Articoli e testi di P.Giovanni Cavalcoli

Rivista PATH - Accademia Pontificia

Radio Maria

Articoli tradotti in Spagnolo

Teologia dogmatica

Cristologia

Escatologia

Liturgia

Mariologia

Successore di Pietro

Ecclesiologia

Teologia morale

Etica naturale

Metafisica

Gnoseologia

Antropologia

Il Dialogo

P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

17 agosto, 2021

Comunione in bocca e Comunione nella mano

  Comunione in bocca e Comunione nella mano

Apri la tua bocca, la voglio riempire

Sal 80,11

 

Dopo che la Conferenza Episcopale Italiana ha dato disposizione ai fedeli, in occasione di questa pandemia, di assumere la Santa Comunione nella mano, sentiamo da parte di alcuni fedeli espressioni di disagio, obiezioni e lamentele, riferite alla loro preferenza per la Comunione in bocca.

Le disposizioni dei Vescovi non vanno intese come un ordine tassativo o comando perentorio come se si trattasse di obbedire alla legge naturale o divina. Si tratta di una norma semplicemente ecclesiastica, di carattere indicativo, anche se avvalorata dalla cautela richiesta per la protezione della nostra salute contro il coronavirus.

Come vedremo infatti nel brano della Lettera apostolica Dominicae cenae di San Giovanni Paolo II del 1980, che approva la Comunione nella mano, il Papa non disapprova chi per motivi di coscienza preferisse la Comunione in bocca.

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/comunione-in-bocca-e-comunione-nella.htm

                              

Come Gesù istituì l’Eucaristia? Spezzò una pagnotta in dodici pezzi, E poi che fece? Come ha fatto giungere i pezzi agli apostoli? Gli apostoli si sono serviti da soli a turno prelevando da un piatto nelle mani di Gesù, oppure da un piatto posto sulla tavola da Gesù? Oppure è passato Gesù stesso a distribuirli tenendo i pezzi su di un piatto? Li ha dati in bocca o nella mano? Gli apostoli Gli si sono avvicinati a turno? Si sono fatti imboccare o hanno preso il pezzo nella mano? Non lo sappiamo.

Sia nella Comunione nella bocca che in quella in mano il sacerdote deve avere un atteggiamento molto dignitoso, in modo che ad ogni fedele che si presenta egli mostri innanzitutto l’ostia pronunciando con calma e senza fretta le parole di rito: «il Corpo di Cristo», guardando l’ostia tenuta sollevata, cosicchè anche il fedele guardi l’ostia.

Dopodiché procede a dare la Comunione. Non deve fare come certi sacerdoti che sembrano il caporale che distribuisce le gallette ai soldati o come il nonno che distribuisce i regali di Natale ai nipotini, ma, con atteggiamento solenne ed ieratico, deve mostrare al fedele l’ostia affinchè, prima di mangiarla, faccia un atto di adorazione.


Immagini da internet:
- Capua: Sant'Angelo in Formis, affresco dell'Ultima Cena

2 commenti:

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.