Nel sacrificio di Abramo Dio non si contraddice
Continua il dialogo con Bruno.
Prima Parte
Da: Abramo, maestro di libertà religiosa - del 1-3 agosto 2022
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/abramo-maestro-di-liberta-religiosa.html
Caro Padre Giovanni,
un possibile riflesso (che non significa confusione) tra il sacrificio di
Isacco e il tema evangelico dell’amare Dio più dei propri cari, ed esser
disponibili ad abbandonarli per la sequela di Cristo, non è solo una mia idea
ma, ho scoperto, esser stata proposta anche da un teologo (pur non cattolico)
dello spessore di Dietrich Bonhoeffer
(https://www.donboscoland.it/it/page/l-impegno-di-seguire-gesu-e-il-singolo-uomo):
«Abramo fu chiamato da Dio a sacrificare il figlio Isacco. Cristo si pone fra
il padre della fede ed il figlio della promessa. Qui viene spezzata non solo
una relazione immediata naturale, ma anche una relazione spirituale. Abramo
deve imparare che la promessa non è legata nemmeno ad Isacco, ma appunto solo a
Dio […]
Continua a leggere:
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/nel-sacrificio-di-abramo-dio-non-si.html
Per quanto riguarda il paragone tra il sacrificio di Abramo e quello di Cristo, direi che la cosa essenziale, come è rilevato dalla Lettera agli Ebrei, c.10, è il sacrificio della volontà, ossia, come ho detto sopra, l’atto d’obbedienza.
Tuttavia è chiaro che Abramo non poteva assolutamente immaginare che Dio avrebbe voluto il sacrificio di un uomo, che è anche Dio, cosa che ci sarebbe stata rivelata dallo stesso Gesù Cristo.
È solo col Nuovo Testamento che appare con chiarezza che, se Dio ha voluto un sacrificio umano, questo non poteva essere altro che il Sacrificio dell’Uomo-Dio, Nostro Signore Gesù Cristo.
Immagini da Internet:
- Dipinti Antichi, Sacrificio di Isacco
- Domenichino, Il sacrificio di Isacco
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