Attualità di Giordano Bruno
Prima Parte (1/5)
Dedicato al Maestro dell’Ordine dei Frati Predicatori,
Fra' Gerard Francisco Timoner III
Ciò che Dio ha unito, l’uomo non lo separi
Mt 19,6
Il vostro parlare sia sì, sì, no, no
Mt 5,37
Perché il Papa fu così severo?
Il pensiero di Giordano Bruno, col suo caratteristico panteismo prometeico. è ancor oggi attuale per quei filosofi e teologi, oggi numerosi ed influenti, i quali, nell’intento di esaltare la dignità umana, si spingono talmente avanti e salgono talmente in alto, che non appare più la differenza fra la natura umana e la natura divina, ma il risultato di tale operazione non è tanto quello di credere di essere Dio, che è cosa tanto insensata, che essi stessi se ne rendono conto, quanto piuttosto è quello di credersi dispensati dall’obbedienza alla legge divina e di ritenersi liberi di regolarsi per conto proprio. Non dispiace loro tuttavia di immaginare un Dio conforme allo spirito del mondo, adatto alle loro voglie, che soddisfi i loro desideri carnali e le loro ambizioni corrotte dal peccato originale.
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Il Card. Bellarmino aveva estratto dalle opere di Bruno otto proposizioni, alle quali Bruno, se voleva evitare la pena capitale, avrebbe dovuto abiurare. Purtroppo abbiamo perduto l’elenco. Ci è rimasta la prima proposizione, nella quale Bruno respingeva la dottrina della transustanziazione.
Sappiamo che Bruno aveva preparato un memoriale in sua difesa per Papa Clemente VIII, ma purtroppo è andato perduto anche quello. Anche gli atti del processo, durato sette anni, sono andati perduti perché Napoleone stoltamente li fece distruggere.
È una cosa tristissima non poter disporre di quei preziosissimi documenti, perchè avremmo potuto confrontare le posizioni, le accuse e i passi del Tribunale con le mosse di Bruno e gli argomenti da lui addotti, la cui vicenda interiore ed esteriore non può non suscitare nell’animo di ogni buon cattolico o studioso onesto un moto di compassione mista a sdegno.
Diciamo peraltro che Bruno non voleva essere giudicato in base ai dogmi della fede col pretesto egli aveva voluto fare solo filosofia. Ma dimenticava che in fin dei conti egli era un sacerdote apostata e che la sua filosofia, propugnando il panteismo, con ciò stesso cadeva in uno gnosticismo empio che pretendeva di conoscere Dio meglio di Gesù Cristo.
Immagine da Internet: Monumento a Giordano Bruno, Campo de' Fiori, Roma