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13 gennaio, 2022

Modernisti e passatisti Una guerra che dura da 60 anni - Prima Parte (1/2)

 Modernisti e passatisti

Una guerra che dura da 60 anni

Prima Parte (1/2)

Sorse la guerra là dove ci si attendeva la conciliazione

Il Concilio Vaticano II si propose, tra i suoi fini, quello far avvicinare ed incontrare i lontani, riconciliare i divisi, riunificare i separati, sedare i contrasti, evidenziare ciò che unisce, salvare il salvabile, evitare ìl giudizio farisaico e senza appello, promuovere l’unione, la pace e la concordia fra tutti gli uomini di buona volontà, l’amore del nemico, la coscienza che gli uomini possono pentirsi, che la fragilità prevale sulla malizia, che non si deve spegnere il lucignolo fumigante o spezzare la scanna fessa, che bisogna andare adagio nel condannare, dominare l’ira, non punire senza grave ragione; il valore della mitezza, della misericordia, della pazienza, della comprensione, dell’attenuante, dell’indulgenza, della tolleranza  e del perdono, senza opportunismi, relativismi o doppiezze e senza per questo cedere al male o scendere a patti col peccato. 

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C’è un progressismo che mira sempre al meglio, ai progressi della scienza, della tecnica, della virtù e della santità, un progressismo che cerca nel passato e nel presente i germi e le speranze del futuro, che capisce e fa proprie le tendenze sane del proprio tempo, che conosce l’escatologia e vuol realizzarne un inizio sin da quaggiù. 

Ma c’è anche un falso progressismo, che meglio sarebbe chiamare modernismo, il quale è insofferente della ripetizione del medesimo, anche se si tratta di valori vitali del sapere o della morale, che ha la smania dell’originalità e della stranezza, che mette in dubbio i valori inalterabili della tradizione, che vuol sopprimere valori del passato tuttora validi, che si sente in dovere di rifondare ab imis l’umano sapere.

I cattolici normali si trovano a dover vivere in questa situazione di guerra in modo simile, se mi è consentito, a quello dei poveri cittadini italiani che nel 1944 si trovavano a dover sopportare lo scontro fra le truppe alleate e i tedeschi, fra fascisti e comunisti.

Così oggi i cattolici che vorrebbero vivere in pace si trovano ad essere tirati per la giacca, ad essere corteggiati, strumentalizzasti, osteggiati, oppressi, emarginati, fraintesi, accusati, derisi o perseguitati da sinistra e da destra. 

Tuttavia essi svolgono con la forza dello Spirito Santo un’essenziale funzione pacificatrice a patto che non pieghino né a destra né a sinistra, ma procedano nell’integrità della vita cattolica sotto la guida di Papa Francesco.

Immagini da internet

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