Il Mistero Eucaristico
II Conferenza del Servo di Dio P. Tomas Tyn
Parte Prima (1/2)
Ho il piacere di presentare questa seconda conferenza del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, dedicata ad una analisi teologica dell’atto della Consacrazione Eucaristica nella Messa, nonché della presenza reale di Cristo nell’Eucarestia e all’esame di alcune delicate questioni che nascono dalle riflessioni sul Mistero dell’Eucarestia. ...
Sono felice di rivedervi ancora quest’oggi per continuare il nostro discorso sul sacrificio della Santa Messa e sulla nostra partecipazione al medesimo. Soprattutto quest’oggi dovremo affrontare un problema non molto facile. Diciamo che oggi ci proponiamo sostanzialmente tre domande.
La prima. Come è presente il Nostro Signore e Salvatore in questo sacramento? Cioè come può accadere che praticamente la presenza di Cristo è al di sopra delle leggi dello spazio e del tempo? Infatti, evidentemente Gesù è presente contemporaneamente in diversi altari e in diversi tabernacoli e nello stesso tempo sotto quel piccolo pezzettino di pane e in queste poche gocce di vino c’è il Christus totus, quindi Gesù secondo tutto il suo corpo e tutto il suo sangue e quindi secondo un’estensione certamente più grande di quella delle sacre specie, cioè sia del pane che del vino. Questa è la prima domanda. Come può accadere questo?
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Servo di Dio P. Tomas Tyn, OP |
Quindi bisogna proprio tenerci da buoni cristiani cattolici ad affermare che la presenza del Salvatore avviene per vera conversione sostanziale. San Tommaso la chiama conversio substantialis, e il termine appropriato è appunto quello di transustanziazione. Allora, vedete carissimi. È qui il punto. Cioè Gesù si rende presente sull’altare in virtù della forma sacramentale, in virtù delle parole che il sacerdote pronuncia, non tanto in virtù del sacerdote; ma sono le stesse parole pronunciate nello spazio, come abbiamo visto l’altra volta, che ricevono una virtù strumentale divina, una virtù divina creatrice di questo fatto della transustanziazione.
Allora, in virtù di queste parole, non però in se stesse, ma in virtù della forza strumentale che Dio infonde a queste parole, avviene questo prodigio, è il caso di dirlo, della transustanziazione. Questa transustanziazione consiste in questo, che c’è un vero e proprio cambiamento. Questo cambiamento però avviene in questi termini. Ossia tutta la sostanza del pane e del vino, si cambia in tutta la sostanza del corpo e del sangue del Signore. Quello che invece non cambia paradossalmente sono i cosiddetti accidenti del pane e del vino.
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