Articoli e testi di P.Giovanni Cavalcoli

Rivista PATH - Accademia Pontificia

Radio Maria

Articoli tradotti in Spagnolo

Teologia dogmatica

Cristologia

Escatologia

Liturgia

Mariologia

Successore di Pietro

Ecclesiologia

Teologia morale

Etica naturale

Metafisica

Gnoseologia

Antropologia

Il Dialogo

P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

23 luglio, 2022

La liturgia come servizio pubblico - Seconda Parte (2/2)

   La liturgia come servizio pubblico

Seconda Parte (2/2)

L’ars celebrandi e celebrazioni irregolari

Il Santo Padre parla poi dell’ars celebrandi. Celebrare viene dal latino celebrare, che comporta l’idea del concorrere in molti a qualche luogo, dar vita a qualche luogo, compiere un atto interessante, degno di ammirazione o che attira l’attenzione, animare un’assemblea, far pubblicamente echeggiare un messaggio, lodare, glorificare ed esaltare qualcuno o qualcosa.

Il celebrante è un operatore, che fa col potere di Cristo quello che Cristo gli ha comandato di fare: «fate questo in memoria di Me». Nella liturgia il sacerdote è l’uomo del sacro, sacrum-dans, colui che media fra Dio e l’uomo, ottiene da Dio la grazia per la comunità e presenta a Dio a nome della comunità i voti, le suppliche, le richieste, le preghiere e le invocazioni della comunità. 

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-liturgia-come-servizio-pubblico_23.html

L’azione è atto della persona, actiones sunt suppositorum, si dice una filosofia. Esiste, certo l’azione collettiva e comunitaria e non c’ è dubbio che la Messa normalmente dev’essere un atto collettivo, ma bisogna specificare che questo atto collettivo non va confuso con l’atto della celebrazione della Messa, che è atto proprio, esclusivo e insostituibile del sacerdote, atto al quale i fedeli partecipano, atto che essi non compiono insieme col sacerdote, atto che non è identico ma è distinto e ad esso simile, come l’analogato inferiore assomiglia all’analogato sommo.

Il Concilio non avrebbe fatto altro che esplicitare la definizione di Pio XII nella Mediator Dei ed entrare nei dettagli delle sue conseguenze. 

Dice il Papa:

«La liturgia è il culto integrale del Corpo mistico di Gesù Cristo, cioè del Capo e delle sue membra»; «è il culto pubblico che il nostro Redentore rende al Padre come Capo della Chiesa ed è il culto che la società dei fedeli rende al Capo e, per mezzo di Lui, all’eterno Padre».

Immagini da Internet: https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2022/6/5/pentecoste.html

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.