Cari Amici - Natale 2022

Cari Amici

Il Prossimo Natale ci ricorda che Cristo è venuto nel mondo per smascherare gli inganni di Satana, per sottrarci alle sue seduzioni, per darci coraggio contro le sue minacce, per vincere le sue tentazioni, per liberarci dal suo potere e perché noi lo accogliamo come nostro vero Dio e Signore, e quindi smettiamo di servire due padroni, Lui e il demonio, perché poniamo l’onestà e la sincerità al posto della doppiezza e dell’ipocrisia, la sapienza al posto dell’astuzia, l’umiltà al posto della superbia, la prudenza al posto dell’opportunismo, il timore di Dio al posto del timore degli uomini, perché diciamo essere ciò che è e non essere quello che non è, perché smettiamo di oscillare fra il sì e il no e diciamo un sì assoluto, deciso, schietto e irrevocabile solo a Lui.

L’Apocalisse ci ricorda il significato del Natale: il demonio si oppone alla nascita del Salvatore partorito dalla Vergine Maria:

«il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro. … Il drago si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. … Il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d’acqua dietro alla donna per farla travolgere dalle sue acque. … Il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù» (Ap 12, 5.13.15.17).

Questo scontro tra le forze di Cristo e le forze di Satana caratterizza tutto il corso della storia. Occorre schierarsi. Non c’è via di mezzo: o vinceremo con Cristo o saremo sconfitti con Satana. Cristo ci fa la sua proposta. Il demonio ci fa la sua, che è esattamente l’opposto: il dubbio al posto della certezza, le nostre idee al posto della verità. la menzogna contro la verità, la superbia contro l’umiltà, l’ostinazione al posto della penitenza, la chiusura al posto dell’ascolto, l’impostura al posto del dialogo, l’invidia al posto della benevolenza, la tortuosità al posto della semplicità, l’empietà contro la pietà, la comodità contro il sacrificio, la prepotenza al posto della mitezza, lo sfruttamento dell’altro al posto del servizio al prossimo, la diffidenza al posto dell’accoglienza, la rigidezza al posto della saldezza, la sovversione al posto del progresso, la dabbenaggine al posto del discernimento, la crudeltà al posto della misericordia, l’egoismo contro l’altruismo, l’odio contro l’amore, il litigio al posto della conciliazione, la contrapposizione al posto della pacificazione, il dividere anziché unire, il confondere anziché distinguere, il conflitto al posto della concordia, il nostro io al posto di Dio, la sensualità al posto della spiritualità.

A chi spetta il governo del mondo? A Cristo o a Satana? Alla massoneria, al comunismo, a Maometto o a Cristo? Quale Dio vogliamo seguire? Il Dio che è nei cieli o il dio di questo mondo? Quale spirito scegliamo? Lo Spirito Santo o lo spirito impuro? (Mc 5,8). Da che parte vogliamo stare? Dei figli di Dio o dei «figli del diavolo» (I Gv 3,10)?

Quale mondo ci piace? Quello creato da Dio e redento da Cristo o quello dell’anticristo, che ci allontana da Dio? Quale Chiesa ci piace? Quella di Cristo la sinagoga di Satana? Quale pace cerchiamo? Quella che dà Cristo o quella che dà il modo? A chi facciamo guerra? A Satana o a Cristo?

Non illudiamoci di poter sempre vivere comodamente in pace, in un tranquillo e garbato dialogo con tutti, indisturbati, simpatici a tutti, senza lottare, sacrificarci e combattere. Non è questa la via della salvezza. È solo lassù che non avremo più da combattere, perché avremo vinto con Cristo.

P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 20 dicembre 2022


 

 

 

 

 

 

 

Immagine da Internet: Natività, Rubens

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