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Testi di P. Tomas Tyn, OP

24 febbraio, 2024

Possiamo costruire una macchina pensante?

 

Possiamo costruire una macchina pensante?

Più intelligente dell’uomo

Su Avvenire del 16 febbraio scorso è apparso un articolo di Vincenzo Ambriola dal titolo Ma se è «generale» l’intelligenza artificiale pensa?[1] E riassume il discorso in questi termini:

«La nuova frontiera della tecnologia è sviluppare macchine capaci non solo di svolgere compiti definiti ma di applicare schemi di risoluzione a qualsiasi situazione. Come fa l’uomo».

 ...

Dobbiamo dire che la risposta alla domanda di Ambriola in realtà non è difficile, se solo riflettiamo al fatto che il concetto stesso di «macchina pensante» è contradditorio. Infatti la conoscenza, con la conseguente coscienza, razionalità, volontà e il linguaggio della comunicazione umana sono attività per loro essenza immateriali, e quindi non possono essere l’effetto di una macchina costruita dall’uomo, la quale appartiene al mondo materiale, oggi studiato dalla fisica quantistica. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/possiamo-costruire-una-macchina-pensante.html


L’attività conoscitiva già nell’animale e ancor più nell’uomo non é un’attività transitiva, fisica, quantistica e materiale, che emana dall’agente verso l’esterno nello spazio e nel tempo, ma è un’attività immanente al soggetto, per la quale l’agente riflette ed agisce e torna su  se stesso,  - ecco la coscienza -, entra in se stesso, è trasparente a se stesso, cosa assolutamente impossibile ai corpi e alle sostanze chimiche o materiali, che non possono penetrare entro se stesse, per l’impenetrabilità della materia, ma solo proiettarsi al di fuori verso un oggetto o termine esterno.

Il conoscere raggiunge e contatta sì l’oggetto esterno, ma poi se ne appropria immaterialmente e intenzionalmente, lo interiorizza non nella sua materialità, cosa che semmai appartiene all’attività nutritiva, ma lo fa suo mediante una rappresentazione immateriale, un’immagine o un concetto. Per questo Aristotele diceva che non è la pietra che è nell’anima, ma l’immagine della pietra.

Immagine da Internet:
- bassorilievo greco

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