Articoli e testi di P.Giovanni Cavalcoli

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P.Tomas Tyn

Testi di P. Tomas Tyn, OP

30 luglio, 2022

La stravagante Messa di Don Mattia Bernasconi

 La stravagante Messa di Don Mattia Bernasconi

Tutti sappiamo del grande rumore che ha sollevato la notizia della Messa celebrata da Don Mattia Bernasconi nelle acque della spiaggia di Crotone. Il fatto ha provocato un intervento di disapprovazione della Curia crotonese opportuno, ma secondo me troppo blando, che non lascia trasparire la situazione di profondo disagio spirituale che fa da sottofondo a fenomeni del genere, disagio che oggi sta colpendo in modo drammatico, con impressionanti lacerazioni intestine, il cuore stesso della vita cattolica ecclesiale, l’esercizio della liturgia e del culto divino.

Tutti sono al corrente della dolorosissima divisione che da 60 anni contrappone i seguaci del vetus ordo ai fedeli frequentanti il novus ordo secondo le direttive infinite volte ripetute dai Papi del postconcilio. È mai possibile che proprio al cuore della pietà cattolica, fons et culmen totius vitae christianae, dobbiamo assistere a questo strazio, al quale tuttora non si riesce a trovare rimedio, tanta è l’ostinazione e la presunzione da una parte degli «indietristi», come li chiama Papa Francesco e dall’altra parte dei modernisti falsificatori del novus ordo?

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-stravagante-messa-di-don-mattia.html


 

Lettera all’Arcivescovo, ai Vicari episcopali, ai miei confratelli e a tutti i fratelli e sorelle nella Fede:

Chiedo scusa: 

https://www.parrocchiasanluigi.it/2022/07/27/chiedo_scusa/ 


Immagine da Internet

 

29 luglio, 2022

Abramo, maestro di libertà religiosa

 Abramo, maestro di libertà religiosa

Un Lettore mi ha inviato i seguenti commenti al mio articolo “Abramo era in buona fede, ma viene illuminato dall’angelo”.

https://padrecavalcoli.blogspot.com/2022/07/abramo-era-in-buona-fede-ma-viene.html 

Pubblico i commenti, del 26 luglio, ai quali faccio seguire la mia risposta.

Caro Padre Giovanni,
nella sua prima risposta a quanto le avevo scritto a commento del precedente articolo (https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/ancora-sul-sacrificio-di-abramo.html), non posso far a meno di notare, che nel riportare il mio testo, lei lo tronca, subito dopo queste parole:

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/abramo-maestro-di-liberta-religiosa.html 

 

 

  

Immagine da Internet:

- Abramo ed Isacco, opera del Tintoretto


24 luglio, 2022

Abramo era in buona fede, ma viene illuminato dall’angelo

 Abramo era in buona fede,

ma viene illuminato dall’angelo

Un Lettore mi ha inviato i seguenti commenti al mio articolo “Ancora sul sacrificio di Abramo”.

https://padrecavalcoli.blogspot.com/2022/07/ancora-sul-sacrificio-di-abramo.html 

Pubblico i commenti, del 17 e del 22 luglio, ai quali faccio seguire la mia risposta.

Caro Padre Giovanni,
innanzitutto, desidero rimarcare il diverso valore di due affermazioni solo apparentemente conseguenziali ma che, a mio avviso, non possiedono pari valore veritativo:
1) Dio non può volere sacrifici umani;
2) Dio non può mettere alla prova la fede di un uomo, chiedendogli il sacrificio di suo figlio.

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/abramo-era-in-buona-fede-ma-viene_24.html

La prova imposta da Dio ad Abramo non consiste nel chiedergli inizialmente di sacrificare suo figlio, ma è Abramo che in un primo momento fraintende, perchè ritiene in coscienza che questa sia la volontà divina.

Per questo, ad un certo punto, Dio interviene per mezzo dell’angelo per fare capire ad Abramo che si era sbagliato ad interpretare la sua volontà divina.


 

Abramo ha riconosciuto di avere sbagliato e si è assoggettato immediatamente e con docilità assoluta al messaggio dell’angelo, che gli ha rivelato la verità.

 

Immagini da Internet:
- Caravaggio, Abramo ed Isacco
- Lanzani, Abramo ed Isacco

23 luglio, 2022

La liturgia come servizio pubblico - Seconda Parte (2/2)

   La liturgia come servizio pubblico

Seconda Parte (2/2)

L’ars celebrandi e celebrazioni irregolari

Il Santo Padre parla poi dell’ars celebrandi. Celebrare viene dal latino celebrare, che comporta l’idea del concorrere in molti a qualche luogo, dar vita a qualche luogo, compiere un atto interessante, degno di ammirazione o che attira l’attenzione, animare un’assemblea, far pubblicamente echeggiare un messaggio, lodare, glorificare ed esaltare qualcuno o qualcosa.

Il celebrante è un operatore, che fa col potere di Cristo quello che Cristo gli ha comandato di fare: «fate questo in memoria di Me». Nella liturgia il sacerdote è l’uomo del sacro, sacrum-dans, colui che media fra Dio e l’uomo, ottiene da Dio la grazia per la comunità e presenta a Dio a nome della comunità i voti, le suppliche, le richieste, le preghiere e le invocazioni della comunità. 

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-liturgia-come-servizio-pubblico_23.html

L’azione è atto della persona, actiones sunt suppositorum, si dice una filosofia. Esiste, certo l’azione collettiva e comunitaria e non c’ è dubbio che la Messa normalmente dev’essere un atto collettivo, ma bisogna specificare che questo atto collettivo non va confuso con l’atto della celebrazione della Messa, che è atto proprio, esclusivo e insostituibile del sacerdote, atto al quale i fedeli partecipano, atto che essi non compiono insieme col sacerdote, atto che non è identico ma è distinto e ad esso simile, come l’analogato inferiore assomiglia all’analogato sommo.

Il Concilio non avrebbe fatto altro che esplicitare la definizione di Pio XII nella Mediator Dei ed entrare nei dettagli delle sue conseguenze. 

Dice il Papa:

«La liturgia è il culto integrale del Corpo mistico di Gesù Cristo, cioè del Capo e delle sue membra»; «è il culto pubblico che il nostro Redentore rende al Padre come Capo della Chiesa ed è il culto che la società dei fedeli rende al Capo e, per mezzo di Lui, all’eterno Padre».

Immagini da Internet: https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2022/6/5/pentecoste.html

22 luglio, 2022

La liturgia come servizio pubblico - Prima Parte (1/2)

 La liturgia come servizio pubblico

Prima Parte (1/2)

    Questo popolo mi onora con le labbra,

ma il suo cuore è lontano da Me

               Is 29,13 

Un accorato appello all’unità

La recente Lettera apostolica del Santo Padre Desiderio desideravi ci dà spunti ed occasioni per ulteriori riflessioni e chiarimenti su questo tema sublime, centrale, ricchissimo e fecondissimo di operosità e di santificazione cristiane, che è la liturgia. Lo stesso Pontefice dice di proporre solo alcune riflessioni, che non intendono esaurire il tema.

Il problema della frequentazione dei fedeli alla Messa è il problema pastorale che oggi sta più a cuore alla Chiesa insieme con quello dell’evangelizzazione, al quale è strettamente connesso, perché il proposito di evangelizzare nasce da una sentita partecipazione alla Messa. È nella Messa che noi comprendiamo il dovere di evangelizzare, riceviamo il mandato di evangelizzare, riceviamo gli stimoli soprannaturali per quest’opera di carità, ritroviamo la forza di portare avanti, nonostante difficoltà e disillusioni, la nostra opera evangelizzatrice, troviamo conforto e consolazione per i nostri insuccessi nell’evangelizzare, per gli attacchi ricevuti dai nemici della Chiesa e a volte dagli stessi fratelli di fede.

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-liturgia-come-servizio-pubblico.html

 

L’ideatore della liturgia è il Padre celeste, come recita il celebrante nell’introduzione alla III Preghiera eucaristica:

 

«Padre veramente santo, a Te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo, fai vivere e santifichi l’universo e continui a radunare attorno a Te un popolo, che da un confine all’altro della terra offra al tuo Nome il sacrificio perfetto».

Altro sentimento importante nell’accostarci degnamente alla liturgia è quello della devozione.

Così la definisce San Tommaso:

«La devozione non pare essere altro che una certa volontà di dedicarsi a quelle cose che riguardano la familiarità con Dio». Essa è un atto speciale della volontà di fare con prontezza quelle cose che riguardano il servizio divino»

Immagini da Internet

20 luglio, 2022

Una definizione del castigo divino

  Una definizione del castigo divino

Un Lettore mi ha proposto la definizione del castigo divino e mi ha chiesto il parere, cosa che faccio volentieri a seguito del testo del Lettore.

Gentile Padre,

Grazie per le sue risposte. A proposito della parola "pena", faccio notare che di fatto è proprio la parola presente nell'editio typica del testo del c.d. Atto di dolore: "[...] poenas a te iuste statutas promeritus sum". 

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/una-definizione-del-castigo-divino.html

Alexandre Cabanel: L'angelo caduto


 

Ma, allora, chi è che ha avuto la prima idea di fare del male morale, con la conseguenza della sofferenza, ossia del male di pena? Infatti la sofferenza è la conseguenza del peccato.

Sappiamo bene chi è stato: l’iniziativa è stata del demonio.

 

 


19 luglio, 2022

Abolire la parola castigo?

 Abolire la parola castigo?

Un Lettore mi ha inviato i seguenti commenti al mio articolo “Padre Bruno Esposito e la questione dei castighi divini” 

https://padrecavalcoli.blogspot.com/2022/07/padre-bruno-esposito-e-la-questione-dei.html 

Pubblico i due commenti, ai quali faccio seguire la mia risposta.

Continua a leggere: 

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/abolire-la-parola-castigo.html

 

Appare come del tutto necessario ripristinare il significato autentico della parola castigo, perché in tal modo riprendiamo i contatti con il millenario patrimonio dottrinale di ragione e di fede, assolutamente necessario per dare senso alla nostra vita e procurarci la salvezza eterna.

Immagine da Internet: Via Crucis

17 luglio, 2022

Padre Bruno Esposito e la questione dei castighi divini

  Padre Bruno Esposito e la questione dei castighi divini


Il castigo che ci dà salvezza
si è abbattuto su di lui (Is 53, 5)

L’illustre canonista domenicano mio amico, il Padre Bruno Esposito, ha recentemente pubblicato sul suo blog un articolo dal titolo Dio Padre castiga? dove espone alcune considerazioni importanti, degne di molta attenzione. Io mi sto interessando di questo delicato argomento almeno dal 2016, allorchè ne trattai in una catechesi a Radio Maria, alla quale fece seguito un ampio dibattito, che ancora non si è esaurito.

Avendo da allora molto approfondito la materia, mi sento in grado di misurarmi con questo dotto mio Confratello, al quale faccio alcune obiezioni, conservando ugualmente per lui tutta la mia stima e la mia calda amicizia. Ma è appunto con questa fraterna franchezza che noi Domenicani ci manifestiamo il comune impegno che ci vincola alla testimonianza della verità nella fedeltà alla sana dottrina e al magistero della Chiesa. 

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/padre-bruno-esposito-e-la-questione-dei.html


 

Certi eventi luttuosi, malattie o cose simili a volte ce li tiriamo addosso noi o con la nostra imprevidenza o con la nostra incuria o con la nostra imprudenza o per i nostri vizi o per sbadataggine o avventatezza o perché non rispettiamo i comandi del Signore o le leggi civili o le norme per mantenerci in salute.

 

Immagine da Internet: La fuga di Lot

 

16 luglio, 2022

I miei dati

I miei dati

Padre Giovanni Cavalcoli, OP

Convento San Giuseppe - Santuario, 43012 Fontanellato (PR)

Tel.  - Cell. 339.4495966 - email: padrecavalcoli@gmail.com

blog: https://padrecavalcoli.blogspot.com/ 

siti: www.arpatotyn.org - www.studiodomenicano.com

canale You Tube: https://www.youtube.com/results?search_query=arpatotyn

 

Precedenti indirizzi:
Convento San Domenico, Piazza San Domenico n.13, 40124 Bologna Tel. 051.6400411  

Convento San Domenico, Piazza San Domenico n. 5, 17019 Varazze (Savona)


 

Ho pubblicato sulle Edizioni Studio Domenicano di Bologna (ESD), Rivista Sacra Doctrina di Bologna, Riv. Divus Thomas di Bologna, Bollettino di San Domenico di Bologna, Riv. Temi di predicazione di Napoli, Riv. La Madonna di Fontanellato, Ed. Fede&Cultura di Giovanni Zenone di Verona, Ed. e Rivista VivereIn di Monopoli (BA), Ed. Chora Books di Aurelio Porfiri, Ed. Piemme, Rivista Divinitas di Brunero Gherardini, Rivista PATH della Pontificia Accademia Teologica, Riv. Sapienza dei Domenicani di Napoli, Ed. L’Isola di Patmos, e altro.

La mia bibliografia e alcuni link.

 - https://www.domenicani.it/fra-giovanni-cavalcoli/

- http://www.arpato.org/studi.htm

- http://www.studiodomenicano.com/cronaca.htm

- https://www.youtube.com/@ArpatoTyn/videos

Inoltre ho trasmesso Corsi per Catechisti a Radio Maria dal 1995 al 2016.

Partecipato alle attività di Doctor Humanitatis - sezione di Verona S.I.T.A. 

Tenuto Corsi di Esercizi Spirituali a Religiose, Religiosi e Sacerdoti.