La questione fra Occidente e Oriente
Come unire Occidente ed Oriente?
Prima Parte (1/2)
Molti verranno dall’oriente e dall’occidente
Mt 8,11
Introduzione
La cronaca che ci fornisce il quotidiano Avvenire sin dall’inizio della guerra in Ucraina è quella di un’interminabile serie di atti di crudeltà e crimini di guerra perpetrati dai Russi ai danni di un’Ucraina innocente, martellata, straziata e martirizzata ogni giorno dalla mostruosa ed implacabile barbarie dei Russi. La gente si domanda: ma come mai i Russi sono così cattivi? Non sarebbe bene fare fuori Putin? Quei poveri Ucraini, che cosa hanno mai fatto per meritare un destino così orribile?
Ora non c’è chi non veda e sappia che i Russi invasori devono quanto prima ritirare le loro truppe e pagare i danni di guerra. Ma posto ciò, una persona di normale esperienza umana non può non accorgersi che un simile modo di narrare la vicenda da parte di Avvenire non può essere del tutto imparziale, riducendo semplicisticamente tutti gli eventi ucraini a qualcosa di simile all’episodio spiacevole del tranquillo ed innocente cittadino, che viene improvvisante assalito e derubato da un feroce rapinatore, evidentemente tenuto a restituire il maltolto. Le cose non sono così semplici. Ridurre tutta la vicenda, soprattutto nelle sue cause, in questi termini ci rende impossibile avere una qualunque comprensione di quali potranno essere le vie della pace.
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La spiegazione avanzata da Avvenire secondo la quale la Russia, nostalgica dell’URSS, vorrebbe riottenere sull’Ucraina quel dominio che aveva allora, può avere una qualche verità, ma non basta assolutamente per capire lo stato d’animo del popolo russo e del popolo ucraino, soprattutto quello cristiano.
Aleksandr Dugin ha ragione nel notare l’esistenza di quella che egli chiama «Eurasia», la quale sotto l’egemonia della Russia tatara e Terza Roma si considera la purificatrice apocalittica dell’umanità corrotta dall’Occidente sionista, massonico, protestante e cattolico.
Perché piuttosto non ricordiamo al riguardo la cosa veramente più importante, interessante e consolante per noi cattolici e per tutti gli uomini di buona volontà, e cioè quanto gli stessi Papi nei secoli passati e soprattutto a partire dal sec. XIX hanno avuto a cuore i rapporti con le Chiese d’Oriente e attenzione per la spiritualità cristiana orientale?
Per ricomporre l’unità cristiana dell’Europa e far cessare la guerra in Ucraina, occorre che l’ecumenismo cattolico-ortodosso concentri la sua attenzione sulla questione del Filioque che i cattolici riescano a persuadere i fratelli ortodossi che il Filioque non è un’eresia, ma è elemento essenziale del dogma trinitario.
All’origine dell’attuale drammatica divisione dell’Europa c’è un dissidio tra fratelli circa il mistero fondamentale della fede cristiana: l’essenza del mistero trinitario. Lo scisma di Costantinopoli è stata la volontà di rifiutare la volontà del Papa che il Filioque fosse articolo del Credo.
L’affermazione del Filioque, come spiegò già a suo tempo San Tommaso d’Aquino, nasce dall’esigenza di distinguere il Figlio dallo Spirito Santo. Non aggiunge assolutamente niente a ciò che Cristo ci ha rivelato della Trinità, come se Roma abbia la pretesa di saperne di più di Gesù Cristo, ma semplicemente spiega che cosa Cristo ha voluto insegnarci.
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