Politeismo e dialogo interreligioso
Nella linea del Concilio Vaticano II
Come sappiamo, il famoso Decreto conciliare Nostra aetate ha suscitato molte discussioni ed opposizioni. Ma è stato anche frainteso, come se esso autorizzasse l’indifferentismo o il sincretismo o il relativismo religioso, negando il primato del cristianesimo e l’obbligo di ogni uomo di obbedire a Cristo per conseguire la salvezza. Alcuni lo hanno contrapposto anche agli insegnamenti del Beato Pio IX, soprattutto le encicliche Quanta cura o Qui pluribus o al Sillabo, come se fosse una smentita a quegli insegnamenti.
Ricordo che nel 1986, mentre allora lavoravo come officiale della Segreteria di Stato, alcuni miei colleghi manifestarono parole di perplessità per non dire disapprovazione per il famoso Incontro interreligioso di preghiera per la pace voluto da San Giovanni Paolo II ad Assisi, come se tale iniziativa fosse tale da favorire il relativismo religioso o insinuasse l’idea della parità di tutti i culti, negando quindi l’obbligo di ogni uomo di obbedire a Cristo per ottenere la salvezza.
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Fontanellato, 6 settembre 2024
La Convenzione che Papa Francesco ha firmato insieme col Grande Imam dell’Indonesia nella sua visita al suo Paese, ricorda la Convenzione di Abu-Dhabi con l’Imam Al-Tayyeb del Cairo.
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