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P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

12 agosto, 2023

Il governo dell’universo - Conferenza di P. Tomas Tyn, OP - Prrima Parte (1/2)

  Il governo dell’universo

Conferenza di

P. Tomas Tyn, OP

Prima Parte (1/2) 

Adesso parlerò della concezione tomista del governo degli enti. San Tommaso, dice che la creazione consiste essenzialmente nella donazione di tutto l’essere, così che essa si distingue da ogni altra azione essendo ben più profonda, in quanto le altre azioni sono o modifiche di tipo accidentale o modifiche sostanziali, però sempre tali da presupporre una qualche materia.

Pensate all’opera di un artefice, un falegname, per esempio, che deve fare qualche oggetto di legno. Presuppone la materia, cioè che ci sia il pezzo di legno, l’albero o qualche cosa per poter farne un’opera d’arte. Infatti una statua di legno, per quanto concerne la sua struttura essenziale, è sempre legno, non ha cambiato per nulla l’essenza, ha cambiato le sembianze esterne, che è qualche cosa di accidentale, ma di per sé, sostanzialmente rimane legno.

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Poi bisogna fare delle distinzioni, dicendo che la materia presupposta all’opera dell’artefice, quindi al mutamento accidentale, si chiama materia seconda, perchè è già formata da qualche struttura: il legno ha già una sua struttura propria, e poi una materia più profonda, che non è afferrabile sperimentalmente, nessuno l’ha mai vista, però deve pur esserci.

È la cosiddetta materia prima, quella che soggiace al mutamento di tipo sostanziale. Infatti, affinché il legno passi in cenere, è necessario che quel mutamento avvenga in un substrato. Ma che cos’è questo substrato? Non lo sappiamo. Prima vediamo del legno, dopo vediamo un mucchietto di cenere. Però che cosa c’è come substrato di quel mutamento, non lo sappiamo. Sappiamo però che ci deve essere. Perché se non c’è un qualcosa che muta, anche il mutamento non può aver luogo.

Invece che cosa avviene nella creazione? Non si tratta nemmeno di una mutazione vera e propria, perché proprio nella creazione si tratta di porre in atto di esistere ogni possibile soggetto di ogni possibile futura mutazione.

Quindi la creazione è ciò che precede, è la condizione di ogni altro mutamento, di ogni altro cambiamento delle cose poste nell’esistenza. Prima le cose devono esistere, poi possono cambiare, possono evolversi, possono mutare, possono esser soggette ad azioni e passioni, cioè possono agire e patire.

Però prima bisogna che le cose ci siano. E quel dare alle cose il loro semplice esserci avviene nella creazione. Ora, quando Dio crea, cioè elargisce l’essere alle cose, non presuppone nulla, perché tutto ciò che è, appartiene all’essere; quindi, se Dio dà l’essere, con l’essere dà tutto ciò che è racchiuso nell’essere, ovvero tutta la cosa, perché non c’è nulla della cosa essente che non abbia l’essere.

Tutto ciò che la cosa possiede, di essenza, di accidenti, di proprietà e di perfezioni, tutto questo ha l’essere. Se non c’è, è un nulla. 

Ora all’essere finito non è dovuto l’essere infinito.


Immagini da Internet:
- legno, fuoco, cenere
- Dio Creatore, Michelangelo

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