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Testi di P. Tomas Tyn, OP

04 giugno, 2023

Notizia strepitosa: la macchina può possedere l’autocoscienza

 Notizia strepitosa: la macchina può possedere l’autocoscienza

A pochi giorni della notizia data da Avvenire circa la spiritualità dell’intelligenza artificiale*, alla quale ho riservato un commento su questo blog**, ecco oggi apparire un passo avanti nel progetto del transumanesimo: l’articolista si chiede: «Quanto è cosciente l’IA?»***. Dunque non si domanda se può o non può essere cosciente. Ma dà per assodato che lo sia e si chiede semplicemente quanto può esserlo.

Perché un passo avanti? Perché è evidente che laddove esiste l’intelletto, esiste anche la coscienza e l’autocoscienza. Una volta che noi ammettiamo l’esistenza di un soggetto intellettuale, ossia spirituale, ne viene logicamente che questo soggetto compirà gli atti dello spirito, tra i quali c’è indubbiamente la riflessione, la presa di coscienza del contenuto della conoscenza acquisita e quindi, in ultima istanza, la presa di coscienza del proprio io o, come la si chiama, l’autocoscienza.  

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/notizia-strepitosa-la-macchina-puo.html 

Tuttavia potremmo chiederci: come fa l’uomo a costruire macchine autocoscienti? 

La cosa non è difficile ad immaginarsi, ove noi assumiamo la concezione cartesiana dell’uomo, esplicitata nelle sue ultime conseguenze, le quali vengono a concepire l’uomo come dotato di un potere divino di suscitare tecnicamente la vita e lo spirito nella macchina e di sollevarsi egli stesso al divino partendo dalla materia. È quello che Papa Francesco chiama pelagianesimo.

Immagine da Internet

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