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27 febbraio, 2022

Che cosa è il subconscio nella Pascendi di Pio X? - Quarta Parte (4/4)

 Che cosa è il subconscio nella Pascendi di Pio X?

Quarta Parte (4/4)

Bergson, ispiratore del modernismo

Un ispiratore dei modernisti certamente fu il Bergson, non cattolico, influenzato da Herbert Spencer, ma avvicinatosi al cattolicesimo negli ultimi anni, ideatore di una filosofia spiritualistica, credente nell’assoluto, ma fondata sullo spirito inteso come «slancio vitale», autocoscienza subconscia intuitiva, creativa, sovra- concettuale, preconscia ed operativa.

Il Maritain degli anni ’50 parla di un «preconscio o sovraconscio dello spirito», precedente superiore alla concettualizzazione, ed operante nella creatività poetica. Ma poi lo estende anche alla morale. Ciò meraviglia alquanto, se teniamo presente che egli per decenni fu dotto espositore della dottrina tomistica del concetto.

Ma probabilmente gli risorse nell’animo quella propensione per il bergsonismo, che aveva provato da giovane, quell’anticoncettualismo che pure aveva respinto e confutato vigorosamente sin dai primi decenni del ‘900 alla luce della filosofia di San Tommaso.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/che-cosa-e-il-subconscio-nella-pascendi_27.html


Il Padre Réginald Garrigou-Lagrange cita un brano di Bergson dove appare chiaramente la sua incapacità di cogliere il concetto metafisico di sostanza, nonchè la distinzione nel reale fra la molteplicità delle sostanze create e la sostanza divina immutabile creatrice, immaginando altresì un reale che crea se stesso. L’universo è da lui visto come emanazione del Subconscio creatore, che è il fondo dell’io umano.

«Da questo punto di vista, Dio dev’essere concepito come un centro dal quale i mondi sgorgherebbero come lo zampillare di un’immensa fontana, purchè io tuttavia non faccia passare questo centro per una cosa, ma per una continuità di zampillamento. La creazione, così intesa, non è un mistero: noi la sperimentiamo in noi stessi dal momento che agiamo liberamente… e non esistono mai altre cose che quelle che l’intelletto ha costituito. … ».

Le Roy fa aperta professione di idealismo: «Ogni realismo ontologico è assurdo e rovinoso; un di fuori, un al di là del pensiero è per definizione cosa assolutamente impensabile. Non si uscirà mai da questa obiezione e bisogna concludere con tutta la filosofia moderna, che un certo idealismo s’impone».


Secondo San Tommaso l’anima conosce se stessa abitualmente senza alcun concetto. Ma non potrebbe arrivare a questa autocoscienza se in precedenza non avesse contattato con i sensi le cose esterne e non le avesse concettualizzate.

L’assunzione critica del pensiero moderno è un’istanza giusta, ma la sua giusta soddisfazione è data dall’assunzione leale ed onesta delle dottrine del Concilio Vaticano II, nel loro giusto senso stabilito dal Magistero pontificio postconciliare fino all’attuale Pontefice Papa Francesco.

Immagini da Internet

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