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Testi di P. Tomas Tyn, OP

15 ottobre, 2022

La concezione buonista del peccato - Seconda Parte (2/3)

 

  La concezione buonista del peccato

Seconda Parte (2/3) 
 

Il buonismo fraintende il rapporto fra il peccato e la grazia

Il buonismo è la soluzione soporifera e pseudoconsolante del famoso dramma del giovane monaco Lutero, angosciato dal terrore di non sapersi liberare dal peccato, neppure con la confessione e con le più aspre penitenze.  Egli prese troppo sul serio certi passi della Scrittura, che sembrano alludere al fatto che a causa dell’orgoglio nascosto l’uomo non può sapere se è approvato o disapprovato da Dio. Fraintende inoltre il concetto paolino della predestinazione, come se noi fossimo giudicati da Dio non secondo giustizia e verità, ma secondo una volontà senza motivo e senza ragione.

Il buono non può attendersi il premio e il malvagio non ha da temere il castigo, perché Dio, che fa quello che vuole, si riserva di agire così da castigare il buono e da premiare il malvagio. Dunque un concetto errato della libertà divina, separato dalla verità e dalla giustizia. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-concezione-buonista-del-peccato_15.html

I buonisti interpretano l’opera salvifica di Cristo prescindendo dal sacrificio redentivo e sostituendolo con la passione del profeta e del martire della giustizia, che non retrocede neppure davanti alla prospettiva della morte.

Per i buonisti, eredi liberali di Lutero, Dio non esige da noi nessuna espiazione, nessuna riparazione, nessun sacrificio, ma con tutto ciò ci garantisce che saremo salvi. Oggi i rahneriani hanno peggiorato l’eresia di Lutero con l’aggiungere che anche Cristo non ha compiuto alcuna espiazione, non ha dato al Padre nessuna soddisfazione al nostro posto, non si è affatto sacrificato per la remissione dei peccati. Il suo sangue non è prezzo del nostro riscatto, ma semplicemente sangue di un martire. La sua morte non è stata affatto voluta dal Padre per la nostra redenzione, ma soltanto dai suoi uccisori. Semplicemente Cristo è l’esempio del buon cristiano.

 

Il buonista, nell’opera della redenzione rintraccia giustamente un aspetto di amore e di misericordia, che è fondamentale, ma non è il solo. 

Egli infatti sbaglia quando esclude che sia stata anche, seppur secondariamente, un’opera di giustizia per compensare il Padre per l’offesa ricevuta dal peccato.


 

Immagini da Internet:
- Il Polittico di Gand, Adorazione dell’Agnello Mistico
- Il Polittico di Gand, Vergine Maria

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