione della gloria eterna dei figli di Dio nella Gerusalemme celeste.



Immagini da Internet:
- Esplosioni legate a test atomici
- I pellegrini di Emmaus, Arcabas

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