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Testi di P. Tomas Tyn, OP

04 marzo, 2025

Logica binaria e logica ternaria - Logica aristotelica e logica farisaica - Prima Parte (1/4)

 

Logica binaria e logica ternaria

Logica aristotelica e logica farisaica

Prima Parte (1/4)

 

Il rispetto della logica è indispensabile

a una vita umana degna di essere vissuta

Lo scontro fondamentale tra Cristo e i farisei si pone sul piano della logica, del ragionare retto ed onesto. Gesù chiede limpidezza e lealtà nel pensare e nel parlare; i farisei fanno leva sull’astuzia, sulla doppiezza e sull’ipocrisia. L’opposizione fra credenti e non credenti presuppone un’opposizione preliminare e più radicale fra chi ragiona e chi non ragiona.

San Tommaso ha utilizzato la logica di Aristotele, che è la logica naturale della ragione umana,  per interpretare la logica evangelica perché si è accorto che il modo di pensare di Cristo era basato sul fondamentale principio logico di non-contraddizione ampiamente giustificato, illustrato e dimostrato da Aristotele nel IV libro della Metafisica contro la sofistica di Protagora, nella quale Tommaso ha giustamente individuato la logica dei farisei. 

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Questa logica confonde l’altro o diverso con l’opposto, il contrario col contradditorio. Certo il falso è altro dal vero, è diverso dal vero, ma non basta fermarsi qui. 

La vera alterità o diversità o contrarietà comportano coesistenza dei diversi, degli altri, dei contrari. Invece i contradditori sono incompossibili: o esiste l’uno e esiste l’altro: non possono esistere assieme.

Possono coesistere l’estate con l’inverno, la giustizia con la misericordia, il massimo col minimo, ma non può coesistere l’uomo col non-uomo, Dio con non-Dio, l’esser-questo col non esser-questo. Nei contrari il soggetto è lo stesso; nei contradditori nega sé stesso.


 
Immagini da Internet: paesaggio d'estate e d'inverno 

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