Articoli e testi di P.Giovanni Cavalcoli

Rivista PATH - Accademia Pontificia

Radio Maria

Teologia dogmatica

Cristologia

Escatologia

Liturgia

Mariologia

Successore di Pietro

Ecclesiologia

Teologia morale

Etica naturale

Metafisica

Gnoseologia

Antropologia

Il Dialogo

P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

14 aprile, 2024

Lo spirito e la carne - Seconda Parte (2/2)

 

Lo spirito e la carne

Seconda Parte (2/2)

 L’anima maschile è differente dall’anima femminile

 Facciamogli un aiuto simile a lui

Gen 2,18

La psicologia moderna ha scoperto che esiste una differenza specifica tra l’anima maschile e l’anima femminile. Quindi l’anima umana non è una specie atoma, come si è sempre pensato fino a questa scoperta, ma è una specie essenzialmente divisa in due specie inferiori differenti, reciprocamente complementari, di pari dignità, con caratteri specifici che distinguono l’una dall’altra specie.

Ciò significa che la differenza uomo-donna non appartiene all’individuo, non è un accidente dell’individuo, come possono essere il colore degli occhi o la forma del naso, ma è la differenza tra due modi essenziali di essere della natura umana; sono due essenze specifiche differenti, tali per cui è possibile dare la definizione di entrambe. 

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/lo-spirito-e-la-carne-seconda-parte-22.html


L’esser maschio e femmina nella natura umana non si riduce ad essere, come nel mondo animale, due diversi individui della stessa specie, sia pure con differente tipicità, ma comporta una differenza specifica o formale di secondo grado, che non intacca né spezza per nulla l’unità, l’identità e l’uguaglianza e pari dignità della natura umana nell’uomo e nella donna; non comporta due definizioni differenti della natura umana; tanto l’uomo che la donna sono animali razionali, ma in modo formalmente differente: maschile e femminile.

Sotto la specie uomo, quindi, quasi che essa fosse un genere, c’è un grado ulteriore, ultimo ed infimo di differenza specifica o formale: la differenza fra uomo e donna, che consente di definire l’essenza del maschio e l’essenza della femmina non solo in senso fisico, ma anche spirituale, cosa che sarebbe impossibile se maschio e femmina stessero solo sul piano dell’individuo, giacchè l’individuo, non essendo un universale, non può essere definito.

La coppia uomo-donna ha un suo posto anche nei sacramenti, dove vediamo che tutti i sacramenti sono fatti per tutti e per ognuno, indipendentemente dal fatto che siano uomo o donna, tranne il sacramento dell’Ordine, notoriamente avente per soggetto l’uomo maschio. Il che vuol dire che la grazia si distribuisce in modo diverso nell’uomo e nella donna, così da rendere possibili i carismi maschili e quelli femminili, e da creare una reciprocità soprannaturale, che si aggiunge a quella naturale.

Immagini da Internet

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.