Ha ancora senso parlare di luogo sacro?
Seconda Parte (2/2)
Il culto divino si celebra in un tempio
Per compiere convenientemente questi atti, l’uomo religioso, desideroso di incontrare Dio, di riconciliarsi con Lui, fargli sacrifici ed ottenere la sua benevolenza, sente il bisogno di scegliere taluni luoghi belli e adatti, dove eventualmente il divino è già apparso ed ha dato segni di benevolenza o di protezione.
Questi luoghi costituiscono degli spazi sacri, che vengono artificialmente delimitati o circoscritti e sottratti alla profanità dello spazio circostante. In questo spazio viene costruito il tempio, voce di origine latina – templum -, a sua vota derivata dal verbo greco temno=taglio, ossia circoscrivo. Da temno deriva tèmenos, che è il tempio e la con-templazione, che è lo sguardo devoto che si rivolge a Dio presente nel tempio. Nel tempio cattolico l’oggetto divino contemplato ed adorato è il Santissimo Sacramento.
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Nel tempio cattolico l’oggetto divino contemplato ed adorato è il Santissimo Sacramento.
Il Concilio Vaticano II ha voluto essere un richiamo pacato ed argomentato all’importanza della religione.
Con la bontà o con la severità il Signore non cessa di chiamarci tutti a Sé, per abbandonare la via della menzogna e dell’odio e per abbracciare la via della verità e della pace.
Immagini da internet
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