Un Papa di destra o di sinistra?
Occorre virare leggermente a destra
per mantenere la rotta
È sorprendente quanto siano di attualità le raccomandazioni fatte da Dio a Mosè e a Giosuè di guidare il popolo senza piegare né a destra né a sinistra. E questo vale per ogni nauta o nocchiero, che sa bene che per raggiungere la meta occorre tenere l’occhio sulla stella polare, perchè le correnti marine o anche trascuratezze o disattenzioni della guida tendono a far deviare e a trascinare la nave fuori del percorso della giusta rotta. La deviazione a destra o a sinistra può far urtare la nave sugli scogli.
Similmente, il rischio o la tentazione di ogni Successore di Pietro, data la fragilità della sua natura umana, nonché le seduzioni e le minacce che vengono dal mondo, sono quelli di scostarsi o a destra o a sinistra della giusta direzione. Invece di essere la Chiesa a guidare il mondo sulla via di Cristo, Pietro subisce sempre la tentazione di farsi guidare dal mondo, magari con l’intento di servirlo e fare il suo bene, ma in realtà col rischio che il mondo infetti la Chiesa con le sue vanità e le sue illusioni.
Resta sempre comunque per Pietro l’obbligo e la possibilità di discernere nel mondo il buono, che dev’essere assunto, e il cattivo che dev’essere respinto. Infatti il mondo, benché in se stesso buono e creato da Dio, è peccatore e non ha in se stesso il criterio della propria bontà o i mezzi per la propria salvezza, ma trova nella Chiesa il criterio per sapere se il cammino che sta percorrendo è giusto o no e per avere le forze per raggiungere la meta che la Chiesa gli propone.
Difetto della Chiesa del passato è stato quello di aver avuto nei confronti del mondo un atteggiamento troppo diffidente, impositivo, altezzoso e di facile condanna, sopravvalutando la sua missione di salvatrice del mondo, come se il mondo avesse solo da imparare e nulla da insegnare alla Chiesa. In particolare esisteva un’antipatia in generale per la modernità e una chiusura esagerata verso il mondo protestante, che viceversa era assai agitato e vivace e stava originando una teologia tumultuosa ed inquieta, che a causa di un concetto irrazionale di Dio, si sarebbe rovesciata addirittura nell’ateismo[1], mentre d’altra parte progredivano gli studi biblici e un approfondimento del valore e della dignità della coscienza. La Chiesa del passato fu troppo di destra. Il Concilio Vaticano II ha spostato la rotta a sinistra.
Il Concilio Vaticano II ha reso la Chiesa più ottimista nei riguardi dei valori del mondo, più comprensiva verso i fratelli separati, più misericordiosa, più attenta al valore della coscienza personale, più attenta al divenire storico, più umile e più disponibile ad imparare dal mondo, e quindi da Dio stesso creatore del mondo. senza con ciò rinunciare affatto alla sua missione di salvatrice del mondo.
Una tentazione alla quale può andar soggetto Pietro è quella di temere che la Chiesa sia rimasta indietro rispetto ai progressi del mondo, o che la Chiesa si isoli dal mondo, se non accontenta il mondo. Tuttavia Cristo gli ricorda che anche Lui, per esser stato fedele al Padre, è stato abbandonato dai suoi. Quando accettiamo di essere emarginati per amore di Cristo, pensa Lui a glorificarci e a renderci luce e salvezza del mondo.
So benissimo tuttavia che quell’andare a destra o a sinistra nella Bibbia nulla ha a che vedere col significato che quei due termini hanno nella cultura moderna a partire dal sec. XIX, quando presero occasione da una semplice distinzione di seggi dell’aula parlamentare.
Capisco pertanto benissimo che queste due categorie oggi hanno un contenuto politico e sembrano non adattarsi a designare la linea di un dato pontificato. Al riguardo troviamo piuttosto le categorie di conservatore, tradizionalista, progressista o moderato. Tuttavia anche le categorie che ho adottato in questo articolo non sono prive di significato.
Essere di destra ed essere di sinistra
Precisiamo allora che cosa intendiamo oggi per «essere di destra» o «di sinistra». Sinistra e destra non sono semplici allontanamento dalla rotta che procede in avanti. Questa corrisponde al famoso in medio stat virtus, alla scelta moderata ed equilibrata, ma non esclude un moderato spostarsi a destra o a sinistra.
Esse sono dei valori, ma solo valori parziali, che chiedono di essere completati dall’opposto valore. Guai a prendere la parte come fosse il tutto! Nascono le ideologie e le dittature di destra o di sinistra.
Sinistra e destra sono fatte per completarsi e correggersi vicendevolmente. La reciproca opposizione non deve mai essere assoluta quasi che fosse la lotta del bene contro il male o la battaglia apocalittica (Ap 20) dei giusti contro i malvagi. Dal confronto deve sorgere una dialettica, non una esclusione o una condanna reciproche.
Ci si può spostare dalla propria parte per correggere i difetti della parte opposta, ma non bisogna esagerare in questo spostamento, altrimenti si accentuano i propri difetti e si dimenticano i pregi della parte opposta. Se quindi si va troppo da una parte, occorre virare verso la parte opposta. Ad un Papa che sia andato troppo a sinistra, occorre eleggerne uno che, senza essere di destra, si fermi nell’andare a sinistra e si sposti leggermente a destra.
Ad un Papa troppo pastore occorre far succedere un Papa dottore, ad un Papa troppo innovativo, un Papa conservatore, ad un Papa troppo largo, un Papa severo, a un Papa troppo sul sociale, un Papa pio e religioso, ad un Papa fra la gente, un Papa alter Christus, ad un Papa che va verso il mondo, un Papa chiama il mondo a sé.
Si tratta, come è noto, di due opposte visioni o concezioni della vita politica, le quali tendono ad allargarsi o ampliarsi in un senso morale, culturale e spirituale e ad acquistare un aspetto di assolutezza, benché in realtà siano entrambe le due metà del tutto, con la pretesa però di assorbire in sé il tutto e quindi a vedere l’altra non come l’altra metà, ma come il nemico da abbattere.
Sarebbero fatte per completarsi a vicenda, ma a causa dell’assolutizzazione della propria posizione e della cecità nei confronti del valore dell’altra posizione, sono due nemiche irreconciliabili, che finiscono così per causare una lacerazione interna alla società e alla Chiesa.
La sinistra accentua la promozione della giustizia economica e sociale e l’operosità a beneficio dei poveri, l’attenzione agli ultimi, il rispetto dei fragili, il valore della fratellanza universale, della democrazia e della volontà popolare, l’aspetto soggettivo della condotta morale, la prospettiva del benessere terreno e i vantaggi dell’ecologia, l’importanza della storia, l’esigenza del progresso e del rinnovamento, la sinodalità, sottolinea la grandezza della misericordia e la condanna della guerra, contro il fondamentalismo, l’egoismo dei ricchi, il passatismo, le rigidezze, il legalismo, il dogmatismo, il clericalismo e il farisaismo. La sinistra comprende i progressisti, veri seguaci del Concilio, ma anche i modernisti, falsificatori del Concilio.
Occorre fare attenzione alla categoria del progresso che entra in quella dell’essere di sinistra. È certamente auspicabile che Papa Leone XIV sia più avanzato del Papa defunto. È chiaro che nella vita si deve andare avanti e non tornare indietro. Tuttavia occorre ricordare che dovere del Papa è anche quello di conservare il deposito rivelato e di recuperare e riproporre certi valori di questo deposito, che fossero stati dimenticati.
La ricerca del nuovo deve congiungersi con la fedeltà ai valori perenni emergenti dal passato, con la loro custodia e la loro difesa e, se occorre, il recupero dell’antico caduto in dimenticanza. Occorre riparare ciò che è stato guastato, ritrovare ciò che si è perduto, ridar vita a valori vitali trascurati o negletti, rimettere ordine laddove era stato creato il disordine, ripristinare ciò che è ancora buono.
Stolto invece è voler rimettere in auge ciò che è superato o non serve più o si è mostrato errato o dannoso. A che pro conservare il comunismo, che tanti guai ha procurato all’umanità? La Russia nel 1989 lo ha capito, mentre la Cina non ha ancora imparato la lezione. A che pro continuare a professare quell’idealismo tedesco che ha prodotto l’amarissimo frutto del nazismo?
Non è sbagliato, al riguardo, parlare di restaurazione. I restauratori di opere antiche fanno uno ottimo servizio alla cultura. Nella storia succede sempre che certi valori vengano dimenticati. Uno dei doveri del buon pastore è quello di ritrovarli e riproporli.
La destra insiste sui valori della tradizione, sulla necessità di conservare i valori assoluti, sulla scala dei valori, sull’importanza della sana dottrina, dell’obbedienza alla legge, sui doveri militari, sull’immutabilità dei dogmi, sulla confutazione delle eresie e del modernismo, sull’amore alla patria, sul rispetto della gerarchia ecclesiastica, sul primato del cristianesimo, sull’esistenza dei castighi divini, sull’importanza del sacrificio, dell’ascetica e della disciplina morale, del sacro, del trascendente, della liturgia, della religione e della spiritualità. La destra comprende i tradizionalisti moderati, che accettano il Concilio, ma anche i passatisti, che lo respingono.
Sinistra e destra non sono ideali assoluti, cosicchè quanto più si realizzano, tanto meglio sia, no: sono semplici ingredienti della vita sociale ed ecclesiale, che hanno un limite che non va travalicato, sicchè non devono pretendere di sostituirsi alla corrente opposta o considerarla nemica. Il diverso, come ci ha ricordato più volte Papa Francesco, non è il nemico, ma il fratello. Non va escluso, ma accolto. Con lui bisogna costruire un ponte e non un muro.
Dopo aver allentato i freni, adesso bisogna stringerli
Con Papa Francesco, come e ancor più che per i precedenti Papi progressisti del Concilio e del postconcilio abbiamo avuto un Papa di sinistra, naturalmente nei giusti limiti e non relativista o secolarista o un comunista, come alcuni calunniosamente lo accusano di essere.
Con Francesco però, vero Papa della misericordia e della fratellanza universale, per colpa di ignoranti o astuti mestatori, la misericordia ha rischiato di decadere nel misericordismo, nel buonismo e nel perdonismo e quindi, al limite, nell’eccessiva tolleranza, nella connivenza e nella complicità col peccato, dove non si vede più la malizia, ma solo la debolezza, ma così il peccatore non si corregge e a si adagia nella sua miseria con tutto suo danno secondo l’antico adagio «il medico pietoso incancrenisce la piaga».
In certi casi non basta la cura farmacologica: occorre l’intervento chirurgico; non basta il volume medio della voce, ma, come dice il profeta, bisogna gridare a squarciagola, non basta la dolcezza, ma occorre la fermezza. Il misericordismo finisce per produrre l’opposto delle sue intenzioni; finisce per dar spazio proprio a quei prepotenti che opprimono tranquillante i poveri nella convinzione che Dio è misericordioso e li perdona. Essi credono che Dio non chiuda solo un occhio, ma tutti e due.
Francesco ha viaggiato troppo a sinistra. Adesso ci vuole un Papa, il quale, senza rinnegare affatto gli apporti di Francesco, recuperi o ripristini alcuni valori di destra, senza però rischiare il passatismo preconciliare. Dovrebbe guardare ai Papi del Concilio e del postconcilio, soprattutto a quelli Santi.
Se invece fosse stato eletto un Papa con i difetti di Francesco, è chiaro che gli attuali problemi suscitati dal lassismo e dal buonismo non solo non sarebbero risolti, ma sarebbero aggravati, salvo sempre, s’intende, il potere dello Spirito Santo di correggere Egli stesso la rotta del Papa, affinchè si realizzi ciò che Cristo ha voluto a nome del Padre per la salvezza dell’uomo.
P. Giovanni Cavalcoli
Fontanellato, 8 maggio 2025
[1] Come ha spiegato bene Padre Cornelio Fabro nella sua monumentale e documentatissima Introduzione all’ateismo moderno, Editrice del Verbo Incarnato, Segni (RM) 2013.
Grazie Padre! Per me Papa Leone XIV ha iniziato benissimo. Ha messo subito al centro Nostro Signore, vivo, potente e delicato verso noi piccoli uomini. Si é messo poi sotto il manto della Madonna. Ha ricordato che é DIo che deve crescere e chi ha autorità nella Chiesa deve scomparire per fare spazio a Lui.
RispondiEliminaCaro Alessandro,
Eliminanell’insieme sono d’accordo.
Non mi risulta che abbia usato la parola “scomparire”.
Quello che io ho notato è che ci ha ricordato che il Papa è la nostra guida.
E' vero ha detto "sparire" non scomparire ("...un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo." (fonte: https://www.vatican.va/content/leo-xiv/it/homilies/2025/documents/20250509-messa-cardinali.html)
EliminaCaro Alessandro,
Eliminala ringrazio per l’informazione e comprendo molto bene questa metafora, di tono piuttosto enfatico, leggendo le parole che il Papa stesso ha detto per spiegarla.
Padre,
RispondiEliminacosa pensa dell'ispirazione di Papa Prevost nei confronti di Pappa Pecci? Cioè del Papa che non solo ha pubblicato un'enciclica come Rerum Novarum, ma ha anche favorito lo studio di S. Tommaso con l'Aeterni Patris. Grazie mille.
Caro Ludovico,
Eliminaanch’io ho pensato che Papa Leone XIV abbia scelto il suo nome in ricordo anche dell’Aeterni Patris. Del resto già Papa Francesco ci aveva fatto un richiamo a San Tommaso, e sono sicuro che anche questo nuovo Papa rimarrà su questa linea, la quale del resto è quella del Concilio Vaticano II, il quale, come è noto, presenta anche lui San Tommaso come modello di teologo.
Ringrazio per il suo articolo, Padre Giovanni, soprattutto in un momento in cui ribollono le interpretazioni umane, molto umane, eccessivamente umane, per non dire politiche, dell'elezione di Leone XIV, o di ciò che egli dovrebbe fare, o di ciò che ci si aspetta da lui. Lei ha saputo affrontare la questione dalla prospettiva della fede, partendo dalla luce che il dogma cattolico ci offre su ciò che Pietro è nella Chiesa.
RispondiEliminaTuttavia, non posso negare che sono rimasto un po' sorpreso dal fatto che lei abbia strutturato il suo discorso in base alle categorie "destra" e "sinistra", che una volta le ho visto criticare in un altro articolo come attribuibili alla realtà della Chiesa, perché sosteneva che si trattasse di categorie meramente politiche e non religiose.
Ma, a parte questo, ho una domanda per lei: si può dire che la competenza, l'ufficio, il compito del Papa sia solo quello di "confermare i fedeli nella fede", come ho letto da qualche parte? A me non sembra così, e non solo perché il suo ufficio è specificamente pastorale (diverso da quello dottrinale, sebbene basato sulla dottrina), ma anche perché dire che il Papa dovrebbe solo "confermarci nella fede" mi suona lema de passatisti, nel senso che il Papa dovrebbe solo ripetere ciò che il Magistero ha già detto in un momento in cui è considerato cristallizzato, che sia il 1054 o il 1958... Credo che il Papa debba confermarci in una Fede che PROGRESSA nella sua comprensione, attraverso il sensus fidei e il lavoro dei teologi.
Caro Dino,
Eliminacapisco che l’uso delle categorie destra e sinistra sono più di carattere politico, ma d’altra parte esse sono di facile comprensione e, coi dovuti adattamenti che io ho avuto cura di precisare, credo che in qualche modo possano essere usate, senza la pretesa di voler fare un discorso scientifico, ma di tipo più popolare.
Per quanto riguarda il ministero petrino, come ho scritto nei miei articoli di questo blog, è chiaro che esso non ha soltanto una funzione dottrinale, ma anche pastorale.
Quello che ho sempre tenuto a dire è che, mentre nella dottrina di fede e di morale il Papa ci insegna sempre la verità, quale che sia il grado di autorità col quale parla, nell’attività pastorale egli può essere soggetto all’errore.
Inoltre ho sempre spiegato che, nel loro magistero, i Papi ci hanno fatto sempre progredire nelle conoscenze di fede.
Il discorso che papa Leone XIV ha rivolto oggi ai cardinali è stato estremamente espressivo, quasi un piccolo riassunto di dove vuole dirigere la barca della Chiesa: ha nominato Francesco sei volte, ha menzionato chiaramente il Concilio Vaticano II (indicandone tre o quattro premesse), ha fatto riferimento alla tradizione degli ultimi "decenni" (cioè non del pre-concilio, ma del post-concilio) e ha infine spiegato che il suo nome è stato scelto dalla Rerum Novarum di Leone XIII.
RispondiEliminaCaro Don Silvano,
Eliminaindubbiamente Papa Leone XIV mostra di volersi porre in continuità con quanto di buono ha fatto Papa Francesco, e ciò è più che giusto, ma è altrettanto evidente che il nome che ha scelto riguarda anche il pre-concilio e quindi non soltanto la Rerum Novarum, ma anche le encicliche su San Tommaso, sulla libertà, sul governo civile, sulla Redenzione, sul Santo Rosario e contro la massoneria.
Ricordiamo inoltre che Papa Leone XIII compose l’invocazione a San Michele Arcangelo contro il demonio, una bella preghiera che Papa Francesco ha voluto che i fedeli recitassero alla fine del Rosario.
Nelle mie personali valutazioni preconclave pur non conoscendolo avevo notato che la figura del Cardinale Prevost aveva una serie di caratteristiche, età, studi, esperienze pastorali, incarichi che lo rendevano un candidato papabile, certo il fatto che fosse un americano avevo pensato fosse un handicap. Ora che è stato eletto, è solo una mia personale sensazione, a seguito di ulteriori aspetti che stanno emergendo sulla sua figura, è che sia completamente contemporaneo e connesso ai tempi attuali. #
RispondiEliminaCaro Anonimo,
Eliminami ha colpito come lei avesse immaginato che potessero eleggere un Papa come il Card. Prevost.
La mia prima impressione è anche la sua e cioè che sia molto adatto ai bisogni del nostro tempo.
Anche il fatto che sia americano può essere cosa utile a correggere la tendenza anti-bergogliana esistente negli USA.
Mi spiace padre, sembrerebbe che Lei voglia ancora giustificare ancore gli anti- conciliari e poi non è vero che Francesco ha viaggiato a sinistra. Francesco ha viaggiato nell'amore per i poveri.
RispondiEliminaCaro Anonimo,
Eliminase ha letto attentamente il mio articolo, si accorgerà che io, col termine sinistra, intendo appunto l’apertura alla giustizia sociale, cosa che non implica affatto necessariamente una tonalità marxista.
Per questo chi mi conosce sa benissimo quale grande ammiratore io sia del Concilio Vaticano II e quante volte l’ho difeso contro i passatisti e i modernisti, mentre mi valgo della libertà che Papa Benedetto XVI espressamente ci ha dato di fare qualche critica alla tendenza buonistica presente nella parte pastorale.
C'e' tutta una Citta' di anime da salvare, composta da cattolici alla bergogliana eccs marxisti oggi sinistri pd ecc. passati ai temi dei diritti cosi' detti (peccati in realta', anche mortali, che gridano vendetta al cospetto di Dio) che credono di esserlo, ma che nei fatti non sono piu' tali;
RispondiEliminac'e' tutta un'altra Citta' di anime da salvare, composta di non credenti, molti sono giovani.
c'e' tutta un'altra Citta' da salvare, composta di satanisti recidivi adoratori del demonio, moltissimi i giovani!
Questo Papa ha tutti i numeri per realizzare un miracolo:
e' sufficiente che si lasci guidare dallo Spirito Santo, e nella pratica innanzitutto cancellando i passi sbagliati tipo Abu-Dahbi e SPIEGANDOSI con la gente in modo CAPILLARE anche tramite i componenti la piramide ecclesiastica ed i teologi (come p.Cavalcoli).
Se il buongiorno si vede dal mattino... io ho la
certezza che Papa Leone XIV riparera' la Barca e spero un giorno che i Sacerdoti ritornino a a celebrare rivolti al Santissimo come si DEVE ed in totale autonomia la Santa Messa .
Ai barconi ci penseranno i governi cosi' come ai poveri nullatenenti.
Caro Fedele,
Eliminaho l’impressione che lei sia troppo severo nel giudicare il pontificato di Papa Francesco. Credo anch’io che occorra correggere alcune cose e penso che Papa Leone lo farà. Però il Papa Leone XIV ha già detto che ha l’intenzione di portare avanti le cose buone che ha fatto Papa Francesco come attuazione della riforma conciliare.
Quanto a papa Francesco io non giudico: mi limito nel possedere una mia opinione
Eliminae credo pure di averne un minimo diritto sopra tutto perche' mi reputo un Fedele ancorche' un comune peccatore, questo scontato; prego per l'anima del nostro eccs cosi' come egli richiedeva da vivo.
Quanto alla sinodalita' la reputo una truffa in quanto per conoscere e rimediare ai mali delle genti esistono i confessionali, non i laici, magari atei, di turno.
Chi giudica in terra e' il giudice, il quale poi emette una sentenza, Chi giudica in eterno e' Dio il quale poi emette una sentenza: io NON giudico, bensi' ho solo una pura opinione, infatti non emetto sentenze, giammai!
EliminaCaro Fedele,
Eliminanon è proibito al laico esprimere con modestia un suo giudizio circa l’operato dell’ultimo Papa defunto. Nel mio blog più volte ho presentato il criterio in base al quale anche noi, comuni membri del popolo di Dio, possiamo dare una valutazione in questo campo delicato e non è neppure proibito fare dei confronti tra un Papa e l’altro. Certo si tratta di un atto molto delicato, che spetta soprattutto agli storici, perché l’operato dei Papi solitamente ha una tale complessità, in relazione a un dato periodo storico, che, sul momento, è molto difficile poter dare una valutazione, per cui occorre attendere un certo tempo, che serve per operare un vero discernimento.
Per quanto riguarda la sinodalità, si tratta di una proprietà della Chiesa, che si riferisce al fatto che i fedeli sotto la guida dello Spirito Santo camminano insieme con i loro Pastori sotto la guida del Papa. In tal senso considerarla una truffa è un giudizio calunnioso.
Caro Fedele,
Eliminail giudice civile o ecclesiastico rende giustizia come ministro di Dio giudice degli uomini. Certamente mentre il giudizio divino è infallibile e definitivo, quello umano è fallibile e rivedibile.
Anche il privato cittadino o fedele ha la possibilità di raggiungere quella data maturità di giudizio che gli consente di valutare il proprio ed altrui operato. Quando Gesù ci comanda di non giudicare, non ci proibisce di esercitare questa facoltà, che è anche un nostro dovere, ma intende proibire una maniera di giudicare di tipo farisaico e senza misericordia.
La Chiesa DEVE pensare a salvare le anime, questo e' il compito.
RispondiEliminaCaro Fedele,
Eliminalei, come cattolico, deve essere assolutamente certo che la Chiesa sta svolgendo questo compito e lo farà fino alla fine del mondo, anche se le forze del male continuamente la contrastano, sia con una ostilità aperta dal di fuori e sia con una ostilità nascosta agendo al suo interno.
Ma ci sono delle "correnti" dentro la Chiesa che, con il loro modificare l'atteggiamento nei confronti del peccato, invece di pensare a salvare le anime, le stanno deviando sul binario della perdizione definitiva: servono esempi? E' la neo Chiesa mondana, aperta, progressista e sinodale:
RispondiEliminaUN CANCRO !!! Fatto salvo che in tempo di covid
cei (minuscolo) ha dato ordine di chiudere le Chiese mentre i supermercati pullulavano di clienti. Vergogna!
Caro Fedele,
Eliminalei sta generalizzando in una maniera sbagliata, perché il buon cattolico si guarda bene dal considerare la Chiesa Cattolica, guidata dal legittimo Pastore, come una falsa Chiesa, credendo di appartenere lui alla vera Chiesa.
Questo non è il ragionare di un cattolico, ma di uno scismatico. Si ricordi che per il cattolico la Chiesa contiene in sé stessa certamente dei peccatori, ma in sé stessa è santa.
Quindi il parlare di una neochiesa per respingere la Chiesa che è stata di papa Francesco, è un linguaggio che non si addice al cattolico. Che poi nella Chiesa esistano dei cattolici mondani, questo è vero, ma si ricordi anche che una Chiesa che sia aperta, progressista e sinodale non è un difetto, ma una qualità.
Quello che non va bene è il modernismo, ma un altro difetto è anche quello del passatismo.
Per neo chiesa intendo una neo formazione maligna massona sinodale acquartierata DENTRO la Santa Chiesa Una, Cattolica e Apostolica di cui al Credo professione della Fede: mi risulta che i promotori della neo chiesa sinodale cosi' etichettata e mai citata nel Credo, facciano di tutto per gettare ponti e far entrare di tutto: atei, massoni radicali, liberali e libertini, religioni diversamente tali, non solo per un intento pastorale ma anche contemporaneamente e obbligatoriamente con conseguenti con evoluzioni dottrinali: qua il passatismo che mi appioppa centra come i cavoli a merenda, vedo solo gli effetti del gesuita rahner. Poi gradirei una considerazione sul documento firmato ad abu-dahbi sul quale ella glissa e sul capitolo 8 (numero tutto dire) di amoris letizia e sulla benedizione delle coppie (COPPIE) omosex plurisex fiducia supplicans. Grazie.
EliminaCaro Fedele,
Eliminaho capito he cosa lei intende dire: intende riferirsi ad una infiltrazione massonica all’interno della Chiesa. Ma secondo me è meglio non usare questa espressione “neochiesa”, quasi che si trattasse di una Chiesa dentro la Chiesa.
Il Magistero della Chiesa, soprattutto oggi, parla di una pluralità di Chiese: per esempio distingue la Chiesa Cattolica dalle Chiese Ortodosse, ed inoltre parla di una Chiesa di Cristo, la cui pienezza è la Chiesa Cattolica, ma che comporta diversi gradi di comunione, che corrispondono alle Chiese o Comunità dei Fratelli separati. Questa è la terminologia da usare.
Il termine “neochiesa” tra l’altro è usato anche da Minutella, per cui lei capisce bene quanto questo termine si presta l’equivoco.
Riguardo ai punti discussi circa il Pontificato di Papa Francesco, ne ho già parlato abbondantemente nei miei scritti negli ultimi anni. Li può facilmente trovare anche nel mio blog.
Appare a me evidentissimo che sussista questa neoformazione fatta di rappresentanti della Chiesa e molto probabilmente anche da agenti esterni del mondo laico, che, in combutta tra loro, complice piu' o meno consapevole il franciscus, stanno scardinando la DOTTRINA , i comandamenti, non so altrimenti spiegarmi: questa io la chiamo neo chiesa apostatica!
RispondiEliminaDi questo siamo prigionieri!
Caro Fedele,
Eliminale ho detto che sono d’accordo nel denunciare le formazioni ereticali o scismatiche all’interno della Chiesa. Molte volte io ho parlato di modernisti e passatisti, e già San Paolo VI, dieci anni dopo il Concilio, lamentava un processo di “autodemolizione” della Chiesa da parte di sé stessa, riferendosi appunto a questi gruppi contestatori e disgregatori.
Per quanto riguarda l’accenno a Papa Francesco, possiamo certamente riconoscergli alcuni difetti umani, ma guardiamoci bene dal fargli delle accuse sul piano dottrinale, perché saremo noi a porci fuori della Chiesa.
Nello scrivere di getto ho sbagliato inizialmente nell'utilizzare il termine neochiesa, "brevettato" dal Minutella, del quale non sono seguace, lei lo avra' di certo intuito, pero' nelle mie orecchie e non solo nelle mie, talvolta riemerge.
RispondiEliminaResto convinto che il papa appena defunto abbia innescato un meccanismo che potenzialmente, potenzialmente dico, tende (tende), a scardinare alcuni principi dottrinali.
Quanto al suo carattere poco mi interessava.
Riguardo la polemica destra sinistra, politicamente etichettate cosi' ,
etichettatura obsoleta, i destri sarebbero a mio avviso potenzialmente
i piu' adatti a dirsi cattolici, cosi' come i passatisti, gli indietristi, gli ultracattolici, i fondamentalisti ecc. ecc.
I sinistri non li vedo assolutamente sinceri perche' vengono da marx il filosofo e guardano a marx il cardinale.
Caro Fedele,
Eliminase noi guardiamo il quadro politico di oggi, noteremo che i termini di destra e sinistra sono usatissimi. Convengo però nel riconoscere che nel parlare di modernisti e passatisti non si adattano del tutto. Infatti nel mio articolo, per adattare quelle due categorie alla situazione attuale della Chiesa, ne ho leggermente modificato il significato.
Detto questo, secondo me ci sono cattolici sia a sinistra che a destra, sia in campo politico che in campo ecclesiale. Io ritengo diversamente dalla sua opinione che, se è vero che ci sono cattolici a destra, esistano cattolici anche a sinistra. Il problema è se questi cattolici siano veramente fedeli alla dottrina sociale della Chiesa. Posso ammettere infatti che siano in qualche misura influenzati dal marxismo. Tuttavia temo che anche a destra ci siano dei difetti, come per esempio quei cattolici che sostengono la religione di Stato e sono troppo severi contro la immigrazione islamica.
Invece il papa defunto ha eretto dei veri e propri MURI nei confronti di tutti i destri praticanti e della liturgia classica in particolare (la S.Messa di sempre) con "tradiziones custodes" .
RispondiEliminaHa cosi' umiliato i fedeli piu' tali ed escluso la possibilita' di arruolare tanti giovani attratti dalla Messa di PIO V.
Ha accontentato invece chi crede o pretende di poter essere ancora cattolico (e questi sono una parte di sinistri o fac-simili) ai quali va' bene una dottrina riformata (mentre la parte rimanente non crede proprio).
Ecco come la declino io la politica dei
partiti etichettati destra/sinistra, ma rimane una opinione, non una sentenza. LAVDETVR JESVS CRISTVS !
Caro Fedele,
Eliminaconvengo nel riconoscere che Papa Francesco sia stato troppo restrittivo nei confronti della Messa VO, ma d’altra parte i seguaci di questa Messa avevano interpretato in un senso troppo largo la liberalizzazione concessa da Papa Benedetto XVI.
Quello che secondo me c’è da augurarsi, da Papa Leone, è che riesca a calmare gli animi, considerando soprattutto che è scandaloso litigare attorno alla Santa Messa, proprio là dove tutti dovremmo essere un Cor Unum.
Per questo mi auguri che il nuovo Papa riesca a creare una saggia coordinazione tra le due forme di Messa, ma nel contempo ritengo che sia bene che mantenga l’ordine di Papa Francesco di essere tutti uniti, soprattutto nei giorni festivi, attono alla Messa NO.
Ergo, quella che oggi viene ancora etichettata come destra, in politica, e' la parte, appunto, non solo meno bisognosa di cure pastorali, piu' sana
RispondiElimina"cristianamente parlando" , ma sopra tutto quella che di fatto sta al CENTRO nella nostra religione, proprio li, dove deve far navigare la Barca,
come ella giustamente asserisce, il timoniere:
il nuovo e per me gia' grande papa Leone XIV !
Caro Fedele,
Eliminacome lei sa, io ho rispetto per i valori della destra, ma non possiamo affidare la guida della Chiesa alla destra, perché, come tutti dovremmo sapere, la destra non ha con sé tutti i valori della cattolicità, ma alcuni di essi si trovano a sinistra.
Dunque il compito di un Papa è quello di essere super partes, perché dev’essere padre di tutti e rendere giustizia a ciascuno secondo i propri meriti e le proprie qualità.
Quindi quello che dobbiamo augurarci è che avvenga finalmente la pace tra i due partiti estremi, ciascuno dei quali, tuttavia, può e deve mantenere i propri doni particolari al servizio del bene comune della Chiesa, in uno spirito di sinodalità.
Nessun partito puo' lavorare in sinodalita' con gli altri, altrimenti non sarebbe tale.
EliminaQuanto a Dio la Sua legge non si presta ad interpretazioni ambigue:
o la si accetta o si sta fuori; e per questo Dio ci lascia liberi di decidere: o con me o contro di me.
Ribadisco che la sinodalita' e' un attrezzo propiziato dal demonio, destabilizzante,
la Chiesa ha necessariamente una struttura piramidale e per esercitare il suo compito non deve far altro che evangelizzare tramite l'apostolato (Chiesa apostolica).
I sinodi ci sono solo per gli addetti ai lavori (i vescovi), per i fedeli ci sono i confessionali, altro che Chiesa orizzontale !
Caro Fedele,
Eliminala vera sinodalità è insegnata dalla teologia del Popolo di Dio, che lei trova nel Concilio. Certamente c’è la falsa sinodalità di matrice protestante o ortodossa, che col pretesto dello Spirito Santo respinge la Gerarchia e il Papato. Lei faccia attenzione a non confondere l’una con l’altra.
E’ vero che la Chiesa tedesca ha dato qualche preoccupazione a Papa Francesco, soprattutto con la proposta del sacerdozio alle donne. Ma sappiamo con quanta fermezza sia intervenuto Papa Francesco. E sia pur certo che Papa Leone non sarà da meno, anzi, considerata la sua preparazione giuridica, c’è da attendersi che torni su questo argomento con rinnovata fermezza.
Allora mi spieghi meglio, in quanto forse sono un ignorantone: il sinodo sulla sinodalita', inventato dalla lobby "franciscus & associates" con la presenza di ospiti alla Luca Casarini e personaggi gravitanti nel mondano e libertino, con la presenza del dottore della Chiesa americana LGBTQ+ Sig. James Martin, rappresenterebbe un evento assembleare democratico utile alla Chiesa Cattolica e VALIDO per il solo fatto di non essere stato organizzato dalla chiesa protestante o ortodossa ? per ascoltare il MONDO sia di luca casarini, sia il mondo gay, sia il mondo dei ladri, dei bestemmiatori, degli assassini e delle assassine
RispondiEliminadegli innocenti, BASTA IL CONFESSIONALE !
Lo sappiamo gia' come sono fatti il mondo, le genti, i peccatori, non c'e' nulla da discutere ma tutto da convertire. Questo papa dovra' trovare il modo di CONVERTIRE e spero/credo che ce la possa fare, basta che cominci a dare l'esempio.
Caro Fedele,
Eliminacertamente questo Papa avrà molto da lavorare per mettere pace e concordia nella Chiesa. Basta sentire l’omelia che ha fatto oggi, ispirata all’ecclesiologia di Sant’Agostino, per capire il suo programma: unità nella pluralità. Diamogli il tempo per attuare il suo programma. Impegniamoci seriamente a lavorare con lui.
Anche se Papa Francesco ha avuto dei difetti, non poteva non richiamarsi al suo esempio di Pastore, di Padre e di Fratello.
Le ripeto che la sinodalità è un dato di fede, che non c’entra niente con i vari Casarini, P. Martin e compagni, i quali sono chiamati da Dio ad essere in comunione col Successore di Pietro nella retta dottrina e nella santità dei costumi.