Articoli e testi di P.Giovanni Cavalcoli

Rivista PATH - Accademia Pontificia

Radio Maria

Articoli tradotti in Spagnolo

Teologia dogmatica

Cristologia

Escatologia

Liturgia

Mariologia

Successore di Pietro

Ecclesiologia

Teologia morale

Etica naturale

Metafisica

Gnoseologia

Antropologia

Il Dialogo

P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

29 ottobre, 2023

Che cosa voleva essere il fascismo? - Seconda Parte (2/3)

 

Che cosa voleva essere il fascismo?

Seconda Parte (2/3)

Il fascismo e la religione

Il fascismo è una concezione religiosa, in cui l'uomo è veduto nel suo immanente rapporto con una legge superiore, con una Volontà obiettiva che trascende l'individuo particolare e lo eleva a membro consapevole di una società spirituale. Chi nella politica religiosa del regime fascista si è fermato a considerazioni di mera opportunità, non ha inteso che il fascismo, oltre a essere un sistema di governo, è anche, e prima di tutto, un sistema di pensiero.

Da queste parole si vede come Mussolini ha un concetto molto vago di «concezione religiosa». È troppo poco, infatti, parlare di «immanente rapporto dell’uomo con una legge superiore, con una Volontà obiettiva che trascende l'individuo particolare e lo eleva a membro consapevole di una società spirituale», se non si precisa che questa legge superiore è la legge divina e che la società spirituale è la Chiesa.  

Viceversa Mussolini lascia astutamente intendere, dopo aver sostenuto il dovere dell’obbedienza assoluta dell’individuo al Duce, che la volontà obiettiva che trascende l'individuo particolare e lo eleva a membro consapevole di una società spirituale, non è la volontà divina, ma è la volontà del Duce.

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/fascismo-che-cosa-voleva-essere-il_29.html 


È evidente che uno Stato così concepito chiede l’impegno e la dedizione di tutte le forze umane, fino a presentarsi come «anima dell'anima». È chiaro che prende il posto della Chiesa e al di là della Chiesa, di Dio stesso.

Un individuo che coincide con lo Stato, come pensa Mussolini, non può essere come dev’essere persona soggetta al bene comune e ad un tempo destinataria del bene comune[1], ma è solo un ingranaggio dello Stato e nel contempo la situazione si capovolge: se l’individuo è assorbito dallo Stato, lo Stato s’identificherà con l’individuo: o col singolo cittadino (liberalismo) o col capo (fascismo). E allora ecco tornare da una parte l’individualismo ed ecco apparire la dittatura del capo.

Immagine da Internet

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.