Per un nuovo
umanesimo
In queste
ultime settimane si è verificata una curiosa coincidenza: nel giro di pochi
giorni, al lancio di un «nuovo umanesimo» fatto dal ministro Conte nel suo discorso
programmatico del nuovo governo, ha fatto seguito pochi giorni dopo, il 12 settembre,
un Messaggio
del Santo Padre «per il lancio del patto educativo», indirizzato ai capi
di Stato di tutto il mondo, alla conclusione del quale il Papa sollecita tutti a «coltivare insieme il sogno
di un umanesimo solidale, rispondente alle attese dell’uomo e al disegno di Dio», ed annunciando altresì per il giorno 14
maggio 2020 a Roma, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, un convegno dedicato a
questo importante argomento.
Ma ecco che
non mancano le preoccupazioni per il nuovo governo italiano. Non possiamo
infatti dimenticare che, benché quasi nessuno ne parli, Gianroberto Casaleggio,
fondatore del Movimento 5stelle, elaborò a suo tempo il progetto di un nuovo
umanesimo politico, che «preconizza l'avvento nel 2054 di un supergoverno planetario
retto da un sistema di democrazia diretta e privo di partiti politici.
Prima della
realizzazione di questo esito ultimo l'umanità dovrà affrontare una terribile
guerra mondiale tra le democrazie dell'Occidente e le tirannie asiatiche, Il
video è tuttora disponibile su You Tube
nell'account ufficiale di Casaleggio e Associati. Sia di Prometeus sia di Gaia
Casaleggio parla come di "un gioco"[1]».
Ciò comporta il superamento delle religioni nella pretesa, propria di ciascuna,
di assicurare la salvezza e la felicità dell’uomo, che invece saranno
assicurati da questo progetto globale telematico-tecnologico.
Si tratta
evidentemente di un progetto ateo, olistico e panteista ad un tempo, simile a
New Age, di tipo gnostico, nel quale l’uomo si sostituisce a Dio nella pianificazione
del reale e dell’umanità, intesa come signora e figlia ad un tempo della Terra,
con la quale forma un’unica vivente Totalità assoluta.
Un progetto
del genere non pare del tutto alieno al programma della massoneria esoterica,
la quale, come è noto, supera la massoneria ufficiale teista essoterica, per culminare
nello gnosticismo panteista e monista, rintracciabile anche nell’esoterismo
islamico, che ben si può a sua volta collegare con il pensiero
monista-eternalista di Emanuele Severino.
Con
riferimento a questo quadro ideologico forse si spiega il recente colloquio
filosofico-politico del premier Conte con Severino e si spiegano le gravi
preoccupazioni, benchè appaiano eccessive, di Padre Livio Fanzaga circa il
«nuovo umanesimo», che Conte ha delineato come centro ispiratore del suo nuovo
programma di governo.
Secondo
Padre Livio questo nuovo umanesimo sarebbe incompatibile col cristianesimo,
perché è l’umanesimo dell’uomo che si fa Dio. Come è noto, però, la visione sociopolitica di Conte risentirebbe
della formazione ricevuta presso un centro
di formazione sociale cattolico.
C’è da
notare peraltro che Conte, nel suo colloquio con Severino[2],
gli ha fatto francamente presente la sua concezione aristotelica del reale e la
stima per il potere umanistico della tecnica, mentre si sa bene che Severino
considera la dottrina aristotelica del divenire e della tecnica, assunta dal
cristianesimo, come responsabile della
distruttiva volontà di potenza, del nichilismo e della «follìa» dell’Occidente.
Severino
allora ha ribadito la sua concezione della tecnica come effetto della
prepotenza nichilista, che secondo lui sarebbe causata dalla fede nella
produttività, consistente nell’idea aristotelica dell’azione per la quale
l’ente passa dalla potenza all’atto,
ovvero nell’idea che l’agente possa far passare una cosa dal non-essere
all’essere. Ciò per Severino è contradditorio e nichilistico, perchè sarebbe come
dire che «l’essere non è».
Da qui la
negazione severiniana di Dio come creatore. E in tal senso Severino è ateo.
Tuttavia, non gli manca la nozione dell’Essere eterno. E qui si potrebbe trovare
un aggancio col teismo e con S.Tommaso, se non fosse poi che per Severino, anche
l’uomo e il mondo sono eterni, perché non sono enti contingenti distinti dall’Eterno
Ipsum Esse, ma sono l’apparire eterno
e ciclico dell’Essere. E l’uomo per lui è l’«eterno sguardo sull’Essere». È
l’Essere che appare a se stesso. Non è difficile allora vedere come in Severino
l’uomo si sostituisce a Dio.
Occorre
osservare peraltro che l’incontro promosso dal Papa sul nuovo umanesimo per il
maggio prossimo è stato certamente programmato prima del discorso di Conte, per
cui è possibile che questi, essendo venuto a conoscenza del progetto papale mentre
era ancora in corso, abbia di proposito voluto toccare anche lui l’argomento.
Se le cose stanno così, è più probabile che Conte abbia pensato più al
messaggio del Papa che al progetto di Casaleggio o a progetti atei o massonici.
Così almeno vogliamo sperare.
In ogni caso
possiamo esser certi che se Conte non dovesse essersi ispirato all’umanesimo
cristiano, l’appello di Papa Francesco, benché presenti toni marcatamente
laici, non può non avere sullo sfondo quell’«uomo nuovo», del quale parla
S.Paolo (Ef 2,15 e Col 3,10), e che
rappresenta l’uomo redento da Cristo, il nuovo Adamo, l’«uomo spirituale» (I
Cor 2,15), l’«uomo celeste» (I Cor 15,49), primizia del futuro uomo risorto, nato
dal battesimo.
L’uomo nuovo,
frutto della grazia, creato ad immagine di Cristo, mosso dallo Spirito Santo e
figlio di Dio (Rm 8,14), sta attualmente «mortificando» (Col 3,5) e sostituendo
gradatamente e progressivamente l’attuale «uomo vecchio» (Rm 6,6; Ef 4,22; Col
3,9), la natura decaduta conseguente al peccato originale, l’uomo carnale
schiavo della concupiscenza e destinato alla morte.
Nel corso
della storia l’uomo nuovo è andato soggetto a periodiche fasi di rinnovamento,
come per esempio l’umanesimo medioevale e quello del Quattrocento. Ma purtroppo
più volte negli ultimi secoli sono sorti nuovi umanesimi distruttivi
dell’umanesimo cristiano, come per esempio quello illuminista o quello massonico o quello
rousseauiano o quello hegeliano o quello marxista.
Si comprende
allora come Padre Livio, all’annuncio di Conte di un «nuovo umanesimo» resti
diffidente. È un vero nuovo umanesimo nel senso della novità del Vangelo o è un
inganno dell’uomo che si fa Dio? Dell’autenticità dell’umanesimo di Papa Francesco
possiamo esser sicuri e star tranquilli: è l’umanesimo del Vangelo, l’umanesimo
di S.Tommaso, l’«umanesimo integrale» di Maritain, è il nuovo umanesimo del
Concilio Vaticano II. Ma quello di Conte che umanesimo è?
P.Giovanni
Cavalcoli
Fontanellato,
14 settembre 2019
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