Ancora sulla questione degli extraterrestri

 Ancora sulla questione degli extraterrestri

Non esiste un vivente corporeo intelligente che non sia l’uomo

Il teologo domenicano Padre Athos Turchi il 21 gennaio nel 2014 nel sito UCCR si espresse circa il problema affrontato dal mio articolo se possono esistere persone umane su altri pianeti sostenendo che «non è contraddittorio né eretico pensare che possano esservi in altri pianeti forme di vita razionale, e perciò assimilabili all’essere umano, che vivano di propria esistenza: c’è spazio per tutti e anche parecchio».

Ora io dimostrerò invece che una simile tesi implica contraddizione ed eresia, perché va contro la ragione e la fede, fede in particolare in alcuni dogmi: il dogma dell’essenza dell’uomo, composto di spirito e corpo definito dal Concilio Lateranense IV; l’anima umana come forma sostanziale del corpo, dogma definito dal Concilio di Viennes e il dogma dell’immortalità dell’anima, definito  dal Lateranense V, nonché il dogma dell’essenza e delle conseguenze del peccato originale, definito dal Concilio di Trento e precisato da Pio XII, con l’esclusione del poligenismo.

Per quanto riguarda l’essenza della natura umana, essa è definita dalla Chiesa come sostanza vivente e personale, composta di anima e corpo. animata da un’anima spirituale, razionale ed intellettuale e pertanto immortale.

Ciò vuol dire che non possono esistere soggetti razionali che non siano persone umane, perché per definizione l’uomo è un vivente razionale e quindi dovunque c’è un vivente razionale c’è un uomo. Non può esistere un vivente razionale che non sia un uomo, non può essere un uomo che non sia un vivente razionale, così come, per esempio, se esiste una figura a tre lati, questo è un triangolo e se c’è un triangolo, non può non essere una figura a tre lati, perchè per definizione il triangolo è una figura a tre lati. Non può esistere una figura a tre lati che non sia un triangolo.

L’ipotesi di Padre Turchi, quindi, di un vivente che abbia una ragione simile alla nostra, va chiarita: se per «simile» intende una ragione che non sia la ragione umana o una ragion simile e non identica alla ragione umana, una tale ragione non esiste ed è contradditoria. Se invece per «forme di vita razionale, e perciò assimilabili all’essere umano», intende senz’altro forme razionali e quindi umane, allora si tratterà senz’altro dell’uomo. Ma anche in tal caso l’ipotesi, come vedremo, è inaccettabile.

Infatti la ragione è una universalmente per tutti gli uomini e presente in tutti, dovessero trovarsi anche in un altro pianeta, sempre identica se stessa, non nel senso, come credeva Averroè, che l’intelletto sia un intelletto trascendente gli individui, uno per tutti senza essere proprietà di nessuno. Al contrario, ciascuno ha il proprio intelletto, diverso da individuo a individuo.

È chiaro che ogni uomo ha la sua ragione e ragiona con la sua ragione, in modo diverso l’uno dall’altro, chi ragiona bene, chi ragiona male. Non sto parlando di questo. Sto parlando della ragione come tale, dell’essenza universale della ragione, non come possesso dell’individuo, così come l’anatomista parla del cuore o del cervello come tali. Se la ragione è essenzialmente ed universalmente la stessa in tutti, identica a se stessa, questo non vuol dire che individualmente ognuno non abbia la sua ragione.

La ragione è il principio dell’uguaglianza specifica degli uomini tra di loro.  Kant e gli illuministi avevano capito che la ragione è essenzialmente sempre quella in tutti gli uomini, altrimenti non sarebbero uomini, per quanto diversi individualmente possano essere tra di loro. Per usare il linguaggio di Papa Francesco, la ragione è il principio e il corrispettivo della fratellanza universale. Si può parlare semmai analogicamente di una ragione umana e di una ragione divina.

Ma la ragione umana è sempre essenzialmente identica e funziona essenzialmente allo stesso modo in tutti gli uomini. Similmente si può dire che ogni uomo ha il cuore e il cervello, i quali, quando sono sani, funzionano in tutti allo stesso modo: il funzionamento normale. Allo stesso modo la ragione umana  ha un suo funzionamento normale, che è conosciuto e regolato dalla logica.

Il concetto di ragione è uno e univoco, come il concetto del numero quattro o il concetto di triangolo o di «giorno» o di «notte». Non è analogico, come per esempio quello dell’essere o della vita o della bontà, così che si possa parlare di diversi analogati simili tra di loro. Ci sono diversi modi e gradi di attuare la ragione, ma non esistono diverse ragioni, come non esiste un quattro diverso da un quattro o un nero diverso da un nero. Il quattro è quattro e il nero è nero. Così la ragione. O c’è tutta nella sua essenza o non c’è.  Tertium non datur.  Per questo, neppure l’onnipotenza divina può fare che un soggetto possa avere la ragione senza essere un uomo.

C’è però una cosa da notare e cioè che noi non sappiamo fino a che punto la configurazione fisica o corporea di un soggetto può essere diversa da quella comunemente da noi conosciuta senza perdere l’animazione razionale, ossia senza perdere il suo essere umano. Per esempio, quando furono scoperti i pigmei, si dubitò che essi potessero essere persone umane. Ugualmente, come facciamo a sapere se un reperto fossile appartiene ad un uomo o ad una scimmia? Una cosa è certa: sempre in base ai ragionamenti precedenti, dobbiamo escludere assolutamente che possa esistere un vivente intermedio fra la scimmia e l’uomo, né uomo né scimmia.

L’uomo o c’è o non c’è. Non esiste il quasi-uomo, il sembra-uomo, un para-uomo, il mezzo-uomo, l’uomo-scimmia, il simile all’uomo, uomo e non uomo. Invece, in linea di principio è possibile che Dio crei esseri umani dalla configurazione fisica molto diversa da quella da noi conosciuta. Ma non può creare un uomo senza la ragione o un essere razionale che non sia un uomo. Ma resta sempre il problema: potrebbero esistere tali persone umane in altri pianeti?

Un argomento che viene addotto a favore della possibilità che in altri pianeti vivano esseri intelligenti corporei, diversi dall’umanità che vive su questa terra è l’argomento dell’onnipotenza divina. Noi non sappiamo fin dove può arrivare la potenza creatrice divina. Dio potrebbe creare un mondo migliore di questo, con creature più nobili di quelle che esistono attualmente. È vero.

Ma sia la ragione che la fede ci dicono che il creato può comportare solo due generi di sostanze; quelle materiali o corpi (visibilia) e quelle spirituali (invisibilia). Dio non può creare nulla che non appartenga a uno di questi due generi di enti, perchè dividono l’ente creato come tale. Non si tratta di un limite alla potenza divina, ma di enti non creabili, perché non possono esistere.

L’ente causato infatti è composto di essenza ed essere. Se l’essenza è pura forma, abbiamo l’angelo; se l’essenza è composta di materia e forma, abbiamo l’uomo e gli enti inferiori, animali, piante, corpi inanimati. In altri pianeti possono esistere altre specie di viventi inferiori, possono esistere e condizioni fisiche per la vita umana.

La creatura puramente spirituale è l’angelo; l’uomo è un composto di spirito e corpo. Dio può creare uomini più nobili ed angeli più nobili. Ma non può esistere una creatura intermedia fra quella materiale e quella spirituale. Non può esistere una creatura intermedia fra l’uomo e l’angelo. E non può esistere una creatura superiore a quella spirituale. Pretendere che Dio crei creature del genere è pretendere l’impossibile.

Ma non possono esistere viventi corporei intelligenti, come a dire che non possono esistere altre persone umane oltre quelle di questa terra. Non possono esistere non in modo assoluto, considerando la pura onnipotenza divina, ma non possono esistere relativamente a ciò che di fatto Dio ha deciso di creare tenendo conto dell’opera della redenzione, come chiariremo sotto.

Il dogma del peccato originale rende impossibile

 l’esistenza degli extraterresti

Con ciò passiamo alla considerazione di un altro dogma, quello del peccato originale. Esso ci dice che la colpa commessa dalla coppia primitiva nell’eden, appartenente a questa terra, si è propagata a tutto il genere umano. In base a questo fatto Pio XII nell’enciclica Humani Generis ha escluso il poligenismo perché esso sarebbe incompatibile col fatto della trasmissione per generazione della colpa originale.

Se Dio avesse creato un’altra umanità in un altro pianeta, come l’infezione della colpa avrebbe potuto coinvolgere anche quell’umanità? Oppure: supponendo, come narra la Scrittura, che la colpa sia partita da questa terra, come l’umanità avrebbe potuto poi diffonderla in un altro pianeta? Con quale mezzo di trasporto? Ve l’immaginate un gruppo di colonizzatori preistorici che parte dalla terra su di un’astronave per raggiungere un pianeta lontano 5000 anni luce?

Anche l’ipotesi dell’esistenza in altri pianeti di un’umanità superiore non ferita dal peccato originale o salvata da Cristo in modo diverso da quello col quale siamo salvati noi sulla terra, è inaccettabile. Infatti suppone il poligenismo ed è contraria alla fede nel peccato originale e nella redenzione.

P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 10 gennaio 2022

Per quanto riguarda l’essenza della natura umana, essa è definita dalla Chiesa come sostanza vivente e personale, composta di anima e corpo. animata da un’anima spirituale, razionale ed intellettuale e pertanto immortale.

Ciò vuol dire che non possono esistere soggetti razionali che non siano persone umane, perché per definizione l’uomo è un vivente razionale e quindi dovunque c’è un vivente razionale c’è un uomo.

Non può esistere un vivente razionale che non sia un uomo, non può essere un uomo che non sia un vivente razionale, così come, per esempio, se esiste una figura a tre lati, questo è un triangolo e se c’è un triangolo, non può non essere una figura a tre lati, perchè per definizione il triangolo è una figura a tre lati. 

Non può esistere una figura a tre lati che non sia un triangolo.

La creatura puramente spirituale è l’angelo; l’uomo è un composto di spirito e corpo. Dio può creare uomini più nobili ed angeli più nobili. Ma non può esistere una creatura intermedia fra quella materiale e quella spirituale. Non può esistere una creatura intermedia fra l’uomo e l’angelo. E non può esistere una creatura superiore a quella spirituale. Pretendere che Dio crei creature del genere è pretendere l’impossibile.

Non possono esistere non in modo assoluto, considerando la pura onnipotenza divina, ma non possono esistere relativamente a ciò che di fatto Dio ha deciso di creare tenendo conto dell’opera della redenzione.

Immagini da internet

102 commenti:

  1. Caro Padre Cavalcoli,
    Mi risulta che l'articolo di padre Athos Turchi a cui lei fa riferimento sia quello pubblicato l'8 gennaio 2014 sul quotidiano Toscana Oggi. Ecco il link: https://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Risponde-il-teologo/E-possibile-che-Dio-abbia-creato-forme-di-vita-in-altri-pianeti
    Credo che nel testo integrale dell'articolo di Turchi, a cominciare dalla sua prima affermazione, siano implicite molte altre inesattezze di padre Turchi: "La domanda è ipotetica, e la risposta non può che permanere nel campo delle ipotesi"
    A proposito, padre Cavalcoli ha dimostrato che la risposta alla domanda posta NON rientra nell'ambito delle ipotesi.

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    1. Caro Silvano,
      vorrei fare due osservazioni.
      La prima, la frase di Turchi: “la domanda è ipotetica” è una frase che non ha senso, perché la domanda è: esistono gli alieni? Invece l’ipotesi dice: è possibile che esistano gli alieni. Mi sembra che qui ci sia la mescolanza di due cose diverse. E tu, Silvano, che cosa hai capito da questa frase di Turchi?
      La seconda è quello che dici tu stesso: “padre Cavalcoli ha dimostrato che la risposta alla domanda posta NON rientra nell'ambito delle ipotesi”. Che cosa intendi dire?

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    2. Caro Padre Cavalcoli,
      Grazie per avermi permesso di parlare con lei. Per me è un onore, poiché sono solo un semplice laico fedele, privo di studi teologici.
      Innanzitutto mi scuso per la brevità del mio messaggio precedente. Avrei dovuto formularlo con più calma e in modo più dettagliato. Vengo quindi a ciò che mi chiedi:
      Mi sembra che quando padre Turchi afferma che "la domanda è ipotetica e la risposta è ipotetica", stia solo prendendo le cose in modo ampio, grossolano, senza distinzioni, come se presupponesse o sottintendesse a priori che per Turchi l'intera materia rientri in ciò che è discutibile, di ipotesi personali. Quando non è così, poiché, come lei stesso, padre Cavalcoli, ha mostrato nei suoi articoli, è in gioco il dogma della creazione e della redenzione. Chissà se padre Turchi tiene pienamente conto del dogma?
      Per quanto riguarda il secondo, penso di aver già risposto con quanto sopra.
      Quando io dico che: “padre Cavalcoli ha dimostrato che la risposta alla domanda posta NON rientra nell'ambito delle ipotesi”, voglio dire che non tutto è discutibile su questo argomento sull'esistenza degli alieni. Possono esistere altre specie viventi su altri pianeti? Sì. Possono esistere condizioni fisiche su altri pianeti che rendano possibile la vita umana su di loro? Sì. Possono esistere "esseri viventi razionali simili all'uomo"? No, perché se hanno ragione sono uomini, e poiché il poligenismo è escluso nella creazione umana, tutta l'umanità è ridotta all'esistenza su questa terra. L'essere umano in tempi storici lontani avrebbe potuto raggiungere altri pianeti? È impensabile. E così via...
      Ho risposto correttamente? Lo spero.
      E grazie ancora per avermi permesso di parlare.

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    3. Caro Silvano,
      la ringrazio molto per le sue chiarificazioni. Le rivolgo i miei più vivi complimenti per le sue sagge considerazioni. Prendo atto che lei non è un teologo; tuttavia il Signore le ha concesso un bel dono di sapienza, mentre mi rattrista molto che teologi cattedratici, forse anche di fama, cadono miseramente in errori riprovevoli.
      Il Signore permette tutto questo, perché, messi alla prova dalla menzogna, impariamo ad essere più forti nella verità

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  2. Caro Luke,
    per quanto riguarda il problema del poligenismo, abbiamo la risposta nella enciclica Humani Generis di Pio XII, del 1950*: “Però quando si tratta dell'altra ipotesi, cioè del poligenismo, allora i figli della Chiesa non godono affatto della medesima libertà. I fedeli non possono abbracciare quell'opinione i cui assertori insegnano che dopo Adamo sono esistiti qui sulla terra veri uomini che non hanno avuto origine, per generazione naturale, dal medesimo come da progenitore di tutti gli uomini, oppure che Adamo rappresenta l'insieme di molti progenitori”.
    Perché questo? Il Papa motiva questa dottrina ricordandoci che il peccato originale è una colpa che si trasmette per generazione e che quindi come tale suppone una coppia originaria.
    Questa dottrina di Pio XII ci aiuta a risolvere la questione se in altri pianeti possano esistere persone umane non provenienti dalla coppia originaria Adamo ed Eva. Stando alla risposta che troviamo nell’enciclica, è evidente che questa risposta si può estendere anche a questo aspetto diverso del problema.
    Occorre a questo punto far presente che questa dottrina di carattere antropologico, che riguarda la riproduzione della specie, è associata da Pio XII al dato di fede del peccato originale e della trasmissione della colpa originale a tutta l’umanità.
    Come cristiani sappiamo che Gesù Cristo è il Redentore dell’umanità, in quanto dà a tutti gli uomini la possibilità di liberarsi dalla colpa originale. Questa verità di fede è da intendersi nella supposizione che tutta l’umanità sia solo su questa terra.
    Alcuni fanno l’ipotesi che nel passato alcuni uomini siano stati capaci di costruire un’astronave che ha consentito loro di andare ad abitare in un altro pianeta. Ora, in queste questioni, l’ultima parola spetta alla scienza sperimentale, la quale ci dice che l’eventuale esistenza di una avanzatissima civiltà manca assolutamente di prove documentarie.
    Ad ogni modo, quand’anche fosse vera questa ipotesi campata per aria, è chiaro che anche gli abitanti di questi altri pianeti avrebbero bisogno di essere salvati dalla redenzione di Cristo, senza bisogno di ammettere una molteplicità di incarnazioni del Verbo di Dio.

    * https://www.vatican.va/content/pius-xii/it/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_12081950_humani-generis.html

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  3. Grazie padre per la risposta. Personalmente però io facevo riferimento non alla possibilità che esistano altri esseri umani su altri pianeti (cosa fuori da ogni logica proprio per la questione della astronave che Lei diceva) ma all'ipotesi di esseri complementi diversi da noi nelle sembianze, tipo E.T. per intenderci, quindi appartenenti ad una genìa completamente differente da quella umana ma che come noi terrestri abbia una razionalità e un'anima.
    In tal caso per equità Dio dovrebbe incarnarsi come ha fatto da noi e prendere le sembianze di ogni singola stirpe di ogni singola pianeta, questo però mi sembra qualcosa di blasfemo, per questo non ci credo agli extraterrestri.

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  4. Caro Luke,
    la questione che lei pone di possibili persone composte di anima e corpo, ma di sembianze diverse dalle nostre, è certamente una questione che fa riflettere. Tuttavia, se cerchiamo la verità, bisogna che stiamo ai fatti.
    Quello che sappiamo con sicurezza, sia dalla ragione che dalla fede, è che il vivente composto di anima e corpo, che effettivamente esiste ed è stato voluto da Dio, è la persona umana, con quelle fattezze fisiche che noi conosciamo e che si esprimono nelle varie razze, oltre ad essere il risultato di una evoluzione che sembra arrivare a 2 milioni e mezzo di anni fa.
    Si potrebbe aggiungere che non ci sono difficoltà metafisiche ad ammettere la possibilità che, se Dio volesse, potrebbe creare creature razionali fisicamente diverse da noi.

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  5. Caro Luke,
    alla prima difficoltà rispondo così. Se Dio avesse voluto, avrebbe potuto creare soggetti umani in pianeti diversi, tutti in uno stato d’innocenza come l’eden descritto dalla Bibbia. A questo punto si potrebbe ipotizzare che solo una coppia in un dato pianeta, per esempio il nostro, avesse peccato. Le altre umanità residenti negli altri pianeti avrebbero potuto perseverare nello stato d’innocenza. A questo punto Dio avrebbe potuto mandare suo Figlio salvare noi su questa terra.
    Alla seconda rispondo in questo modo. Se ho ben capito, l’ipotesi è che le diverse umanità residenti nei diversi pianeti abbiano tutte peccato. In questo caso possiamo pensare che Dio, nella sua misericordia, abbia voluto salvare tutti. Come avrebbe potuto fare? In tanti modi. Prendiamo in considerazione quella modalità che di fatto Dio ha scelto, e cioè l’Incarnazione. In questo caso il Figlio di Dio Incarnato sulla nostra terra, avrebbe potuto inviare il suo Spirito anche negli altri pianeti.

    Aggiungo un altro ragionamento. Se Dio avesse voluto, avrebbe potuto creare soggetti umani in pianeti diversi, tutti in uno stato d’innocenza come l’eden descritto dalla Bibbia. A questo punto si potrebbe ipotizzare che solo una coppia in un dato pianeta, per esempio il nostro, avesse peccato. Le altre umanità residenti negli altri pianeti avrebbero potuto perseverare nello stato di innocenza. A questo punto Dio avrebbe potuto mandare suo Figlio a salvare noi su questa terra.

    Se le umanità abitanti dei diversi pianeti avessero peccato, Dio avrebbe potuto provvedere incarnando suo Figlio in una individualità umana scelta e creata apposta per ogni pianeta, un uomo-Dio per ciascun pianeta. Così ci sarebbe stata l’unica persona del Verbo incarnata in più nature umane. Non più persone umane, ma più uomini con una natura divina. Insomma una pluralità di uomini-Dio. Questa ipotesi può sembrare sorprendente e forse anche scandalosa, e invece, se ci pensiamo, la cosa è possibile, perché l’assunzione di una natura umana è un atto libero e contingente del Verbo divino, il quale non è necessariamente legato ad una particolare individualità umana, ma è libero di assumere nella unione ipostatica con la Persona divina tutte le individualità umane che Egli vuole.
    Oppure il Verbo avrebbe potuto incarnarsi solo sulla nostra terra e inviare il suo Spirito negli altri pianeti.

    Ad ogni modo queste sono pure ipotesi, che possono servire a farci capire meglio l’onnipotenza e la libertà di Dio, ma ai fini della nostra salvezza reale è evidente che dobbiamo stare a quello che di fatto è avvenuto e che di fatto Dio ha voluto. In tal caso l’unico discorso da fare è quello che troviamo nell’enciclica di Pio XII.

    Per quanto riguarda il terzo punto, credo di avere detto a sufficienza quanto si potrebbe dire.

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  6. Caro Luke,
    certamente l’esistenza di persone umane in altri pianeti comporterebbe da parte loro l’obbligo di osservare la legge morale che riguarda l’umanità come tale, a prescindere dalle diverse configurazioni che potrebbe assumere nei diversi pianeti.
    Per quanto riguarda poi l’ipotesi di una persona fisica non sessuata, direi che è una ipotesi assurda per il fatto che la vita fisica comporta la riproduzione della specie, che avviene per mezzo della generazione e quindi dell’unione maschio-femmina: questo a livello vegetativo, animale ed umano.
    La persona non sessuata è solo l’angelo, che è puro spirito senza corpo. Per questo gli angeli non si riproducono, a differenza dei viventi fisici, compreso l’uomo, che si accrescono di numero per mezzo della generazione. Gli angeli invece, secondo la rivelazione, sono stati creati insieme nello stesso momento in un numero determinato.

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  7. Caro Luke,
    l’ipotesi da me proposta non è una ipotesi reale, ma è puramente speculativa o teorica o accademica, cioè io non voglio dire che forse le cose stanno così, ma semplicemente enuncio una pura possibilità che fa riferimento soltanto alla onnipotenza divina o, come si dice nel linguaggio scolastico, de potentia Dei absoluta.
    Questo tipo di ipotesi non fa riferimento ad una reale possibilità, ma semplicemente è un modo di chiarire il mistero dell’onnipotenza divina, senza che ciò comporti la formulazione di una possibilità reale.
    Stando così le cose il paragone con New Age non c’entra niente, perché qui non si tratta di una ipotesi de potentia Dei absoluta, ma di una teoria di tendenza panteistica dove l’immaginazione sbrigliata prevale sull’esercizio dell’intelligenza.
    Per chiarire ulteriormente le cose è bene distinguere il dato di fede da quello della scienza.
    In base alla fede noi sappiamo che: 1) l’umanità di fatto esistente si trova soltanto su questa terra; 2) l’umanità è infetta dalla colpa del peccato originale; 3) col peccato originale è entrata nel mondo la morte e l’umanità non è più in grado di dominare l’universo e quindi di abitare gli altri pianeti; 4) Dio Padre nella sua misericordia ci ha mandato Gesù Cristo, Verbo Incarnato per salvarci dal peccato e ottenerci la vita eterna, che consiste nella figliolanza divina ossia in una pienezza di vita che supera la condizione edenica originale; 5) alla fine dei tempi l’umanità beata risorgerà e abiterà in cieli nuovi e terra nuova.
    Per quanto riguarda la scienza, i suoi dati più avanzati sono in perfetta conformità con i dati della fede.

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  8. Ma quindi padre se dovessi chiederLe di dare una risposta secca alla domanda "siamo soli nell'Universo" cosa risponderebbe?

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    1. Caro Luke,
      la risposta secca, netta, chiara e certissima ci è data dalla Rivelazione. L’unica umanità esistente è quella che esiste su questa terra.
      Dio, se avesse voluto, avrebbe potuto creare altre umanità in altri pianeti, ma di fatto non lo ha voluto. Quando io ho parlato di possibilità, non intendevo dire che può darsi che ci siano altri esseri umani in altri pianeti, ma mi riferivo semplicemente a quello che Dio può fare. E tieni presente che Dio non fa certe cose, pur potendole fare. L’unica cosa che Dio non può fare è ciò che implica contraddizione, per esempio un cerchio quadrato o una montagna senza valli oppure un uomo che non possegga la ragione.

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    2. Padre La ringrazio. Ne approfitto, se posso, per farLe un altro paio di domande:
      1 Ho letto opinioni discordanti riguardo al monogenismo, alcuni dicono che sia un dogma altri invece non escludono che l'umanità possa derivare da più coppie. Lei cosa pensa?
      2 Ma l'uomo di Neanderthal cosa dobbiamo considerarlo? È un uomo con anima immortale o è un animale?

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    3. Caro Luke,
      1. La dottrina di Pio XII sul monogenismo non è un dogma definito e tuttavia è verità di fede, in quanto il Papa fa riferimento al dogma del peccato originale, che è un dogma definito dal Concilio Lateranense IV del 1215.
      Dato questo nesso con il dogma, anche la dottrina di Pio XII deve essere accolta con un atto di fede nella dottrina della Chiesa come verità assolutamente certa e immutabile. Per conseguenza il poligenismo è una teoria che, se non è una vera e propria eresia, tuttavia è prossima all’eresia.
      2. Certamente il cranio dell’uomo di Neanderthal ha un aspetto scimmiesco. Tuttavia gli antropologi ci assicurano che si trattava di un essere umano in base a prove che sono date dalla presenza di manufatti, che denotano appunto la causalità umana.

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  9. Quindi i Neanderthal sarebbero in Paradiso? E poi cronologicamente quando possiamo collocarli, prima o dopo la "cacciata dal Paradiso Terrestre"?

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    1. Caro Luke,
      dato il fatto che i Neanderthal erano persone umane, indubbiamente sono stati raggiunti dalla proposta della grazia salvifica di Gesù Cristo che, come sappiamo, ha una efficacia retroattiva, dato che Dio vuole valvare tutta l’umanità.
      Quanto poi i Neanderthal abbiano avuto coscienza dell’offerta della grazia, non lo sappiamo. È certo comunque che anche loro hanno avuto la possibilità di salvarsi e anche tra di loro c’è stata la possibilità che qualcuno abbia accolto Cristo e qualcun altro Lo abbia rifiutato. È chiaro allora che i primi sono in paradiso.
      È chiaro che i Neanderthal vanno collocati dopo la cacciata dal paradiso terrestre, dato che l’umanità ha avuto inizio con Adamo ed Eva.
      E prima, chi c’era? Pio XII nell’Humani Generis ammette la possibilità che i nostri progenitori siano stati preceduti da soggetti infraumani, riguardo al corpo. Tuttavia Pio XII precisa che l’anima dei Progenitori è stata creata direttamente da Dio.
      Lei forse si chiederà: ma nell’eden l’uomo non fruiva di una perfezione eccelsa sia fisica che spirituale? Certamente. E allora dobbiamo ammettere che l’aspetto scimmiesco dei Neanderthal sia stata una conseguenza del peccato originale, per cui l’evoluzione successiva della specie umana, fino a giungere alla forma moderna, rappresenta un ricupero graduale della originaria condizione edenica.

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  10. Mi scusi però così vorrebbe dire che il peccato originale sia da collocare in un periodo enormemente lontano nel tempo. Piuttosto Lei non crede che in realtà la "cacciata dal paradiso" sia tutta un'allegoria, un insieme di immagini evocative per spiegare un fatto teologico? In fondo l'Antico Testamento è difficilmente interpretabile dal punto di vista storico; lo stesso personaggio di Mosè, ad esempio, non sappiamo dire se sia realmente esistito, se riassuma accorpando tutta una serie di legislatori in un'unica figura.

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    1. Caro Luke,
      effettivamente gli scienziati odierni assegnano a 2 milioni e mezzo di anni fa l’origine dell’uomo. Vedi per esempio Fiorenzo Facchini, “Le origini dell’uomo e l’evoluzione culturale”, Jaca Book, Milano 2006.
      Certamente la cosa che può apparire incredibile è come la Bibbia possa avere memoria di un colloquio tra Adamo ed Eva con Dio, avvenuto tanto tempo fa. Tuttavia in questo fatto si racchiudono le ragioni essenziali dell’esistenza e del destino dell’uomo.
      Quindi non può trattarsi di una invenzione letteraria per spiegare l’attuale situazione di fragilità dell’uomo, come sostengono gli esegeti modernisti. D’altra parte la Bibbia ci propone questo racconto come un fatto realmente accaduto, che dev’essere oggetto di fede.
      Allora questo significa che la memoria di questo fatto non dipende tanto da una tradizione semplicemente umana, ma da una speciale assistenza dello Spirito Santo, così come avviene per la conservazione della rivelazione cristiana fino alla fine del mondo.
      Bisogna inoltre tenere presente che le scoperte scientifiche, se sono autentiche, non possono mai smentire il dato biblico rivelato, opportunamente interpretato. Infatti sappiamo tutti che nel racconto della creazione ci sono elementi fantastici o semplicemente simbolici. Basta solo pensare ai famosi sette giorni della creazione o alla descrizione ingenua del paradiso terrestre.
      Ma c’è anche un nucleo storico e ontologico relativo al destino e alla salvezza dell’uomo, che va assolutamente riconosciuto, pena l’ignoranza di quelle verità rivelate, che sono necessarie alla nostra salvezza.

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  11. Credo siano domande alle quali non sapremo mai dare risposta.
    E invece per quanto riguarda le apparizioni di Medjugorje che opinione ha?

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    1. Caro Luke,
      e la risposta di Pio XII non conta niente? Questo tuo scetticismo ti sembra consono alla fiducia che il buon cattolico ha nel magistero della Chiesa? E il magistero della Chiesa, a che cosa serve? Per raccontare delle storielle?
      Per quanto riguarda Medjugorje, nel complesso ne ho molta stima. Ritengo che la Madonna da decenni stia lì operando meraviglie. Invece per quanto riguarda i famosi 10 segreti, ho delle forti riserve, che ho recentemente esposto su questo blog.

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  12. Certo che conta, intendevo dire che non possiamo sapere dove inizi l'allegoria e finisca la storia, non sappiamo i tempi, ignoriamo per forza di cose tanti elementi.

    Mi scusi se ritiene autentiche le apparizione di Medjugorje perché considera farlocca la vicenda dei 10 segreti?

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    1. La repulsione che provo nei confronti dei cosiddetti 10 segreti è motivata dal fatto che, almeno in base alle informazioni che sono riuscito a raccogliere, si tratterebbe di una rivelazione, la quale, pur essendo privata, usurpa dei caratteri propri della rivelazione pubblica.
      Mi spiego. Si tratterebbe di un avvertimento, fatto a tutta l’umanità, di prendere posizione nei confronti del messaggio di Medjugorje in una forma ultimativa così da coinvolgere la scelta personale di ogni individuo dell’umanità.
      Ora, una prospettiva di questo genere viene ad usurpare un ufficio escatologico, che è esclusivamente proprio di Gesù Cristo, al quale solo spetta mettere ciascuno di noi davanti alle proprie responsabilità in relazione al nostro destino eterno.
      In questa situazione avremmo una Madonna che si sostituisce all’ufficio di Cristo. Cosa evidentemente estranea a una vera devozione a Maria.

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  13. È un ragionamento che comprendo perfettamente, ha ragione.
    Comunque non so se conosce Marco Corvaglia, ho letto alcune sue considerazioni sul fenomeno Mediugorie e anche grazie ai suoi studi ho cambiato opinione sulle apparizioni della Gospa: dopo anni di forte convincimento sono giunto alla conclusione trattasi di vera e propria truffa; i punti oscuri sarebbero numerosi e sviscerarli tutti sarebbe molto lungo, ma mi limito a sottolineare il "conflitto d'interesse" di vari veggenti, in verità quasi tutti, dal momento che gestiscono strutture turistiche. È assurdo tutto questo. Un servizio Mediaset mostrò che alle apparizioni quotidiane che la sedicente veggente Marjia avrebbe all'interno del suo albergo, possono partecipare solo i clienti della struttura.
    Padre Lei se la immagina Bernadette che non solo gestisca un hotel ma che faccia partecipare all'apparizione solo i turisti che pagano?

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    1. Caro Luke,
      ho informazioni circa i fatti di Medjugorje sin dal 1981. Nel corso del mio ministero di confessore ho avuto molte volte occasione di ricevere la testimonianza di pellegrini di Medjugorje che là avevano ricevuto una forte spinta alla conversione. Alcuni miei confratelli dotti e di santa vita hanno testimoniato dell’ottimo clima religioso di Medjugorje e della grande quantità di bene spirituale che è ricevuto dalle anime. Il Card. Ratzinger, come Prefetto della CDF riconobbe che a Medjugorje le anime ricevono molte grazie, anche se era bene che la Chiesa sospendesse il giudizio circa la realtà dei miracoli dei quali si parlava.
      Tuttavia è noto come là dove appare la Madonna si radunano anche le forze di satana per contrastare il lavoro della Madonna. Medjugorje non fa eccezione. Da qui la reazione rabbiosa degli increduli, l’opposizione che venne dal regime comunista, notizie infondate circa il fatto che la Madonna proporrebbe delle dottrine millenaristiche già condannate dalla Chiesa, la diffusione di maldicenze.
      A quest’ultimo riguardo ritengo che occorra vagliare con molta prudenza notizie diffamanti denigratorie riguardo alle attività dei veggenti.

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  14. Lei ha contezza diretta delle attività dei veggenti?
    Io vorrei tanto avesse ragione, Le ripeto ci ho creduto per anni, poi però documentandomi ho aperto gli occhi.
    Le dico anche che la Chiesa non si pronuncierà mai definitivamente, lasceranno il 'nulla osta' e stop: a Roma sanno che probabilmente sono finte apparizioni ma d'altra parte non possono frenare un fenomeno che ha indotto alla conversione tante persone (soprattutto in questo mondo di ateismo dilagante), inoltre, cosa ancor più determinante, non possono dichiarare la non soprannaturalità poiché il rischio scisma sarebbe dietro l'angolo.

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  15. Padre mi auguro abbia ragione, lascio un margine per ricredermi, ma la vedo difficile. Se riflette bene però, anche la questione dei 10 segreti, che Lei stesso non condivide a differenza delle apparizioni, svaluterebbe tutta la vicenda: che attendibilità avrebbero queste apparizioni i cui veggenti si sono inventati la storia dei 10 segreti?!
    Il fatto che ci siano tante conversioni non necessariamente avvalora la tesi dell'autenticità, le persone infatti vanno lì in buona fede e Dio ascolta le loro preghiere sebbene la Madonna non appaia; è un po' come dire che "il Signore scrive dritto su righe storte".

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    1. Caro Luke,
      le faccio presente che la Chiesa ha ufficialmente riconosciuto l’autenticità delle prime sette apparizioni. Le faccio notare inoltre, come ho già detto, che se lei considera la storia delle apparizioni mariane e in generale dei fenomeni carismatici legati alla vita dei santi, si accorgerà che ogni volta interviene il demonio, invidioso di quello che sta succedendo, a falsificare e a deformare il bene che si sta facendo.
      Gli esempi potrebbero essere moltissimi. Gliene cito qualcuno. Dop le apparizioni di Lourdes vennero fuori molti falsi veggenti. Attorno all’opera di San Pio di Pietrelcina si raccolse una masnada di approfittatori che tentarono di strumentalizzare l’opera del santo per fare soldi. La stessa opera rinnovatrice del Concilio è stata falsificata dai modernisti. Per questo non c’è da stupirsi che a Medjugorje non operi solo la Madonna, ma anche il diavolo.
      Allora, qual è il problema? Il discernimento, riconoscere la presenza di Maria nelle opere buone e la presenza di satana in certe idee o messaggi, che non hanno nulla a che vedere con le verità della fede.

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  16. Padre La devo correggere. La Chiesa non ha riconosciuto ufficialmente come sovrannaturali le prime 7 apparizioni, piuttosto è la Commissione Ruini che, mediante una votazione da parte della maggioranza della suddetta, ha espresso un parere positivo sui primi giorni. È solo il resoconto di uno studio preliminare fatto da un insieme di esperti; la pronuncia definitiva da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede, e quindi del Papa, non cè stata.

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    1. Caro Luke,
      mi vedo obbligato a ribadire quanto ho già detto riguardo alle prime sette apparizioni. Infatti queste apparizioni sono citate dal Cardinale Fernandez nella presentazione della Nota del 19 febbraio 2025.
      Afferma infatti il Cardinale: “Non ripeterò, dunque, quello che dice la Nota, anche se spero che sia letta accuratamente, perché quello che dirò adesso completa quella Nota, aggiungendo alcuni elementi utili.”.
      Al riguardo le cito le seguenti parola del Prefetto del DDF: “Riguardo alla fase iniziale del fenomeno “Medjugorje”, la Commissione ritiene che «nelle prime sette apparizioni, tra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, i ragazzi, psichicamente sani, non sono stati influenzati da nessuno ed hanno concordemente attestato di vedere la Madonna che affidava loro messaggi di conversione e penitenza. Cioè, la devozione sorta a Medjugorje ha un’origine soprannaturale, è autentica».” (https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_ddf_doc_20240919_presentazione-nota-esperienza-medjugorje_it.html ).

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  17. Caro Luke,
    mi vedo obbligato a ribadire quanto ho già detto riguardo alle prime sette apparizioni. Infatti queste apparizioni sono citate dal Cardinale Fernandez nella presentazione della Nota del 19 febbraio 2025.
    Afferma infatti il Cardinale: “Non ripeterò, dunque, quello che dice la Nota, anche se spero che sia letta accuratamente, perché quello che dirò adesso completa quella Nota, aggiungendo alcuni elementi utili.”.
    Al riguardo le cito le seguenti parola del Prefetto del DDF: “Riguardo alla fase iniziale del fenomeno “Medjugorje”, la Commissione ritiene che «nelle prime sette apparizioni, tra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, i ragazzi, psichicamente sani, non sono stati influenzati da nessuno ed hanno concordemente attestato di vedere la Madonna che affidava loro messaggi di conversione e penitenza. Cioè, la devozione sorta a Medjugorje ha un’origine soprannaturale, è autentica».” (https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_ddf_doc_20240919_presentazione-nota-esperienza-medjugorje_it.html ).

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  18. Padre buonasera. A proposito della possibilità di vita aliena sono rimasto piuttosto sorpreso nel leggere una dichiarazione ufficiale dell'attuale pontefice Leone a proposito del telescopio Webb:“Grazie a quello strumento davvero notevole - afferma - per la prima volta siamo in grado di scrutare nel profondo nell’atmosfera degli esopianeti, dove potrebbe svilupparsi la vita, e studiare le nebulose, dove si formano i sistemi planetari stessi". Può avere conferma cercando sui canali ufficiali della Santa Sede.
    Non riesco a capire come anche un Papa sia così imperturbabile e aperto mentalmente rispetto alla possibilità di vita extraterrestre. Come qualcuno ha già sostenuto nei commenti precedenti, ci sarebbero risvolti pesanti dal punto di vista teologico cristiano se esistessero altre esseri. Forse la Chiesa cerca di evitare gli errori del passato tipo geocentrismo?

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    1. Caro Marco,
      su questa questione degli extraterrestri bisogna fare una importante distinzione: un conto è chiedersi se in altri pianeti può esistere la vita e ci possono essere le condizioni perchè noi possiamo abitarvi, e un conto è chiedersi se in altri pianeti esistano altri soggetti intelligenti corporei.
      Il Papa non ha assolutamente avanzato l’ipotesi dell’esistenza di tali soggetti in altri pianeti, ma si è limitato a ipotizzare lo sviluppo della vita, tenendo presente che la vita è già quella vegetativa. Per questo alcuni scienziati avanzano l’ipotesi che questo tipo di vita possa esistere o esista di fatto in altri pianeti.
      Un’altra cosa che potremmo ricordare è che, secondo il piano originario della creazione, l’uomo aveva la possibilità di colonizzare l’intero universo.

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  19. Padre, personalmente è dell'opinione che l'uomo è solo nell'universo?

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    1. Caro Maro,
      la rivelazione cristiana ci dice che l’umanità ha avuto origine da una sola coppia. Il progetto originario di Dio era che l’umanità, crescendo nel numero, gradatamente giungesse ad abitare tutti i pianeti abitabili e a dominare pienamente le forze della natura.
      Il peccato originale, avvenuto, secondo le attuali teorie scientifiche, circa due milioni e mezzo di anni fa, ha posto l’umanità in uno stato di tragica soggezione alle forze della natura. Tuttavia da allora è iniziato il progresso umano, avente lo scopo di ridare all’uomo le forze perdute.
      Questo vuol dire che l’uomo ha ricominciato a desiderare di colonizzare altri pianeti, secondo quello che era il piano di Dio. Tuttavia in tutto questo tempo non risulta assolutamente che in passato l’umanità sia riuscita a raggiungere qualche altro pianeta.
      Per questo, in base alla rivelazione e ai dati attuali della scienza, bisogna dire che in tutto l’universo di esseri umani ci siamo solo noi.

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  20. Padre mi perdoni, quando scrive "bisogna dire che in tutto l'universo di esseri umani ci siamo solo noi" intende dire che la razza umana è presente solo sul pianeta Terra o che in generale non esistono altre razze/specie in tutto l'Universo oltre alla nostra di qualsiasi natura esse siano?

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    1. Caro Marco,
      secondo la Rivelazione la specie umana ha avuto origine su questa terra. Col peccato originale e la mortalità della vita, l’umanità ha dovuto rinunciare alla prospettiva, voluta originariamente da Dio, di popolare altri pianeti. Per questo, considerando che l’uomo esiste da circa 2 milioni e mezzo di anni, per quanto abbia cercato di recuperare le forze perdute, stando ai dati della scienza, bisogna dire che è impossibile che nel frattempo l’uomo sia riuscito ad andare in altri pianeti. Da qui risulta che non è possibile che in altri pianeti esistano essere simili a noi.
      Per quanto riguarda le razze, esse sono una entità biologica nell’ambito della stessa specie umana. Quindi, per quanto riguarda eventuali altri viventi simili a noi, il problema non è che si tratti di un’altra razza. Il problema è se questi viventi sono della nostra stessa specie umana, cioè una sostanza composta di anima razionale e corpo, cosa che, come ho detto, dobbiamo escludere.
      Ci può essere una vita vegetale, unicellulare o qualcosa del genere.

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  21. Oppure è possibile che altri pianeti abbiano avuto ciascuno la propria creazione "locale" con abitanti completamente diversi nell'aspetto, nel modo di ragionare etcetera? Perché, le ripeto, non ho capito dalla sua frase che ho riquotato se faccia riferimento solo alla razza umana, ed è scontato che esista solo sulla Terra, o a qualsiasi altro tipo di specie o razza uno possa immaginare (per dire, usando la fantasia: Venusiani, Grigi, Rettiliani... ).

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    1. Caro Marco,
      come le ho già detto, secondo la Rivelazione, la specie umana è stata creata solo su questa terra.
      Quando si considera la natura umana, abbiamo la possibilità di porci su due piani: o quello metafisico o quello scientifico.
      Dal punto di vista metafisico, la persona umana è soltanto l’animale ragionevole. Ci sono i gradi dell’essere, non ci sono passaggi intermedi. Questi gradi sono i seguenti, dal basso all’alto: minerali, vegetali, animali, uomo, angelo e Dio.
      Dal punto di vista scientifico invece abbiamo l’immensa varietà degli individui e delle razze, che sono semplicemente accidenti biologici, ma varietà all’interno della medesima specie umana, come animale ragionevole. Bisogna quindi fare attenzione a non concepire l’umanità secondo diversi gradi di essenza, altrimenti si finisce per negare l’uguaglianza umana e nel cadere nel razzismo, nell’evoluzionismo darwiniano e nella teoria del superuomo di Nietzsche.

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  22. Tra l'altro Padre, a me la soluzione di diversi esponenti importanti della Chiesa, ad esempio quella di Ravasi, per cui il sacrificio di Gesù avrebbe riscattato tutto il Cosmo (ammesso sempre se ci fossero altri esseri non umani da salvare) convince poco. È una soluzione di comodo. Numeri alla mano l'universo è infinito, i pianeti abitati, se Dio avesse voluto creare altri esseri in tutto il Cosmo, sarebbero miliardi di miliardi di miliardi... , stai a vedere che proprio questa nostra Terra sia stata voluta come luogo per attuare il piano di salvezza universale da parte di Dio? Matematicamente parlando è impossibile! Parlare di fortuna qui è infinitamente riduttivo. Stesso ragionamento farei alla soluzione:"ci sono ma non hanno avuto bisogno di essere salvati". Ammazza oh! Tutti gli altri bravi e noi soli cattivoni!

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    1. Caro Marco,
      il discorso del Card. Ravasi è del tutto coerente con la nostra fede. Infatti Ravasi non fa altro che dire che se in altri pianeti ci fossero altri esseri umani, certamente anche loro sarebbero stati salvati da Cristo.
      Per quanto riguarda la creazione, bisogna distinguere ciò che Dio avrebbe potuto fare se avesse voluto da ciò che di fatto ha voluto e che conosciamo per mezzo della Rivelazione. È chiaro che se Dio avesse voluto avrebbe potuto creare miliardi di mondi, creando in essi miliardi di progenitori. Tuttavia, se vogliamo sapere come sono andate le cose, questo ce lo dice la Bibbia, la quale che cosa ci dice? Che c’è una unica umanità, originata su questa terra da Adamo ed Eva.
      C’è da stupirsi, in questa cosa? Per nulla. Se Dio ha fatto così, era bene che le cose stessero così. In un argomento di questo genere la cosa utile da fare è quella di ringraziare Dio di averci creati e di osservare i suoi comandamenti per giungere al paradiso. Tuttavia nessuno ci proibisce di studiare la possibilità di andare a colonizzare altri pianeti.
      Un problema che potremmo porci è il seguente. Dato che il fatto che esistiamo solo noi in tutto l’universo è un dato di fede, c’è il problema che di che cosa dire a quegli scienziati non credenti, i quali si adoperano nel tentativo di disporre strumenti di ascolto e di trasmissione, aventi lo scopo di essere aperti ad eventuali messaggi provenienti da extraterrestri, ed inoltre hanno lanciato nello spazio dei messaggi nel caso che essi possano essere recepiti da questi eventuali personaggi.
      Riguardo a questi tentativi potremmo dire subito che da un punto di vista metafisico l’ipotesi dell’esistenza degli extraterrestri non è assurda, perché Dio, se avesse voluto, avrebbe potuto creare altri soggetti umani in altri pianeti.
      Ora il problema della scienza è quello di sapere che cosa di fatto Dio ha voluto, ossia che cosa effettivamente esiste. Ora qui la verità ci viene dalla Rivelazione biblica, la quale dice che l’unica umanità esistente è quella che esiste nel nostro pianeta, a meno che nel passato non sia successo che qualcuno di noi è riuscito a colonizzare un altro pianeta. Tuttavia, stando ai risultati della moderna paleoantropologia, questa ipotesi, come ho già dimostrato in altre occasioni, non è sostenibile.
      Infatti non siamo in possesso di alcuna traccia di una eventuale civiltà molto più avanzata della nostra, che sia riuscita a costruire un mezzo di trasporto tale da attraversare degli spazi talmente profondi, che solo oggi, con avanzatissimi mezzi di indagine, possono essere misurati.
      Si potrebbe pensare che nel corso di questi 2 milioni e mezzo di anni l’umanità sia andata soggetta, per qualche motivo, ad una tale distruzione, che abbia cancellato le tracce di quell’altissima civiltà. Tuttavia noi non abbiamo alcuna traccia di questa eventuale altissima civiltà.
      Altro problema è quello apologetico, cioè il compito che a noi cattolici si impone di condurre i non credenti alla fede. È chiaro che bisogna partire da dati comuni di esperienza e di scienza. È chiaro altresì che quegli scienziati che non sono credenti devono essere lasciati liberi di fare i tentativi di mettersi in ascolto o di lanciare messaggi.
      Tuttavia resta sempre la nostra responsabilità di annunciare il Vangelo. Allora, a tal fine bisogna trovare il modo di farli riflettere sul piano della teologia naturale ed inoltre sollecitarli a prendere in esame la credibilità del messaggio biblico, nella certezza che non ci può essere contrasto tra la ragione e la fede.

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  23. Padre mi perdoni ancora una volta se torno su questo punto nuovamente, non mi prenda per stupido. Lei parla di umanità e del fatto che esista solo su questo pianeta e sono d'accordo. Ma non potrebbe essere che su ogni altro pianeta Dio abbia creato dei progenitori diversi per ogni mondo, ciascuno con un'estetica propria, tipo con forme e colori completamente "personalizzati", un raziocinio e un'anima che li rendono differenti appunto da tutte le altre stirpi dell'universo compresa quella umana?

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    1. Caro Marco, Dio, se avesse voluto, avrebbe potuto creare simultaneamente o in diversi pianeti delle coppie, dalle quali avrebbe potuto derivare una comunità umana e magari queste diverse comunità avrebbero potuto essere molto differenti dal punto di vista morfologico, razziale, psicologico e culturale.
      Sennonché, come le ho già detto, la Sacra Scrittura insegna a noi credenti che Dio ha creato una sola umanità, che risiede su questa terra.
      Inoltre il piano divino originario prevedeva che questa umanità, che vive in questa terra, avrebbe potuto crescere di numero e di potenza tecnica in modo tale da poter colonizzare una grande quantità di mondi.
      Inoltre la Rivelazione ci dice che, al ritorno di Cristo alla fine del mondo, l’umanità dei beati inaugurerà nuovi cieli e una nuova terra, che saranno la ricostruzione e il miglioramento del progetto divino originario.
      Infine c’è da ricordare che nell’enciclica Humani Generis di Pio XII, del 1950, il Papa esclude il poligenismo, ossia la teoria secondo cui l’umanità sarebbe sorta da più coppie originarie. Ora il Papa si riferiva evidentemente alla terra in cui abitiamo e quindi a maggior ragione dovremmo applicare questo suo insegnamento anche all’ipotesi di eventuali extraterrestri.
      Il Papa esclude il poligenismo in quanto esso non si concilia col fatto che la colpa originale viene trasmessa per generazione, ricordando il peccato originale della coppia primitiva. Infatti, se fosse vero il poligenismo, verrebbe meno questa trasmissione della colpa originale per generazione biologica.

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  24. Quando scrive:"... Dio, se avesse voluto, avrebbe potuto creare simultaneamente o in diversi pianeti delle coppie, dalle quali avrebbe potuto derivare una comunità umana... ", sta usando il termine 'comunità umana' in senso lato ossia per intendere qualsiasi ipotetico essere finito con corpo, anima e ragione (quindi esseri come E.T. per capirci) o proprio umani del tipo homo sapiens? È questo che non comprendo.

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    1. Caro Marco,
      l’uomo è una sostanza vivente composta di anima spirituale e di corpo. Questo è l’homo sapiens, cioè l’umanità che vive su questa terra. Possono esistere molte razze diverse, molte forme fisiche dell’essere uomo. Pensiamo per esempio alla differenza che c’è tra noi europei o i pigmei o gli aborigeni australiani. Viceversa ovunque esista un soggetto materiale, animato da un’anima spirituale, lì c’è un uomo.
      Quindi è chiaro che quando io ho parlato di comunità umane in altri pianeti mi sono sempre riferito all’uomo inteso come animale razionale. In altre parole, dove c’è l’animale razionale c’è l’uomo e viceversa. Non interessa la forma fisica, per quanto possano esserci differenze tra le diverse comunità.
      Per questo, quando ho parlato di diverse coppie della stessa specie, è chiaro che mi riferivo sempre alla specie umana. Tenga presente però che questa ipotesi si riferisce solo a quello che Dio avrebbe potuto fare, ma che in realtà non ha fatto. Per questo, come le ho già detto, il poligenismo è escluso dalla dottrina della Chiesa riguardo a questa terra. A maggior ragione sarà escluso in riferimento ad altri pianeti.

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    2. Viene da chiedersi, Padre, perché anche tanti all'interno della Chiesa, consacrati e non, subiscano la fascinazione per questa idea dell'esistenza di altri esseri, dichiarando con sicumera che non ci sarebbe alcun problema e che ciò possa essere conciliabile con il Cristianesimo; abbiamo già avuto modo di sviscerare le implicazioni teologiche, e personalmente le soluzioni che sovente adducono sono piuttosto deboli (non hanno peccato, Gesù li ha redenti con la morte in croce sulla Terra). Forse anche alcuni preti si sono fatti troppo suggestionare dal cinema!

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    3. Caro Marco,
      lo so molto bene che questa idea degli extraterrestri oggi attira molti cattolici anche negli ambienti scientifici e teologici. Io credo che ormai lei, dopo le spiegazioni che le ho dato, sia convinto di ciò che possiamo ricavare in merito dalla dottrina della Chiesa. Per questo, in questo mio intervento, non mi fermo più su queste cose, ma ho pensato che sia di suo gradimento riflettere brevemente su quali possono essere i motivi di questa convinzione, che tanta presa ha sui nostri contemporanei.
      Al riguardo vorrei esporre alcuni punti. Innanzitutto dobbiamo considerare che a partire da questi ultimi quattro secoli la conoscenza dell’universo si è enormemente ampliata, per cui viene spontanea la domanda: “E’ possibile che ci siamo solo noi?”.
      Una seconda cosa, che stimola alle suddette teorie, è che il progresso della teologia ci dà oggi un concetto della provvidenza e dell’onnipotenza divine molto più ampli di quanto non si pensava nel Medioevo.
      In terzo luogo il secolarismo, che si è diffuso in teologia, ha svalutato il significato del peccato originale, per cui tanti non credono più nel fatto che la colpa originale si trasmetta per generazione. Da qui la sostituzione del monogenismo col poligenismo.
      Come conseguenza della negazione del peccato originale alcuni ritengono che in altri pianeti vi sia un’umanità innocente, di alta civiltà e virtù morale, oggi potremmo pensare alla cosiddetta trans-umanità legata all’IA, umanità la quale sarebbe in grado di risolvere i nostri problemi.
      Infine alcuni teologi hanno una visione panteistica della realtà, per cui per loro non c’è difficoltà ad ammettere altre umanità di livello divino, che sarebbero in grado di assicurare a tutti noi la perfetta felicità.
      Ora noi siamo davanti ad una scelta: o accettare la dottrina della Chiesa o accettare queste teorie. Tra noi cattolici siamo solo pochi ad accettare la dottrina della Chiesa? Vorrei sperare di no.
      Tutto ciò non toglie il dovere di noi cattolici di mantenere un dialogo con gli scienziati con un certo spirito di comprensione, anche se nel desiderio di avvicinarli gradualmente alla conoscenza del Vangelo.

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    4. Sì lei sa meglio di meglio che gli uomini vogliono spingersi sempre oltre, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti da superare. Purtroppo il cinema ha inciso molto nel fantasticare e credere in altri mondi abitati, e credo soprattutto il film 'Contact' degli anni '90 con Jodie Foster per la celeberrima frase "... sarebbe uno spreco di spazio". Il problema, come lei sottolinea, è quando anche parte della Chiesa si allinea a questa tendenza alienofila, e non lo dico per un razzismo esobiologico che non ho, ma proprio per i drammatici risvolti teologici che abbiamo già sviscerato. Anzi aggiungo che se esistessero Dio ce l'avrebbe detto, proprio per non lasciarci nel tormento di fare elucubrazioni t.eologiche

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    5. Caro Marco,
      le sue considerazioni mi fanno venire in mente lo spavento che Leopardi provava nel considerare gli infiniti spazi ed eterni silenzi dell’universo che circonda la nostra terra immensamente piccola in mezzo ad un universo immenso. Esso certamente è ontologicamente finito e tuttavia è indefinitamente esplorabile.
      Come spiegare questa situazione? Certamente dalla dottrina del peccato originale ricaviamo la consapevolezza che si tratta di una conseguenza del peccato, perché, se l’umanità non avesse peccato, a quest’ora l’universo sarebbe stato popolato anche in altri pianeti.
      Quello che possiamo ricavare dal concetto cristiano di uomo è semmai che questa terra, in quanto abitata da noi, la si può considerare al centro dell’universo.
      Credo anch’io che, se effettivamente esistessero esseri razionali corporei in altri pianeti, la Rivelazione ce lo avrebbe detto, perché che senso avrebbe farci ignorare l’esistenza di nostri simili, quando ci presenta Cristo come Salvatore dell’intera umanità e ci ordina l’amore del prossimo esteso all’intera umanità?
      Se quindi la Rivelazione non ci dice nulla al riguardo, vuol dire che questi altri esseri umani non esistono. Nel frattempo, se si tratta di scienziati non cattolici, è bene che abbiano tutta la libertà di fare le loro ricerche.
      Inoltre bisogna ricordare che la Bibbia ci dice che tutti gli uomini hanno peccato. Se ci fossero abitanti anche in altri pianeti, che cosa dovremmo dire della trasmissione del peccato originale? Si potrà mai ipotizzare che si tratta di uomini partiti da questa terra? Ad ogni modo la Chiesa non pone alcun ostacolo ad eventuali ricerche in questo campo.

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    6. Tra l'altro, Padre, con questo messaggio mi ha spinto a fare un altro ragionamento interessante: se esistessero altri esseri, Dio (Cristo) ce l'avrebbe detto soprattutto perché avremmo potuto pregare anche per loro, per la loro salvezza, per ottenere suffragi a loro favore così come possiamo fare con tutti gli altri esseri umani vissuti su questo pianeta.

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    7. Caro Marco,
      certamente, se Cristo fosse andato a salvare altri esseri umani in altri pianeti, non avrebbe mancato di esortarci a pregare per loro.
      Ma con tutto ciò resta in piedi la domanda: se ci fossero realmente altri esseri umani, Cristo ce lo avrebbe detto? Oppure Cristo ha taciuto questa verità, come ha fatto con i medioevali, tacendo loro l’esistenza degli americani?
      La Chiesa, una volta scoperta l’America, ha subito inviato i suoi missionari per evangelizzare quelle popolazioni, riconosciute come pienamente parte dell’umanità.

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  25. Padre, sulla questione poligenismo vs monogenismo in realtà lessi che resta un dibattito aperto ad entrambe le soluzioni, ma ovviamente se manteniamo intatto il significato teologico del racconto biblico, ossia quello della deliberata trasgressione e rottura del patto con il Creatore.

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    1. Caro Marco,
      se noi badiamo a ciò di cui si discute, soprattutto nella cultura di oggi, non esiste una sola verità anche tra le più sicure, che non venga messa in discussione, ma la saggezza ci chiede se davanti ad una discussione si sta o no discutendo su di un argomento discutibile, perché, se l’argomento è indiscutibile, lei capisce che in questo caso non è saggio discutere.
      Ora, come le ho detto, il rifiuto del poligenismo è dottrina della Chiesa, stabilita da Pio XII, per il fatto che essa è incompatibile con la trasmissione della colpa originale per generazione.
      In linea di principio Dio avrebbe potuto permettere una pluralità di coppie cadute nel peccato originale, ma resta il fatto, segnalato dalla Bibbia e dalla Tradizione, che il peccato originale deriva da una sola coppia.

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    2. Credo comunque che, così com'è ininfluente sapere se Gesù sia nato il 25 dicembre o per esempio a gennaio, sia 'inutile' sapere quando e per chi abbia avuto inizio l'erediterietà del Peccato Originale; ciò che davvero importa è essere certi che esista e che si trasmetta a ciascuno di noi già con il concepimento, ovvero quando la Madonna dichiara a Bernadette di essere 'l'Immacolata Concezione'; quella definizione chiarisce tutto.

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    3. 'Anonimo' sono sempre io, avevo dimenticato di inserire il nome.

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    4. Caro Marco,
      tenga presente che il racconto biblico dell’eden e del peccato originale è di fondamentale importanza dal punto di vista antropologico, etico e teologico, perché lì troviamo quella che è stata la volontà originaria del Creatore circa la perfezione della vita umana ed inoltre veniamo a conoscere quale è stata l’origine del male nel mondo. In terzo luogo veniamo a conoscere quelle che sono state le iniziative originarie della provvidenza in ordine alla salvezza dell’umanità.
      Inoltre tenga presente che questi dati originari sono continuamente ricordati in tutto il corso della Sacra Scrittura, fino all’Apocalisse. Quindi costituiscono il filo conduttore che ci fa capire il senso di tutta la storia dell’uomo, fino alla pienezza finale della gloria futura.

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    5. A proposito di Peccato Originale, Padre, mi può spiegare perché il rito del battesimo serva a cancellarlo? Quale è il fondamento biblico dal quale la Chiesa ha dedotto che questo sacramento lo annulla? La Chiesa ha rielaborato l'ipotesi Limbo per i bambini morti non battezzati?

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    6. Caro Marco,
      la sua domanda è molto profonda e non è facile la risposta, perché a tuttaprima non si capisce perché si dovrebbe ricevere il Battesimo, se si è già in grazia. Nello stesso tempo il Battesimo dona la vita di grazia a noi, che siamo concepiti senza la grazia. Per capire questo mistero non c’è altro da fare che accogliere fiduciosamente quello che Dio ha voluto.
      Il Battesimo serve a togliere la colpa del peccato originale.
      Teniamo presente innanzitutto che l’efficacia della grazia non riguarda solo il futuro, ma ha anche un valore retroattivo. Questo significa che quella grazia che riceve l’embrione è già la grazia del Battesimo, che gli proviene dal futuro Battesimo sacramentale, che riceverà dopo la nascita.
      E se non lo riceve? Riceverà comunque la grazia, perché Dio non è legato ai Sacramenti.
      Avviene qualcosa di simile al Sacramento della Penitenza. Se uno cade in peccato mortale, ma poi si pente, viene subito perdonato, anche se appena possibile deve accedere al confessionale.
      Anche la stessa Redenzione opera in questo modo. La grazia di Cristo non ha avuto un’efficacia da Cristo soltanto fino ad oggi e alla fine del mondo, ma è servita a salvare anche coloro che sono vissuti in precedenza, fino ad Adamo ed Eva.
      In questo modo dovremmo allora capire come la Chiesa, seguendo il precetto di Cristo, vuole il Battesimo dei bambini, anche se il bambino è già in grazia, sin dal momento successivo al suo concepimento.
      Possiamo aggiungere che il Sacramento aumenta la grazia in modo simile a quanto succede nell’Eucarestia, per cui, per riceverla, occorre essere già in grazia.
      Per quanto riguarda il limbo, è stato nel passato una dottrina teologica, che la Chiesa ha permesso, ma che non ha mai dogmatizzato. A seguito del messaggio di misericordia lanciato dal Concilio Vaticano II, nell’attuale Catechismo del 1992, al n. 1261, la Chiesa ci fa chiaramente capire che anche a questi bambini è aperto il paradiso.

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  26. Tra l'altro, Padre, con il suo ultimo messaggi riguardante gli extraterrestri, mi ha indotto a fare un altro ragionamento interessante: se esistessero altri esseri, Dio (Cristo) ce l'avrebbe detto soprattutto perché avremmo potuto pregare anche per loro, per la loro salvezza, per ottenere suffragi a loro favore così come possiamo fare con tutti gli altri esseri umani vissuti su questo pianeta. Naturalmente questo ragionamento vale anche al contrario, ossia loro che pregano anche per noi. Quindi, perché privarci e privarli di un atto di carità così imprescindibile per la salvezza di ognuno?

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    1. Caro Marco,
      questo argomento mi fa riflettere. Mi è venuto in mento quello che pensavano i nostri antenati. Essi ritenevano che l’umanità fosse distribuita soltanto in Europa, Asia e Africa. Lei ha notato che, se gli esseri extra-terresti esistessero, Cristo ce lo avrebbe detto.
      In modo simile i nostri antenati potevano fare questo discorso: se esistessero altri esseri umani oltre noi europei, asiatici ed africani, Cristo ce lo avrebbe detto. Ma poi, che cosa è successo? Che Cristoforo Colombo ha scoperto l’America.
      Tuttavia credo che questo paragone non tenga, a meno che non accettiamo la teoria di coloro che ritengono che gli uomini in passato sarebbero andati in altri pianeti prima di noi, ma ho dimostrato più volte come una simile ipotesi manchi di credibilità.
      È possibile che in passato ci sia stata una civiltà talmente avanzata da avere mandato uomini in altri pianeti e che questa civiltà sia stata in passato distrutta, così da non lasciare traccia?

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    2. Naturalmente è impossibile che nostri antenati siano riusciti a giungere su altri pianeti avendo sviluppato una tecnologia avanzatissima poi andata perduta. Semmai molti sedicenti studiosi, tra i quali uno in particolare e lei sa a chi mi riferisco, vogliono farci credere il contrario, ovvero che la Terra in passato sia stata visitata da extraterrestri aventi un livello tecnologico eccezionale che ha plasmato il genere umano.

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    3. Caro Marco,
      non so chi sarebbe l’autore al quale lei si riferisce. Avrei piacere che mi facesse il nome, in modo che io possa avere la possibilità di capire meglio il suo pensiero.
      Ad ogni modo sono già a conoscenza di queste teorie, le quali sono ancora di più in contrasto con la rivelazione che non la teoria del viaggio spaziale fatto dai nostri antenati.
      Infatti, mentre con la teoria del viaggio degli antenati si salva l’unità del genere umano, ferito dal peccato originale, nella teoria degli extra-terrestri venuti in passato sulla terra si suppone il poligenismo, che non è ammesso dalla Chiesa.

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    4. Padre, mi riferisco a Mauro Biglino, uno studioso dei testi biblici che in passato ha collaborato anche per "edizioni San Paolo". Da anni gode di una certa fama grazie alle sue personali e fantasiose interpretazioni dell'antico testamento: Biglino, infatti, sostiene che la Bibbia vada letta letteralmente, in chiave esobiologica, solo in questo modo possiamo capire l'origine della storia del popolo di Israele e della religione. Per Biglino il Dio di Israele sarebbe solo uno dei tanti dei, gli Elohim, che dopo aver creato l'umanità avrebbero deciso di dividersi i popoli della Terra ai quali trasmettere, ciascuno con i propri modi, la legge divina. Ma in realtà questi dei-Elohim sono extraterrestri, altri esseri che avrebbero creato grazie ad una tecnologia avanzatissima il genere umano, al quale si sarebbero manifestati con sembianze divine. È la teoria degli 'antici astronauti'.

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    5. Caro Anonimo,
      l’errore di fondo di Biglino sta nel fatto che egli non è un monoteista, ma un politeista. Detto questo è chiaro che tutto il suo discorso crolla.

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  27. Comunque Padre, personalmente sono anche scettico circa l'esistenza, non solo di extraterrestri intelligenti, ma in generale di qualsiasi forma di vita anche solo batterica o vegetale al di fuori della Terra: sappiamo che l'universo materiale è stato creato in funzione dell'Uomo, il quale, se escludiamo gli Angeli, è all'apice della Creazione; tutto ciò che esiste ed è esistito è stato fatto per l'Uomo, a che servirebbero dei batteri (tanto per dirne una) su un pianeta X a miliardi di anni luce dalla Terra?

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    1. Caro Marco,
      è possibile che questa presenza di microrganismi viventi in altri pianeti, che sembra ormai essere stata appurata, sia il residuo di una vita originaria, che Dio aveva posto nell’universo edenico.
      Ciò naturalmente non infirma assolutamente il primato dell’uomo sull’universo materiale e la superiorità degli angeli sull’uomo, rivelati dalla Bibbia e dimostrabili dalla filosofia.
      Il problema adesso può essere quello di studiare la possibilità di raggiungere questi pianeti.

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    2. Padre, in realtà non c'è nessuna prova dell'esistenza di microrganismi su altri pianeti, purtroppo sono i media che fanno titoli sensazionalistici fuorvianti. Anche la vicenda di K2-18b, ultima dal punto di vista temporale, è stata strumentalizzata per far credere che abbiamo trovato la vita oltre la Terra, ma non è assolutamente vero. Pensi che nel 1996 l'allora presidente degli U.S.A. Clinton fece una conferenza stampa in diretta mondiale in cui affermava che avessimo trovato prove di vita aliena su un meteorite marziano giunto sul nostro pianeta; embè, titoloni ed entusiasmo a mille, ma dopo un po' altri studi dimostrarono che quei batteri fossero terrestri e non marziani.

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    3. Caro Marco,
      prendo atto della sua informazione, che non mi fa alcuna difficoltà.
      Tenga presente comunque che, da un punto di vista filosofico e cristiano, mentre non ci sono difficoltà ad ammettere la possibilità di una vita infraumana in altri pianeti, come le ho detto e ripetuto non si concilia con la fede l’ipotesi di extra-terrestri, salvo l’improbabile ipotesi di extra-terrestri provenienti dalla terra.
      Infatti non è proibito ritenere che la condizione edenica dell’universo, ossia quella che era effetto del piano originale divino, comportasse altri pianeti abitati da viventi infraumani.
      Il fatto che il racconto biblico non accenni ad altri pianeti abitati in questo modo non significa che qui ci sia in gioco la Rivelazione, ma è solo un riflesso della concezione cosmologica propria del tempo nel quale il testo biblico è stato scritto.

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  28. Chissà se l'uomo riuscirà mai a colonizzare altri pianeti, certo sarà quasi impossibile, dipende anche da quanto tempo avrà ancora l'umanità prima della Parusia. Intanto io noto, e certamente anche lei, che le cose peggiorano di anno in anno; la legge di Dio è sempre più fuori da cuori delle persone, Satana ottiene sempre più vittorie, ultima quella per eutanasia. Spero in un scossone, spero che Dio ci mandi un figura carismatica come San Francesco a risvegliare le coscienze. Anche la credenza negli extraterrestri, per me, si inserisce in questo filone anticristico per cui si crede a tutto fuorché a Dio.

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    1. Caro Marco,
      sono d’accordo con lei che oggi la cosa che dovrebbe maggiormente attirare la nostra attenzione non è affatto la possibile conquista di altri pianeti, ma, come lei osserva giustamente, è il problema di andare d’accordo tra di noi nel rispetto dei valori non negoziabili.
      Ma purtroppo l’uomo, illuso dalle ambizioni conseguenti al peccato originale, non impara mai l’umiltà e ricomincia sempre da capo nelle spacconate e nei voli di Icaro, che finiscono sempre nella tragedia. Esempio di questa boria panteistica è il mito odierno del transumanesimo, basato su di una concezione superstiziosa della intelligenza artificiale. A questo punto, che cosa fare? C’è sempre il messaggio cristiano da proporre al mondo con fiducia, pazienza, carità, gradualità e speranza.

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  29. Buongiorno padre, mi chiamo Michele e sono capitato su questo blog un po' per caso. Da cattolico devo dire che leggere tutta o quasi la discussione con altri utenti mi ha illuminato molto, inducendomi a fare riflessioni profonde. Personalmente fino ad ora non avevo preclusioni all'esistenza di altri esseri nell'universo, però forse per ignoranza, non avevo mai valutato il problema dal punto di vista cristologico. Naturalmente se Dio ci dicesse:"sappiate che esistono altri esseri su altri pianeti, mi sono incarnato anche lì con altre identità, altri nomi, non offendetevi!", lì per lì sarebbe sconvolgente scoprirlo ma poi con il tempo uno se ne farebbe una ragione. Chi siamo per giudicare cosa Dio voglia fare? D'altra parte però, come anche Lei ben sa, Egli non ha mai accennato nulla. Qualcuno potrebbe obiettare che per la nostra salvezza non cambierebbe nulla, però in quanto esseri assetati di verità forse sarebbe giusto che lo sapessimo, anche per non essere tormentati dal dubbio. Come qualcuno ha scritto tra i commenti, se esistessero extraterrestri Dio ce l'avrebbe fatto sapere, e nel Vangelo tra l'altro Gesù stesso dice che non c'è nulla che sarà tenuto nascosto. Mi viene da pensare, inoltre, che nel caso ci fossero qualche santo, anima del Purgatorio... c'è l'avrebbe detto in qualche modo, altrimenti dovremmo ipotizzare che ci siano paradisi diversi in base ai diversi pianeti?

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  30. Tra l'altro perché Dio ci ha parlato dell'esistenza degli Angeli e non di alieni (se esistessero)?

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    1. Caro Michele,
      certamente Dio è onnipotente, per cui, se avesse voluto, avrebbe potuto creare altri mondi abitati da essere umani. Il problema però che noi ci poniamo è una questione di fatto, non di possibilità. E allora il problema è il seguente: la Rivelazione ci parla degli extra-terrestri? No. Infatti Cristo, tornando in cielo, disse agli Apostoli che aveva detto loro tutto quello che il Padre lo aveva incaricato di dire ossia tutto ciò che serve per la nostra salvezza. Ora Gesù non ci ha detto niente su questi supposti extra-terrestri.
      Lei però fa questa obiezione: Cristo non ci ha detto nulla al riguardo, perché in fin dei conti ciò che ci deve interessare è che ci salviamo noi su questa terra. La risposta che possiamo dare a questa obiezione fa riferimento al peccato originale, che certamente è un dato rivelato. Che cosa comporta il peccato originale? Che, come ho già detto più volte, la colpa originale si è trasmessa a tutta l’umanità per via di generazione.
      Allora, questo, che cosa vuol dire? Che se eventualmente ci fossero altri esseri umani in altri pianeti, questi dovrebbero essere persone partite da questa terra. E come ci sarebbero arrivate? Ho già più volte chiarito l’estrema improbabilità che i nostri antenati preistorici abbiano potuto compiere un’impresa così prodigiosa.

      Per quanto riguarda le anime del purgatorio, esse non sanno niente di più di quello che sappiamo noi su questa terra, attingendo alla Rivelazione. C’è da considerare inoltre che i messaggi che eventualmente ci arrivano da anime purganti sono semplici rivelazioni private o riguardano bisogni spirituali concernenti la loro salvezza.

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  31. Padre Giovanni, La ringrazio per questo suo messaggio di risposta, è bello poter avere uno scambio di opinioni e idee con persone così sagge e preparate utile ad accrescere in sapienza e fede. Sono convinto che noi umani proveremo a cercare in tutti i modi la presenza di forme di vita aliene ma non riusciremo mai a trovarle, probabilmente perché non ci sono.
    Aggiungo un'altra importante riflessione che prima mi è giunta alla mente e che forse chiude la partita definitivamente. La Chiesa Cattolica celebra e festeggia Gesù, non ricordo quando, con il titolo di "Cristo Re dell'Universo": siccome la Chiesa è voluta da Gesù e guidata dalla Spirito Santo, è certamente assistita dall'Alto quando deve promulgare un dogma o una solennità, e penso che il titolo di "Cristo Re dell'universo" non sia un caso, anzi sottolinea che il Verbo Incarnato ossia Gesù di Nazareth regna su tutte le cose dell'universo quindi anche su tutti i pianeti che esso contiene. In questo modo possiamo escludere l'ipotesi di altre incarnazioni.

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    1. Caro Michele,
      il dogma di Cristo Re dell’Universo presuppone come già risolta la questione dell’esistenza degli alieni.
      Infatti di per sé questa solennità liturgica non ci dice se Cristo è andato o non è andato in altri pianeti.
      Che Cristo sia Re dell’Universo non vuole dire necessariamente sia andato in altri pianeti.
      Tuttavia il fatto che egli è il Re dell’Universo non esclude di per sé la possibilità metafisica degli alieni, cioè di quello che Dio avrebbe potuto fare, se avesse voluto.
      L’argomento decisivo per escluderli è il dogma del peccato originale, con tutto quello che segue o per i motivi che ho già detto e ripetuto.

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  32. Padre, intendevo dire che il dogma di "Cristo Re dell'universo" almeno aiuta ad escludere l'ipotesi di incarnazioni multiple della Seconda Persona della Trinità con aspetti diversi per ogni pianeta. Insomma ci dice che l'uomo-Dio Gesù di Nazareth è il Re di tutto il Cosmo, anche di eventuali alieni qualora esistessero.
    Poi quest'ultima ipotesi, a quanto ho capito, Lei la esclude completamente, in quanto dove esistono un'anima e una razionalità si parla di Uomo indipendente dalle fattezze esteriori, e siccome il dogma del monogenismo ci dice che l'umanità deriva da due progenitori creati sulla Terra, deduciamo che solo sulla Terra esistono gli uomini.

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    1. Caro Michele,
      certamente il dogma di Cristo Re dell’Universo presuppone che Cristo sia il Salvatore di tutta l’umanità. Come le ho già detto il dogma non considera l’ipotesi degli alieni. Per questo non ci aiuta a chiarire la questione, perché Cristo è Re dell’Universo sia che gli alieni esistano e sia che non esistano.
      Ciò che derime è la questione, come le ho già detto, è la questione del peccato originale, col connesso monogenismo.

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  33. Padre, però almeno questo dogma grazie allo Spirito Santo ci dice, qualora esistessero, che anche gli alieni sono sotto la potestà di Gesù Cristo. Anche il cardinale Ravasi lo dice rifacendosi ad alcuni passi delle lettere di San Paolo.

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    1. Caro Michele,
      qualora gli alieni esistessero, dovrebbero essere anche loro feriti dal peccato originale, per cui avrebbe ragion d’essere il fatto che Cristo abbia operato anche per la loro salvezza, eventualmente mandando lo Spirito Santo.
      Tuttavia torna sempre la medesima difficoltà: come immaginare altri esseri umani in altri pianeti? Siccome il poligenismo è escluso dalla Chiesa, dovremmo pensare che si tratti di esseri umani, che sono arrivati là partendo da questa terra. Ma, come ho detto e ripetuto, questo tipo di ipotesi non è sostenibile.

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  34. Capisco perfettamente il ragionamento. Padre permetta una domanda: L'è mai capitato di affrontare con altri sacerdoti questa questione riguardante gli alieni? Quali sono le opinioni che ha riscontrato?

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    1. Caro Michele,
      certamente. Potrei in modo particolare citarle un mio Confratello, docente alla Facoltà Teologica di Bologna.
      Questo Confratello, che è a contatto da molti anni con il mondo della scienza, mi ha riferito di quella ipotesi, della quale le ho già parlato, secondo cui, avendo l’umanità avuto origine circa 2 milioni e mezzo d’anni fa, gli uomini avrebbero avuto il tempo di progredire in tal modo da colonizzare qualche pianeta.
      Ma, come le ho già detto, questa teoria non si sostiene per i motivi che già lei conosce.

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  35. Tra l'altro Padre, c'è anche questo passo del Vangelo che stabilisce che Gesù Cristo ha la regalità anche in Cielo e quindi non possono esserci altre incarnazioni: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra."
    Lo stesso San Paolo lo fa capire in diversi passaggi dei suoi scritti, ad esempio: "Per questo Dio lo ha esaltato
    e gli ha dato il nome
    che è al di sopra di ogni altro nome,
    affinché nel nome di Gesù
    ogni ginocchio si pieghi
    nei cieli, sulla terra e sotto terra,
    e ogni lingua proclami:
    “Gesù Cristo è Signore!”,
    a gloria di Dio Padre."

    Non capisco perché alcuni teologi, anche eminenti, offrono come soluzione quella delle Incarnazioni multiple su eventuali altri pianeti, come se Dio avesse degli avatar!.

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  36. Tra l'altro, ho letto un articolo in cui il citato, ad inizio pagina, Padre Athos Turchi offre come soluzione all'ipotesi di vita extraterrestre e relativa necessaria Redenzione quella delle Incarnazioni multiple di Dio. È sconcertante come un sacerdote della Chiesa Cattolica possa arrivare a dire una cosa del genere. Un conto è ipotizzare che esistano gli alieni, un altro ipotizzare che la Seconda Persona della Santissima Trinità si incarni più volte con aspetti differenti. Sono parole forti e gravi soprattutto per un consacrato.

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    1. Caro Michele,
      secondo la fede cristiana il Verbo di Dio si è incarnato in un unico individuo umano, che è Gesù Cristo, che è il Salvatore dell’intera umanità, dovunque essa sia, fosse anche in altri pianeti, umanità ferita dal peccato originale, peccato che viene tolto dal battesimo.
      Comprendo lo scandalo che lei prova davanti alle teorie di Padre Turchi. La consiglio di non prenderle in considerazione e non dare ad esse alcun peso.

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  37. Tra l'altro Padre Giovanni ho sempre dimenticato di menzionarle ciò che disse Padre Pio sull'argomento extraterrestri.
    LEGGIAMO DAL LIBRO DI DON NELLO CASTELLO " COSI' PARLO' PADRE PIO " : -...A PADRE PIO GLI FU CHIESTO " PADRE, DICONO CHE IN ALTRI PIANETI CI SONO CREATURE DI DIO ". RISPOSTA : " E CHE, VORRESTI CHE NON CI FOSSERO, CHE L' ONNIPOTENZA DI DIO SI LIMITASSE AL PICCOLO PIANETA TERRA ? E CHE, VORRESTI CHE NON CI FOSSERO ALTRE CREATURE CHE AMANO IL SIGNORE " ? ALTRA DOMANDA, SEMPRE A PADRE PIO : " PADRE, HO PENSATO CHE LA TERRA E' UN NIENTE DI FRONTE AGLI ASTRI E A TUTTI GLI ALTRI PIANETI ". RISPOSTA : " EH SI, E NOI USCITI DALLA TERRA SIAMO NULLA ! IL SIGNORE NON AVRA' CERTO RISTRETTO LA SUA GLORIA A QUESTO PICCOLO PIANETA. IN ALTRI CI SARANNO DEGLI ESSERI CHE NON AVRANNO PECCATO COME NOI ".

    Lei sa dirmi di più? Sono autentiche queste affermazioni? Noto comunque che Padre Pio utilizza in entrambe le frasi il condizionale, quindi potrebbe essere solo una sua opinione. Che ne pensa?

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    1. Caro Michele,
      io dubito che siano affermazioni autentiche.
      San Pio da Pietrelcina è stato un uomo di grande sapienza, dotato di doni spirituali straordinari, per cui non posso credere che egli abbia fatto queste affermazioni.

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  38. Caro Padre, anch'io come lei quando sono venuto a conoscenza di queste frase attribuite a Padre Pio sono rimasto piuttosto interdetto. Possibile che le abbia potute dire?
    Intanto sono riuscito a risalire alla fonte. I libri pubblicati che riportano queste frasi di Padre Pio sull'argomento sono 2, uno è quello di Cleonice Morcaldi (figlia spirituale di Padre Pio) e l'altro di don Nello Castello:

    1. Cleonice disse a Padre Pio:

    “Quando mi han detto che i pianeti sono abitati, la mia fede si è scossa”.

    Padre Pio rispose:

    “E che? Non vorresti che ci fossero altri esseri? Che l’onnipotenza di Dio si fosse limitata a questo nostro piccolo pianeta?”

    (Padre Pio a Cleonice Morcaldi, La mia vita vicino a Padre Pio diario intimo spirituale, Edizioni casa sollievo della sofferenza, quinta edizione, 2013, pag. 85)

    2.“Padre, dicono che negli altri pianeti ci sono altre creature di Dio! “
    E che, vorresti che non ci fossero, che l’Onnipotenza di Dio si limitasse al piccolo pianeta Terra? E che, vorresti che non ci fossero altre creature che amano il Signore?”

    “Ho pensato che la Terra è un niente, di fronte agli astri e tutti gli altri pianeti.”
    Eh! Si, e noi usciti dalla Terra siamo nulla. Il Signore non avrà certo ristretto la sua gloria a questo piccolo pianeta. In altri ci saranno degli esseri che non avranno peccato come noi”
    (Dal libro COSÌ PARLÒ PADRE PIO, edizione curata da Don Nello Castello, Imprimatur Vicenza, 14/6/74, † C. Fanton, Vescovo Ausiliare”).

    Padre credo che le frasi sia autentiche, c'è anche l'imprimatur. Tuttavia, le ripeto, mi sembra più un'opinione personale di Padre Pio, anche perché non utilizza un modo verbale assertivo bensì ipotetico.

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    1. Caro Michele,
      San Pio usa delle espressioni troppo vaghe, come esseri e creature. La questione che lei si pone è se possono esistere altri animali razionali oppure sostanze composte di spirito e corpo, soggetti fisici intelligenti in altri pianeti. Usando queste espressioni appropriate la Bibbia ci dice che Dio ha creato una prima coppia su questa terra e le ha ordinato di moltiplicarsi.
      Se noi poniamo la questione in questi termini precisi, dovremmo supporre che, se ci sono altri animali ragionevoli su altri pianeti, essi sono provenuti da questa terra. Questa convinzione però suppone una conoscenza di che cosa è l’uomo, che non è condivisa dagli scienziati materialisti, che confondono l’uomo con l’animale. In questo caso, dal loro punto di vista non c’è problema che diverse specie di uomo siano sorte in diversi pianeti, indipendentemente le une dalle altre.
      Dobbiamo comprendere queste idee di P. Pio. Egli non era un filosofo, ma un uomo di gran fede, che aveva sperimentato in se stesso la potenza dei miracoli, per cui il principio da cui parte, cioè l’onnipotenza divina, è un principio sacrosanto, solo che, senza rendersi conto, lo applica in un modo che viene ad essere in contrasto con il racconto del Genesi.

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  39. Quindi anche Lei crede che fosse solo un'opinione/desiderio di Padre Pio e non una verità che gli fosse stata rivelata dall'Alto?

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    1. Caro Michele,
      si tratta di idee personali di P. Pio e certamente non si tratta di una rivelazione divina, perché non coincide con il dato rivelato a nostra disposizione.
      Il base alla rivelazione Dio ha creato l’umanità su questa terra, la quale umanità si trova infetta dal peccato originale ed è stata redenta da Cristo. Quindi se ci sono altri esseri umani su altri pianeti, bisogna supporre che siano arrivati partendo dalla terra. In questo caso è chiaro che Cristo sarebbe anche il loro Salvatore.
      Le sembra una cosa possibile?

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  40. Caro Padre, come già abbiamo detto è impossibile che all'origine dell'umanità qualcuno possa essersi recato altrove. Stupisce come un Santo come Padre Pio possa aver detto una cosa simile.

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    1. Caro Michele,
      io non ho detto che Padre Pio abbia formulato l’ipotesi che altri pianeti siano abitati dal fatto che qualcuno da questa terra è andato a colonizzarli. Sono contento che lei rifiuti questa ipotesi.
      L’errore di Padre Pio, se le sue parole sono autentiche, consiste nell’ipotizzare che in altri pianeti si trovino altre persone umane.
      L’appello che egli fa all’onnipotenza divina è molto interessante, ma non è appropriato, perché entra in contrasto col fatto che, secondo la Rivelazione, Dio ha creato l’umanità su questa terra, per cui se dovessero esistere altri uomini in altri pianeti bisognerebbe ammettere che essi vi siano giunti da questa terra, cosa che appare estremamente improbabile.

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  41. Padre, in generale possiamo dire che molti credenti, anche teologi e consacrati, quando teorizzano l'esistenza di alieni lo fanno in maniera incauta, presi da una certa euforia, senza però pensare alle implicazioni teologiche che abbiamo enunciato già. Lei sa meglio di me che la Teologia non può lasciare a elucubrazioni senza fondamento; ovviamente pensare o ipotizzare l'esistenza degli extraterrestri non è peccato, tuttavia persone che hanno studiato teologia dovrebbero essere le prime a sapere che Dio non fa mai nulla a caso o per tentativi, ci sono sempre delle ragioni e delle logiche precise dietro l'azione divina, e per me è sconfortante leggere che diversi sacerdoti, in particolare quelli della Specola Vaticana, possano in primis pensare agli alieni come esseri meno peccatori di noi, in secundis che Dio ci abbia tenuto nascosto una parte della Creazione, in tertiis che propria il pianeta su cui viviamo tra tutti quelli che ci sono è stato teatro della Redenzione cosmica.

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    1. Caro Michele,
      la questione dell’esistenza degli extraterrestri è oggi in mano a scienziati, i quali, come scienziati, sono competenti solo nella fisica. Senonché l’oggetto della fisica è l’ente fisico inanimato. Ma il problema è quello di riconoscere un soggetto intelligente, cosa che può essere riconosciuta solo dall’antropologo e dallo psicologo.
      Che cosa invece può capitare, quando lo scienziato presume di riconoscere se esiste o non esiste un soggetto intelligente? Se si tratta di scienziati materialisti, essi presumono di sapere che cosa è l’uomo in base ad un criterio puramente sperimentale e ciò non può condurre a sapere che cosa è veramente l’uomo. Viceversa soltanto l’antropologia filosofica, eventualmente illuminata dalla fede, sa veramente che cosa è l’uomo e qual è la sua dignità.
      Ora il tentativo fatto da alcuni scienziati di costruire dei sistemi di ascolto, suppone la possibilità di decifrare un messaggio concettuale, come espressione di un soggetto intelligente.
      A questo punto dobbiamo constatare che questi scienziati considerano come ipotesi ragionevole l’esistenza di altri soggetti fisici intelligenti, che possano o trasmetterci o ascoltare certi messaggi.
      Finora gli scienziati constatano che questi supposti soggetti non danno segnali di esistenza, perché non ci sono fenomeni che portino a pensare a messaggi intelligibili.
      Questi scienziati non sanno che tutta l’umanità esistente è solo su questa terra, perché per sapere questo occorre una giusta concezione dell’uomo, che loro non hanno, ed inoltre possono essere scienziati non credenti.

      A questo punto rispondo ai tuoi tre quesiti.
      In base a quello che ho detto è evidente che un semplice scienziato non ha la competenza sufficiente per sapere o ipotizzare se in altri pianeti esistono personaggi meno peccatori di noi. E se questi scienziati fossero anche sacerdoti, a questo punto vale quello che ho già detto circa questa questione.
      Per quanto riguarda il secondo punto bisogna tenere presente che la divina rivelazione ci dice tutto quello che ci occorre per la nostra salvezza. Tra le verità contenute nella rivelazione, c’è la creazione dell’uomo e la sua redenzione mediante Cristo. Il che vuol dire che per noi credenti l’unica umanità esistente è quella che esiste su questa terra, come ho già avuto modo di spiegare in precedenza. Quindi non è ipotizzabile che Cristo ci abbia nascosto l’esistenza di eventuali extraterrestri.
      Per quanto riguarda il terzo punto, dato che secondo la fede l’umanità esiste solo su questa terra ed essa ha peccato, il Verbo di Dio si è incarnato solo su questa terra.

      Per la tranquillità della sua coscienza, la consiglio di aderire con fermezza a questi dati di ragione e di fede, senza preoccuparsi delle opinioni degli addetti alla Specula Vaticana.
      Affronterò queste loro opinioni in un mio prossimo articolo espressamente dedicato alla eventuale esistenza di extraterrestri.

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  42. Caro Padre, sono felice che abbia deciso di riaffrontare la questione con un articolo: lo leggerò con piacere.

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    1. Caro Michele,
      mi rendo conto infatti che questa questione è difficile e complessa, perché ci impegna a diversi livelli del sapere.
      Innanzitutto ci possiamo chiedere se Dio può creare altri esseri umani su altri pianeti.
      In secondo luogo si tratta di una questione concernente l’essenza della natura umana. Questa natura è univoca o analogica? Vale a dire è possibile che in altri pianeti esistano altri soggetti intelligenti simili a noi, ma con non siano uomini come li intendiamo noi?
      In terzo luogo si tratta di una questione che coinvolge la Rivelazione cristiana. Sulla base di una sana antropologia noi sappiamo dalla Rivelazione che l’umanità ha avuto origine da una sola coppia su questa terra. Pio XII nell’Humani Generis esclude il poligenismo per il fatto che il peccato originale si trasmette per generazione, per cui dal punto di vista della fede non è ipotizzabile un’altra umanità, che abbia avuto origine da un’altra coppia su questo pianeta o su altri, perché ciò porterebbe la conseguenza che non sarebbe infetta dalla colpa originale.

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  43. Padre ha scritto:"Vale a dire è possibile che in altri pianeti esistano altri soggetti intelligenti simili a noi, ma con non siano uomini come li intendiamo noi?"

    Lei Padre cosa risponde?

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    1. Caro Michele,
      per capire questa domanda bisogna leggere ciò che precede, dove mi domando se è possibile una concezione analogica dell’uomo. La domanda che pongo suppone appunto una concezione analogica dell’uomo. Che cosa intendo con questa espressione? Il concetto analogico non è perfettamente uno, ma comporta diverse modalità di significato. Per esempio, il concetto della vita comporta diversi gradi della vita. Non così per la natura umana, che viene definita come animale ragionevole.
      Se a questo punto noi volessimo plurificare il concetto di uomo, cioè renderlo analogico, verrebbe distrutta l’uguaglianza umana e cadremmo nelle concezioni che favorirebbero la tesi di umanità inferiori e umanità superiori o comunque porremmo una tale diversità tra gli individui, che non avrebbero più niente in comune tra di loro.
      L’ipotizzare l’esistenza di soggetti intelligenti in altri pianeti, che non siano uomini come siamo noi, è una ipotesi contradditoria, perché il soggetto fisico e intelligente è l’uomo e l’uomo è un soggetto fisico intelligente.
      Per questo la domanda che io pongo è da interpretare in riferimento a quello che ho detto in precedenza e sottintende la impossibilità di una concezione analogica dell’uomo, per cui quella vera è soltanto univoca definita dalla formula “animale ragionevole”.

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  44. Oggi le persone credono a tutto tranne che a Dio, ma le dottrine del momento si dileguaranno e il Cristianesimo resterà. I nemici di Cristo di arrendano, hanno perso già in partenza.

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    1. Caro Luke,
      effettivamente un problema oggi diffuso è quello della eccessiva credulità o della facile credulità, che suppone l’esistenza di ciarlatani e di cose che non possono esistere o che non sono sufficientemente provate in corrispondenza a nostre fantasie personali o per sembrare superintelligenti o per desiderio di originalità o per seguire le mode o per rimediare alle proprie frustrazioni o per ottenere successo.
      Occorre educare la gente all’atto di fede ragionevolmente fondato e finalizzato ai veri valori, perché è solo così che noi cresciamo umanamente e spiritualmente.

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  45. Caro Padre, speriamo che questa tendenza alienofila si esaurisca, spendano miliardi di dollari per cercare ossessivamente segni di vita al di fuori della Terra, soldi che andrebbero investiti altrove.

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  46. Risposte
    1. Caro Michele,
      le dirò che anch’io provo molto dispiacere per questo dispendio enorme di energie, di intelligenze e di denaro per delle finalità che noi credenti consideriamo del tutto stolte, e che anche dal punto di vista filosofico mancano di prove sicure.
      In particolare, se noi ricordiamo la grande insistenza con la quale Papa Francesco ci ha esortato per tutto il corso del suo pontificato ad interessarci dei bisogni dei poveri, sento nel mio animo il bisogno di dissuadere questi ricercatori da tali inutili ricerche per esortarli ad interessarsi di problemi ben più reali ed urgenti per il bene dell’umanità.
      Tuttavia, considerando quella che è la libertà di pensiero, se loro in coscienza sono convinti di fare una ricerca utile, è chiaro che non li possiamo obbligare a desistere. La nostra speranza è che riflettano meglio e possano essere illuminati dalla fede.

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