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Testi di P. Tomas Tyn, OP

02 gennaio, 2021

Paradiso terrestre e paradiso celeste

 Paradiso terrestre e paradiso celeste

Una tesi estranea alla Rivelazione

Un mio recente articolo su questo blog dedicato alla condizione dei nostri progenitori nel paradiso terrestre ha dato occasione ad alcuni lettori di scrivermi per sostenere che avrei dovuto ricordare la teoria secondo la quale se Adamo ed Eva non avessero peccato, dopo un certo periodo sarebbero saliti al cielo a godere la visione di Dio.  A conforto di questa tesi sono stato rimandato al n.60 del Catechismo Maggiore di San Pio X, che si esprime in questo modo:

Domanda. Se Adamo ed Eva non avessero peccato, sarebbero stati esenti dalla morte?

Risposta. Se Adamo ed Eva non avessero peccato, ma si fossero mantenuti fedeli a Dio, dopo una dimora felice e tranquilla su questa terra, senza morire sarebbero stati trasferiti da Dio nel Cielo a godere una vita eterna e gloriosa.

Confesso che sono rimasto assai sorpreso nel leggere queste parole, che mi sono immediatamente apparse spurie, ovvero come un’infiltrazione gnostica surrettizia in un importante Catechismo approvato da uno zelantissimo custode e difensore della retta fede come San Pio X. Devo pensare che si tratti di un colpo di mano sfuggito al controllo del grande Pastore.

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/paradiso-terrestre-e-paradiso-celeste.html 

 

Infatti Dio ha voluto che fra il terreno e il celeste ci fosse lo stato attuale della natura decaduta e redenta, abitante sulla terra ma con lo sguardo rivolto al cielo, per cui essa in Cristo si muove in due direzioni: una verso il passato, ossia il recupero del paradiso perduto e l’altra, superiore alla prima, proiettata sul futuro: la conquista del paradiso celeste.

Pierluigi da Perugia (1595), Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre - immagine da internet

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