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04 gennaio, 2025

Il mondo è finito o infinito? Riflessioni sul libro di Bolloré e Bonnassies "Dio la scienza le prove" - Seconda Parte (2/3)

 

Il mondo è finito o infinito?

Riflessioni sul libro di Bolloré e Bonnassies Dio la scienza le prove

Seconda Parte (2/3)

 Finito e infinito

Per introdurci alla comprensione della controversia fra i due Santi Dottori, è bene definire in anticipo che cosa possiamo intendere per «finito» e «infinito». Cominciamo col definire che cosa è il finito, cosa molto facile, perché esso cade immediatamente sotto la nostra esperienza ed è perfettamente comprensibile. È dalla constatazione del finito che noi ricaviamo l’idea dell’infinito. Che cosa è dunque il finito? Dobbiamo partire dalla distinzione fra il fine (o scopo) e la fine (o termine). 

Il finito è quell’ente, del quale abbiamo quotidiana esperienza e che costituisce anche l’oggetto della fisica, ente sensibile e mobile, spaziotemporale, generabile e corruttibile, ente che esiste, ma che potrebbe non esistere, ente dunque contingente, la cui essenza non è quella di essere, cioè non esiste per essenza o necessariamente, ma l’essenza è quella di essere solo qualcosa di definito e di limitato, questo e non quello.  

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Il finito è il fine o bene appetibile dall’agente; è il bene al quale tende l’agente; è ciò che l’agente buono vuol fare o desidera secondo le sue forze, che sono a loro volta finite e limitate; il fine, si suppone buono, è ciò che è voluto o sperato o posseduto dalla volontà; è ciò per cui o a causa di cui l’agente agisce. La fine è il punto di arrivo del finito, il punto terminale insuperabile, col quale il finito finisce, ha fine, termina e non va oltre.

Diverso è l’Infinito divino. Esso non è un oltre successivamente superabile, che sempre di nuovo riappare ogni volta che facciamo una nuova scoperta, non è un oltre provvisorio e attingibile, che viene sostituito da un altro oltre, ma è un oltre fermo e stabile una volta per tutte e che qui, noi finiti non potremo mai comprendere o calcolare, ma un giorno potremo vedere e adorare tutto, ma non totalmente per sempre.  È questa la visione beatifica di Dio promessa dalla fede cristiana.

Immagine da Internet

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