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P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

01 agosto, 2024

È bene che esista il male - Il mistero della bontà divina

 

 È bene che esista il male

Il mistero della bontà divina

 

Vedrai il castigo degli empi

Sal 91,8

Se ne andranno, questi, al supplizio eterno

Mt 25,46

Le decisioni divine sono insondabili

Riflettendo sulla bontà divina, saremmo portati a credere che Dio nella sua onnipotenza un giorno eliminerà ogni male e che quindi non esisteranno per nessuno delle pene eterne. Era questa l’opinione di Origene, che però fu condannata dalla Chiesa. Ciò infatti non corrisponde a quanto Cristo ci dice, cosa che però non deve mettere in crisi il nostro concetto di un Dio buono, onnipotente, giusto e misericordioso. Dio è veramente così. Il problema è quello di chiarire come è così.

Dio, se avesse voluto, avrebbe potuto creare sin dall’inizio un mondo felice secondo quelle stesse condizioni finali del piano divino della provvidenza rivelatoci da Cristo, ossia un’umanità pienamente perfetta fruente della beata visione di Dio. In tal modo Dio ci avrebbe risparmiato il seguito ininterrotto, straziante, spaventoso, interminabile di ingiustizie, delitti, peccati, cattiverie, miserie, dolori, sciagure e sventure che hanno segnato e segnano la storia infelice della nostra vita sulla terra, né alcuna creatura umana o angelica sarebbe finita nell’inferno.

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Grande opera della divina misericordia è la trasformazione della sofferenza e del castigo in principio e causa di redenzione e di salvezza mediante la croce di Cristo. Così la sofferenza diventa amabile non certo in sé stessa, ma perché assunta da Cristo per amor nostro per liberarci dal peccato e dalla sofferenza. È questo un fatto apparentemente paradossale proprio del cristianesimo: la sofferenza che libera dalla sofferenza!

Ricordiamo altresì che Dio, a seguito del peccato originale, avrebbe potuto lasciare l’umanità nella miseria nella quale per sua colpa era caduta. Invece ha avuto pietà di noi e mediante Cristo ci ha posti in una condizione di vita superiore, quella dei figli di Dio, che non era contemplata nello stato edenico.

Cosa importante da ritenere è che Dio non vuole il male di colpa, il peccato, ma può volere il male di pena, il castigo, perchè il giusto castigo è atto di giustizia. 


Immagine da Internet:
- Adamo ed Eva, Tiziano

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