Sulla differenza fra il corpo e lo spirito
Prima Parte (1/6)
Quanto più si conosce la dignità dello spirito,
tanto più si conosce la dignità della materia
Introduzione
Una questione che ci tocca tutti da vicino
I medioevali non conoscevano gli elementi chimici, le leggi della fisica, della chimica, della meccanica e della biologia, non conoscevano l’utilizzazione dell’energia atomica o elettromagnetica, non conoscevano le radiazioni cosmiche, le galassie o i buchi neri, non conoscevano la neurologia o la fisiologia del cervello; non avevano raggiunto la percezione moderna degli abissi e della trascendenza dell’autocoscienza, della libertà e della soggettività.
Con tutto ciò essi, che ci paiono così ingenui e infantili, ad uno sguardo attento, mostrano di avere una conoscenza distinta, raffinata, sorprendente e per noi oggi difficilmente accessibile, benchè preziosissima, di quella che è la realtà misteriosa della sostanza materiale e spirituale, i visibilia e invisibilia dei quali parla il Simbolo della fede.
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Notiamo che oggi è in circolazione una serie di teorie strampalate o assurde, mescolanza di idee occidentali con miti orientali, eppur seguìte da folle di discepoli, concernenti la natura dell’uomo o della vita umana o del corpo umano, dalla credenza nella reincarnazione a quella della risurrezione immediata a quella della premorte a quella dell’animale superiore all’uomo a quella della sessualità come esperienza mistica a quella che la parapsicologia consenta all’uomo di tornare indietro nel tempo o di prevedere i futuri liberi o di muovere le cose col pensiero a quella che l’uomo possa comunicare con i defunti o possa costruire una macchina pensante a quella degli extraterrestri a quella dell’uomo frutto del caso a quella del corpo astrale a quella del viaggio nel tempo a quella del potere creativo a quella del sentirsi Dio a quella dell’essere umano come essere per la morte a quella dell’essere umano che è nulla.
Ma con la diffusione di queste idee, con questa libera e caotica diffusione degli errori più assurdi e dannosi, in pratica che cosa succede? Che se da una parte abbiamo imparato una certa convivenza pacifica sostenuta da istituzioni giuridiche internazionali, dall’altra la libera circolazione di idee sovversive, distruttrici, atee, materialiste, scettiche, nichiliste e panteiste provoca nei costumi e nel comportamento concreto delle persone e dei gruppi un modo di agire che ci tiene tutti costantemente in bilico sul baratro e quindi in uno stato continuo di ansietà, spavaldamente ignorato o represso dagli incoscienti e dagli irresponsabili e che solo chi ha fede in Dio può superare consentendogli di operare efficacemente per la giustizia e la pace.
- La Croce della gioia (https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2024/5/26/santissima-trinita.html)