Padre Cavalcoli: “Becciu, Marx, Kasper ed altri alti prelati sono in odore di eresia”
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Caro
Volpe,
ecco
le risposte
1.Che cosa pensa della
recente assise vaticana sugli abusi sessuali in Vaticano?
È stata un’iniziativa che
secondo me non servirà in modo efficace a risolvere il problema degli abusi su
minori per i seguenti motivi:
1.pedofilia e sodomia
sono strettamente collegate ed hanno la medesima causa nella ricerca smodata del piacere sessuale.
Quindi non ha senso curare la prima malattia senza curare la seconda, così come
sarebbe stolto quel medico che curasse un’insufficienza cardiaca senza curare i
connessi disturbi della circolazione sanguigna.
2. È un’iniziativa che
manca totalmente di senso pratico. Sarebbe come se il Ministero della Sanità, per
curare la diffusione del morbillo, anzichè distribuire il vaccino già esistente,
convocasse a Roma tutti i primari degli ospedali italiani per consultarsi su
come affrontare il problema del morbillo. Fuori metafora: esistono già nella
morale cattolica norme per la guarigione dai vizi sessuali. Si applichino quelle.
3. Una simile adunata di tutti
questi Vescovi favorisce, secondo me, i Vescovi colpevoli, i quali
furbescamente hanno la possibilità di celarsi dietro ai Vescovi buoni ed
onesti, magari con la pretesa di far apparire anche loro come coinvolti negli scandali,
come è successo quando il Papa ha convocato a Roma l’intera Conferenza
episcopale cilena. Questo trucco vuol dire tentare di trasformare una responsabilità personale in responsabilità collettiva:
comodo scaricabarile, col pretesto della «collegialità». Il Papa non deve stare
al gioco. Quali Vescovi infatti sono stati scoperti o si sono denunciati?
Nessuno, che si sappia. D’altra parte non è possibile che tutti fossero
colpevoli.
4. Il memoriale di
Mons.Viganò fornisce nomi e dati precisi, che consentono di affrontare il
problema concretamente, al di là di
tutte le dichiarazioni di princìpio, che tutti conosciamo. Suggerisco le
seguenti iniziative:
a) Il Papa convochi Viganò a Roma, assicurandogli
protezione della sua persona, e gli ingiunga di produrre le prove delle sue accuse.
b) Nel contempo, scelga
tra gli accusati coloro ai quali ritiene si debba fare maggior attenzione o che
sono già indiziati. Ingiunga anche a questi di preparare la loro difesa ed
affidi la causa a un buon giudice.
c) Inoltre, risponda
personalmente alle accuse rivoltegli da Viganò.
5. Il Papa abbia cura che
i docenti e i formatori dei seminaristi basino il loro insegnamento e la loro
opera educativa su princìpi morali sani
e pertanto faccia allontanare dai Seminari quegli insegnanti e formatori che
rovinano i giovani con dottrine ereticali o comunque dannose.
2. Esiste a suo giudizio
una lobby gay e se esiste è davvero influente?
Ormai, dalle notizie che
abbiamo da informatori degni di fiducia, sappiamo che esiste anche in Vaticano.
Ma è molto difficile stabilire o anche ipotizzare l’entità e diffusione del
fenomeno. Dobbiamo essere molto prudenti nel vagliare le voci e le
pubblicazioni che girano, perché possono essere dettate dalla volontà di
danneggiare la Chiesa e di render lecito il peccato.
3. Nella dottrina
cattolica quale è la posizione sulla omosessualità e i suoi atti?
È la posizione del Catechismo della Chiesa Cattolica e
quella espressa nella Lettera ai Vescovi della
Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali della Congregazione
per la Dottrina della Fede del 1° ottobre 1986.
4. Pensa che Papa
Francesco su questo punto sia chiaro?
Dovrebbe essere più
chiaro sia nell’insegnamento che nella pastorale. Dai tempi del succitato documento
della CDF del 1986 la piaga della sodomia si è aggravata e circolano nella
Chiesa idee, che sembrano, sotto vari pretesti, volerla legittimare, come per esempio
Padre James Martin, per il quale il sodomita non è un peccatore, ma solamente
una persona «diversa»; oppure un Enzo Bianchi, per il quale essa è un «dono di Dio»,
espressioni quanto mai equivoche, perché nel rispettare la persona omosessuale,
sembrano approvare il peccato. È chiaro che
uno non è colpevole per il semplice fatto di avere una tendenza omosessuale. È
colpevole se la asseconda e non si sforza di correggerla, e ancor più se tenta
con vani cavilli di presentarla come tendenza naturale o facoltativa.
Per questo, io suggerirei
al Papa di riprendere o di far riprendere dalla CDF in una nuova Lettera il tema trattato nella
precedente Lettera del 1986, in
considerazione dell’aggravamento della situazione, confermando con solide
argomentazioni l’illiceità della sodomia. Inoltre, dato che oggi la sodomia si è diffusa nel clero, il Papa dovrebbe,
a mio giudizio, esporre un programma di formazione del clero, il quale presenti
la bellezza del ministero sacerdotale, così che il giovane se ne innamori e se
ne entusiasmi, in modo tale, da esser pronto ad affrontare la severa disciplina
necessaria per raggiungere la meta.
Per quanto riguarda la
pastorale, il Papa dovrebbe a mio giudizio correggersi su due punti. Primo
punto. È evidente come egli voglia imitare Cristo nell’avvicinare e frequentare
peccatori ed erranti con atteggiamento di comprensione e pietà. E questo va
senz’altro bene. Senonchè, però, Francesco sembra limitarsi ad uno scambio
cordiale e non dà mostra di imitare Cristo nell’adoperarsi per la conversione
dei peccatori e per chiamarli ad abbracciare la pienezza della verità. Essi
certo restano soddisfatti di questi incontri, ma permangono nei loro errori e
nei loro vizi senza mostrare alcun interesse per il Vangelo.
Secondo punto. Pare che
Francesco voglia imitare Cristo anche nella polemica contro i farisei e i
dottori della legge. E qui fa bene. Ma poi pare a volte che nella sua polemica
contro il legalismo, il passatismo, il conservatorismo e la rigidezza, sconfini
fino a prendersela con chi giustamente è preoccupato di conservare i valori
essenziali, perenni «non negoziabili, mentre Francesco insiste troppo sul
valore del moderno, sul dovere del cambiamento, e dell’accogliere il nuovo e il
diverso. Ne consegue che in alcuni, stando nel campo della condotta sessuale,
sorge il timore che il Papa – anche se ciò in fondo non è vero – stia mutando
la legge morale o sia troppo accondiscendente verso i peccatori.
5. Se ha saputo del libro
Sodoma, che cosa ne pensa?
Dalle recensioni che ho
letto mi pare un libro sostanzialmente contro la Chiesa e l’etica cattolica,
specie in materia di sesso. Temo che le notizie sulla corruzione del clero siano
esagerate e sono poco attendibili, anche perchè l’Autore, a differenza di Viganò
che fa nomi e cognomi, resta nel vago. L’insinuazione, poi, circa il Card.Burke,
proprio uno dei pochi Cardinali, che si espongono con chiarezza e solidità di dottrina,
in difesa della morale cattolica, è semplicemente ridicola.
6. Possibile che come
scrive quel giornalista gran parte dei preti siano gay?
Non ci credo. Siccome è
un gay, parla così nel miserabile tentativo di avere con sé i preti. Quello che
però sorprende è come faccia un individuo del genere ad avere tanta entratura
in Vaticano, a parte la sua probabile millanteria.
7. Esistono cardinali o
collaboratori del Papa eretici?
Faccio qualche esempio,
lasciando ai lettori il giudizio:
- Il Padre Raniero
Cantalamessa, e il Card. Angelo Becciu, sostengono in Dio solo la misericordia,
e negano che Dio castighi;
- Il Card.Gianfranco Ravasi
ed Enzo Bianchi negano la storicità del racconto biblico del peccato originale;
- Il Card.Robert
Zollitsch sostiene che è un concetto superato parlare di sacrificio espiatorio
di Cristo;
- Il Card.Luís Ladaria,
seguendo Rahner, ritiene che l’uomo non abbia in questa vita la possibilità a
sua scelta di sperimentare o non sperimentare «il suo orientamento verso il
mistero ineffabile che chiamiamo Dio», ma che ogni uomo attui «sempre»
questa esperienza. È la tesi fondamentale del buonismo universale: ogni uomo
s’indirizza a Dio;
- Il Card.Walter Kasper
nega l’immutabilità della natura divina di Cristo ed afferma l’evoluzione dei
dogmi;
- Il Card.Reinhard Marx ha
appoggiato il progetto di permettere ai luterani di essere ammessi alla Comunione
eucaristica;
- Mons.Marcelo Sánchez Sorondo
ritiene che il regime comunista cinese sia modello di realizzazione della dottrina
sociale della Chiesa;
- Mons.Vincenzo Paglia ha lodato la «grande
spiritualità» di Marco Pannella;
- Mons.Nunzio Galantino respinge il Dio
dell’Antico Testamento perchè «precristiano»;
- Mons.Angelo Viganò ha
difeso due eretici condannati da S.Giovanni Paolo II e dalla CDF;
- Il Padre Arturo Sosa
Abascal nega l’esistenza del diavolo; giudica incerte le parole di Cristo nel
Vangelo; pone il primato della coscienza sulla realtà anzichè il primato della
realtà sulla coscienza.
P.Giovanni Cavalcoli,OP
Varazze, 23 febbraio 2019
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