Articoli e testi di P.Giovanni Cavalcoli

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Testi di P. Tomas Tyn, OP

28 marzo, 2023

Vociare assassino - L’accusa lanciata dal Papa emerito ai suoi nemici tedeschi - Seconda Parte (2/4)

Vociare assassino

L’accusa lanciata dal Papa emerito ai suoi nemici tedeschi

Seconda Parte (2/4)

Il tradimento

Da quel momento partirono le ostilità fra Ratzinger e Rahner, i quali cominciarono a presentarsi sempre più, con le loro forti personalità e l’autorevolezza che si erano acquistati al Concilio, come simboli e capofila delle due interpretazioni progressiste del Concilio[1], che ancor oggi continuano a farsi guerra:  quella giusta, che sarà poi espressa dal Catechismo della Chiesa cattolica del 1992 e dall’insegnamento dei Papi del postconcilio e quella modernista, che troverà la sua prima importante espressione nel Catechismo olandese del1966 e nel rahneriano Corso fondamentale della Fede del 1978[2].

La prima sortita del modernismo in grande stile avvenne, come sappiamo, già nel 1966 col famoso Catechismo Olandese, approvato niente meno che dall’Episcopato olandese sotto la presidenza del Card. Alfrink. È sorprendente la tempestività con la quale uscì questo Catechismo, opera voluminosa e assai curata, la quale, per essere uscita appena un anno dopo la fine del Concilio, mostra con ogni evidenza che era stata preparata durante i lavori del Concilio, mentre il materiale era certamente dato da opere di prima del Concilio, legate a quel tentativo di far lo risuscitare il modernismo che fu il movimento francese della théologie nouvelle, colpita da Pio XII nell’enciclica Humani generis del 1950. 

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Rahner col suo Corso fondamentale sulla fede del 1978. Esso è il programma dell’odierno cristianesimo modernista, nel quale è superata l’impostazione kantiana, propria del modernismo dei tempi di San Pio X, ed è manifestamente fondato sull’idealismo hegeliano dell’identità del pensiero con l’essere, già affermata nel libro programmatico Uditori della parola (ed.ted.1940, ed.it.1977).

Nel modernismo kantiano è in qualche modo salva la distinzione fra Dio e l’uomo, giacchè, sebbene per Kant Dio sia la suprema Idea della ragione, tuttavia non è la ragione. Invece per Rahner Dio è il «fondamento e orizzonte trascendentale di ogni esistente e di ogni conoscente»; è il «compimento totale dell’uomo» e «l’elemento più intimo dell’uomo»; è «il punto di partenza reale dell’autoattuazione e dell’autocompimento dell’uomo». Identifica fra di loro antropologia, cristologia e teologia. 

 

Il fulmineo attacco dei modernisti alla dottrina cattolica preconciliare e conciliare non avvenne sotto forma esplosiva come avvenne con Lutero, ma in forma dolce e mascherata, sotto una veste letteraria, quella del Catechismo olandese, avvenente e seducente per la bellezza dello stile, l’efficacia delle immagini, la piacevolezza dei paragoni, l’innegabile validità di molte sue tesi.

Si procedette con cautela, per non suscitare uno scandalo generale. Il Papa, grazie a Dio, si accorse dell’insidia, ma pochi tennero conto della famosa «Appendice», fatta da lui aggiungere al Catechismo, contenente le proposizioni ortodosse volute dal Papa. Senonchè, fu commesso, a mio avviso, un errore pastorale. L’Appendice, per essere veramente efficace, avrebbe dovuto puramente e semplicemente sostituire i testi errati. Invece, il Papa permise o volle che fosse posta lasciandola alla fine del testo, appunto come appendice.

Interessante è lo stile letterario del Catechismo. Se il linguaggio del Concilio propende eccessivamente verso lo stile letterario accantonando quello giuridico-didascalico, il Catechismo olandese, anziché correggere questo difetto, lo accentua ancora di più, sicchè alla fine non si differenzia quasi più da una piacevole silloge di pensieri o aneddoti spirituali, religiosi o morali cattolici. Significativo è che il Catechismo sia corredato di molte composizioni poetiche. Esso ha ricevuto premi letterari. Ma, ahimè! Non ha ricevuto alcun premio dalla Chiesa, benché, come ho detto, Paolo VI, nella sua magnanimità, lo abbia lodato per quanto esso ha di valido.


Immagini da Internet:
- Conferenza stampa del Presidente della Conferenza episcopale dei Paesi Bassi cardinale Bernard Jan Alfrink, 11 luglio 1969
- San Paolo VI

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