Che cosa è
la pace?
Dicono: pace! Pace! E pace non c’è
Ez 3,10
Non c’è pace
per gli empi
Is 57.21
Non conoscono le vie della pace
Rm 3,17
Tutti cercano
la pace, ma non tutti sanno
che cosa è e
come si ottiene
Mai come
oggi si sente parlare di pace: tutti invocano la pace, tutti dichiarano di
volere la pace, tutti dichiarano di rifiutare la guerra. Eppure ci troviamo in
una situazione internazionale nella quale rischiamo di perire tutti in una
guerra atomica. Come mai? Perché non tutti sanno che cosa è veramente la pace,
vogliono sinceramente la pace, conoscono le vie della pace.
La pace è quella condizione interiore ed
esteriore, fisica e spirituale di quiete e di pienezza ordinata delle forze, armoniosa
ed unitaria, del singolo e della società, di libertà da ogni male, rispondente
ad una profonda ed inestinguibile esigenza del cuore umano, per la quale collettivamente
e comunitariamente si gode in permanenza e sicurezza, vinti tutti gli ostacoli
e le difficoltà, del benessere, della prosperità materiale e spirituale, nella
felicità e nella gioia, nella pratica dell’amore di tutti verso tutti, nello
scambio e nella piena comunicazione, nell’unità di intenti volti alla pratica
della giustizia, nella comune obbedienza a Dio principio della pace, nella
concordia e collaborazione reciproca, nella pratica comune del bene comune, in
un pluralismo di scelte e posizioni diverse armonizzate fra di loro sulla base
della comune e condivisa attuazione dei valori morali e religiosi universali e
dei diritti umani, dove tutti sono per l’uno e il singolo è al servizio di
tutti.
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La concezione della pace dipende
da come si concepisce Dio. Se Dio è distinto dal mondo, vale il principio
dell’analogia del creato al creatore (Sap 13,5). Per essa si salva la
molteplicità nell’unità e quindi la proporzione, la diversità e la somiglianza,
che sono il principio dell’amore, della concordia e dell’armonia, a loro volta
princìpi della pace.
Se
invece Dio, come in Hegel, è
identificato col mondo, non c’è altra scelta che l’univocità e
l’equivocità. La contraddizione e il conflitto, strutturati nella
dialettica, diventano sistematici.
La guerra al posto della pace.
San Tommaso parla stupendamente
della pace mettendola in relazione con Dio nel suo Commento al De divinis
nominibus dello Pseudo-Dionigi l’Areopagita. Non posso fare a meno di citare
lunghi brani, che testimoniano della grande sapienza dell’Aquinate, particolarmente
utile in questi tragici momenti della guerra, nei quali gli uomini, probabilmente
sotto l’influsso del demonio, sembrano presi da una follia collettiva.
«La stessa pace divina procede
verso tutte le cose, in quanto si trasmette secondo la similitudine di sé, a
seconda della proprietà di ogni cosa e tuttavia sovraemana secondo l’abbondanza
della sua pacifica fecondità, perché vi è in Dio più virtù nel creare la pace,
che nelle cose capacità di riceverla e quindi l’emanazione della pace da Dio è
al di sopra di ogni recettività da parte delle cose» (n.n.911).
Immagini da Internet:
- San Francesco d'Assisi
- miniatura del Beato Angelico