Lettera ad un Vescovo su Rahner
Seconda Parte (2/2)
Alcuni punti
della teologia rahneriana
Vedo
adesso di prendere in considerazione alcuni giudizi di Vostra Eccellenza
sull’opera rahneriana.
1) L’intento
della teologia rahneriana è stato quello di ridare Dio all’uomo e l’uomo a Dio;
di riconciliare, cioè, l’antropocentrismo con il teocentrismo; ...
Che Rahner senta fortemente la questione del
rapporto dell’uomo con Dio, è indubbiamente vero. Ciò va certamente a suo
onore. Ma come concepisce l’uomo?
Come concepisce Dio? Questo è il problema. Per avvicinare l’uno all’altro
esalta troppo l’uomo fino a vedere Dio come la piena realizzazione dell’uomo,
ed abbassa Dio fino a svuotarlo kenoticamente nell’uomo.
Continua a leggere:
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/dialogo-con-un-vescovo-su-rahner.html
Dice Rahner: «l’essere, nella
misura in cui è e appare tale è il conoscere stesso dell’essere in originaria
unità con esso, che è poi lo stesso soggetto conoscente».
E spiega: «Da quanto
s’è detto si ricava che la conoscenza dell’essere implica l’essere come
soggetto» (=l’uomo) «e come oggetto».
Ma l’essere identico al pensare è Dio,
Pensiero per essenza, nòesis noèseos, come dice Aristotele.
E dunque, se siamo
logici, risulta che per Rahner l’uomo è Dio, Autocoscienza assoluta, secondo il
principio della filosofia hegeliana.
Rahner non sbaglia nell’intendere lo spirito umano
come ente aperto alla sconfinata illimitatezza dell’orizzonte dell’essere,
cioè, in sostanza, aperto a Dio.
Si tratta, in fondo, di una ripresa della mens
capax Dei di agostiniana memoria.
Ma Rahner confonde quella che è l’apertura
all’essere in generale, caratterizzante la natura stessa dello spirito, con l’apertura
a Dio come effetto del libero arbitrio o della volontà umana
Per Rahner la creazione non è un
atto di Dio verso l’esterno (opus ad extra), non è produzione dell’ente dal
nulla, ma è «un momento parziale del diventar-mondo, … non è un’azione “ad
extra”, …
è un momento dell’autoestrinsecazione e dell’automanifestazione di
Dio»:
una concezione chiaramente panteistica si nasconde dietro la parola
«creazione».
Immagini da internet:
- Aristotele
- Sant'Agostino
- Dio Creatore, di Michelangelo