Dio non è ambiguo e non vuole un sacrificio umano
Ancora sul sacrificio di Abramo
Prosegue D. Candido:
«Dal prosieguo del racconto si evince che Abramo ha capito - o ha voluto capire – di dover sacrificare Isacco. Stenderà infatti la mano armata sul figlio, prima di essere fermato dall’angelo (Gen. 22, 10-11). Ma avrebbe potuto fare diversamente e in un secondo tempo si sarebbe potuto giustificare appellandosi al senso letterale del comando di Dio: l’ambiguità dell’espressione divina glielo avrebbe consentito.
Ripeto che il comando divino non è per nulla ambiguo, ma molto preciso: sacrificare Isacco.
Continua a leggere:
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/dio-non-e-ambiguo-e-non-vuole-un_30.html
Indubbiamente Dio può chiederci di restituirgli ciò che ci ha dato, ma questo va fatto nel rispetto della vita, perchè Dio è Dio dei viventi, non dei morti.
E quindi
questa restituzione, se si tratta di un figlio, non sarà mai un sacrificio
umano
Immagini da Internet:
- Gregorio Lazzarini
- Tiziano Vecellio
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