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Testi di P. Tomas Tyn, OP

10 dicembre, 2024

Dialettica e diabolica - Il progetto di Hegel - Quarta Parte (4/4)

 

Dialettica e diabolica

Il progetto di Hegel

 
Quarta Parte (4/4)
 
 Modalità etica della dialettica hegeliana

Da quanto detto fin qui apparirà chiaro al lettore come la dialettica hegeliana non va intesa solo come un semplice processo logico del concetto, del pensiero o della ragione, una battaglia di idee, ma – secondo quanto Hegel ci dice esplicitamente – anche come forza viva inesauribile, spirituale, irrequieta, creatrice, plasmatrice e polemica, paga del suo stesso contraddirsi e contraddire, bisognosa essa stessa di porsi davanti un’antitesi per opporsi ad essa, perché lo stesso essere, come abbiamo visto, è antinomico.

La dialettica hegeliana è un moto della volontà indirizzata non al bene reale, ma al bene apparente. Infatti qui l’uso volontario di questa dialettica non è così innocente come quello che si basa sull’aristotelismo, dove la dialettica è finalizzata alla ricerca della verità per mezzo del confronto di tesi opposte. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/dialettica-e-diabolica-il-progetto-di_29.html

Hegel giustifica con la sua dialettica la sua idea che la guerra è la legge del progresso storico. Il progresso per lui è rottura, è la negazione o distruzione di quello che c’è e la sua sostituzione con una novità che nulla ha a che vedere con ciò che c’era prima.

L’essere, oggetto della metafisica, ha, come dice Aristotele, molti sensi, è analogico e diversificato. È l’essere reale. L’essere reale si oppone al nulla. Invece la logica, che ha per oggetto l’ente di ragione, pone sotto il concetto dell’essere tanto la categoria dell’essere reale quanto il nulla, che così appare come se fosse essere.

Non sappiamo che cosa farcene dei concetti fluidi. Sentiamo che non è dignitoso essere canne sbattute dal vento. Siamo fragili, ma vogliamo resistere alle tempeste. Non ci basta ciò che è precario e corruttibile. La nostra vita non finisce con la morte. Abbiamo bisogno di parole che non passano.  Abbiamo bisogno di Qualcuno a cui dire: «Tu hai parole di vita eterna».

Immagine da Internet: Gesù Cristo, Monreale

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