LA DIPENDENZA DELL’IDEA DALLA REALTÀ
NELL’EVANGELII GAUDIUM DI PAPA FRANCESCO
PATH 13 (2014) 287-316
1. Realismo e idealismo
Nei paragrafi 231-233 dell’Evangelii gaudium papa Francesco fa un balzo improvviso nella gnoseologia per mostrare quanto il realismo gnoseologico sia importante per una sana ed efficace evangelizzazione. Per contro, condanna, secondo una tradizione ormai consolidata nel magistero della Chiesa da secoli, la gnoseologia idealistica iniziata da Cartesio e che giunge, nei suoi logici sviluppi, sino all’idealismo trascendentale tedesco del sec. XIX. Caratteristica, infatti, del realismo è il principio secondo il quale «la realtà è superiore all’idea» (EG 231), superiore, s’intende, dal punto di vista ontologico, in quanto l’idea nell’atto conoscitivo umano ha un esse diminutum, è una rappresentazione o una similitudine del reale elaborata dalla mente (EG 231), interna alla mente, per mezzo della quale il pensiero coglie o raggiunge la realtà esterna. Come dice il Papa (EG 232): «L’idea – le ela-borazioni concettuali –, è in funzione del cogliere, comprendere e dirigere la realtà». Questa resta esterna in se stessa, ma viene immanentizzata nella mente o resa presente alla mente grazie all’idea.
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http://www.cultura.va/content/dam/cultura/docs/pdf/accademie/path/2-2014.pdf