In che consiste una apparizione della Madonna?

 

In che consiste una apparizione della Madonna?

La recente pubblicazione da parte della Santa Sede delle norme date ai Vescovi per il discernimento delle apparizioni mariane* ci dà l’occasione per fermarci a chiederci che cosa è esattamente un’apparizione mariana.

La Madonna attualmente è in cielo anima e corpo. Tuttavia, come sappiamo, Ella si degna di apparire ogni tanto a persone da Lei scelte per svolgere in questa forma miracolosa la sua missione di collaboratrice primaria del piano divino di salvezza dell’umanità.

In queste occasioni Maria comunica ai veggenti dei messaggi che aiutano a mettere in pratica il Vangelo nel momento storico nel quale Ella appare. E per rendere credibile questo suo straordinario e misterioso intervento ottiene da Dio che compia segni miracolosi di credibilità, che nel contempo Le permettono di manifestare la sua materna premura per la salute dei corpi e la salvezza delle anime. 

Nei luoghi dove Ella appare solitamente viene costruito un santuario a Lei dedicato, che diventa centro missionario e di spiritualità, dove si compiono opere di misericordia, faro di cultura cattolica, promotore di formazione cristiana e meta di pellegrinaggi dove i fedeli  rendono a Maria un culto speciale, le aprono il loro cuore, esprimono la loro devozione, ammirano la bellezza del santuario, ricevono una formazione spirituale,  chiedono grazie, ringraziano per la grazia ricevuta lasciando un segno di gratitudine che invoglia altri a supplicarla a loro volta per le loro necessità fisiche e spirituali. Inoltre i fedeli hanno modo nel santuario di riconciliarsi con Dio e col prossimo grazie al sacramento della penitenza.

Questioni molto serie si pongono in occasione di supposte apparizioni della Madonna. Che cosa è un’apparizione mariana?  Quali ne sono le caratteristiche? I testimoni sono credibili? Come si riconosce l’autenticità di un’apparizione mariana? Per questa delicata opera di discernimento occorre una speciale competenza?

Qualunque pio e fedele cristiano ha la possibilità di essere scelto da Dio per essere il destinatario di un’apparizione mariana e diventare così strumento di una grande opera di salvezza.  Affinchè il veggente possa sapere con certezza che si tratta veramente della Madonna, viene soprannaturalmente illuminato da Dio, così da rendere la sua vista proporzionata alla dignità soprannaturale dell’oggetto da vedere e il suo udito capace di ascoltare le parole della Madonna.

Maria appare al veggente non personalmente e fisicamente nelle sue fattezze proprie, così come Ella è in cielo, perché ciò comporterebbe che Ella lasci il luogo celeste dove si trova per scendere sulla terra. Ma un’eventualità del genere è esclusa dal dogma dell’Assunzione che comporta la permanenza definitiva in cielo della Madonna, la quale, venendo assunta in cielo, ha lasciato definitivamente questa terra e attende invece come tutti noi la futura terra dei risorti alla fine del mondo.

Il veggente, quindi, come risulta dalle testimonianze stesse dei veggenti nelle varie apparizioni mariane nel corso dei secoli e nei vari luoghi, non vede la Madonna così com’è in se stessa, ma mediante un’immagine o icona oggettiva e ontologica preternaturale formata dagli angeli, visibile e sensibile dal veggente grazie al fatto che il suo occhio ha ricevuto da loro la capacità di vederla.

Questo spiega il fatto che il veggente è certo di vedere la Madonna, ma la vede solo lui e non anche altre persone presenti all’apparizione. Ciò spiega anche il fatto che i vari veggenti nei vari luoghi vedono Maria non nelle sue naturali fattezze ebraiche a noi ignote, e con la fisionomia corporea ben precisa, come è la sua propria che Ella ha in cielo, così come Ella è stata creata da Dio, ma ogni veggente la vede e la descrive in modi diversi e con abiti diversi.

 Maria appare meticcia al meticcio, italiana all’italiano, francese al francese, olandese all’olandese. È sempre bellissima, ma secondo un’ideale di bellezza femminile che cambia a seconda dei tempi e delle culture. Maria compie un’opera di inculturazione. Maria è maestra di inculturazione.

L’apparizione, poi, consiste, dal punto di vista della sua essenza, in una relazione intenzionale o gnoseologica fra ciò che appare – la Madonna – e colui al quale la Madonna appare, in modo tale che colui al quale la Madonna appare, ossia il veggente, a differenza di quanto avviene  nel sapere comune, dove il soggetto non ha incidenza nel dato che è puramente oggettivo, nel caso delle apparizioni mariane il soggetto è necessario a costituire l’apparizione nella sua visibilità e intellegibilità,  perché la Madonna appare a lui e non ad altri.

Nell’apparizione infatti l’oggetto è appreso veracemente così com’è in se stesso, ma nel contempo è appreso come appare al soggetto. Il soggetto non serve a costituire l’oggetto, come nella gnoseologia idealistica. Il soggetto nell’atto conoscitivo si adegua all’oggetto secondo quanto vuole il realismo. E tuttavia, perché ci sia apparizione occorre anche la relazione dell’oggetto al soggetto, cioè che l’oggetto appaia al soggetto.

L’apparizione della Madonna è la Madonna che appare, benché mediante un’immagine plastica prodotta dagli angeli. L’apparire quindi, in generale e comunemente, non è una cosa distinta dall’apparente; l’apparire normalmente è sempre l’apparire di quello che appare. Tuttavia nel caso delle apparizioni soprannaturali l’apparenza è realmente distinta dall’apparente. Mentre il semplice essere conosciuto non dice apparire del conosciuto, l’apparire dice riferimento a colui al quale l’apparente appare.

Badiamo però, che il fatto che sia solo il veggente a vedere la Madonna non significa assolutamente che l’esperienza che fa il veggente sia solo un’esperienza soggettiva e non anche oggettiva. Niente affatto. È una conoscenza assolutamente vera ed oggettiva.

Il veggente vede in Maria una persona reale esterna alla sua mente e indipendente dalla sua coscienza, e non un prodotto della sua immaginazione o un semplice dato di coscienza. Guardiamoci dall’interpretare il fenomeno dell’apparizione mariana con categorie desunte dall’idealismo, anche se non è proibito pensare in qualche modo al «fenomeno» kantiano come apparizione della cosa in sé o l’essere come «correlato di coscienza» di Husserl o l’essere heideggeriano come «presenza del presente».

Comunque sia, occorre notare inoltre che l’oggettività ossia la verità del sapere carismatico e miracoloso del veggente mette in gioco, per una grazia speciale divina,  l’io del veggente, vista, udito, tatto, gusto, odorato, intelletto, coscienza del veggente, sicchè il fatto che questa verità  la veda e la senta  solo lui non fa sì che essa cessi di essere una verità oggettiva: il veggente vede e sente veramente la Madonna, l’ascolta e parla con Lei.

Maria  risponde, lo istruisce, gli dà comandi e consigli, lo consola, lo avverte, lo corregge e lo conforta, come potrebbe fare una madre provvidente, premurosa ed amorosa. Maria consegna al veggente messaggi da trasmettere al prossimo e alla Chiesa. Qui si apre il problema delle rivelazioni private, dal quale adesso prescindo.

Ribadisco invece  che mentre nel sapere comune o scientifico o di fede  l’oggetto conosciuto è appreso in se stesso così come è, in quanto l’oggetto è quello che è anche se non dovesse apparire a nessuno, per cui il sapere si attua per la semplice apprensione oggettiva dell’oggetto, senza che il soggetto sia coinvolto o sia necessario a costituire  un termine di riferimento del contenuto cognitivo,  nel caso delle apparizioni soprannaturali il rapporto conoscitivo con l’oggetto conoscibile – in tal caso Maria - è sempre appreso così come esso è, ma solo in quanto c’è  quel dato  veggente  che l’apprende, e in tal senso l’atto cognitivo del veggente non comporta soltanto una relazione all’oggetto come nel sapere comune, dove l’io scompare davanti all’oggetto, ma anche una relazione dell’oggetto al soggetto, perché l’apparire per sua essenza è apparire a qualcuno e quindi non c’è apparire se non c’è quel qualcuno al quale l’oggetto appaia.

Coloro che assistono all’apparizione non vedono e non sentono nulla. Il veggente è tenuto pertanto a dar segni di credibilità di quanto racconta e il cielo stesso provvede a dare questi segni affinchè i fedeli e la Chiesa credano in lui.

L’autorità ecclesiale, deputata da Cristo  a indicare ai fedeli le vie della salvezza, evidentemente è interessata a questa cosa ed è chiamata in causa per un affare di tal genere che tratta appunto della salvezza in un modo del tutto al di fuori del comune. Per questo, ha il compito e il dovere di ottenere le dovute informazioni, fare attente indagini e verifiche, consultare esperti, raccogliere dati e testimonianze, al fine di esprimere un giudizio ufficiale, che non è infallibile, ma sempre autorevole. E qui mi aggancio alle norme e procedure stabilite dal documento della Santa Sede.

P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 23 maggio 2024

 * https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_ddf_doc_20240517_norme-fenomeni-soprannaturali_it.html

 

 

"Dio è presente ed agisce nella nostra storia. Lo Spirito Santo, che sgorga dal cuore di Cristo risorto, opera nella Chiesa con divina libertà e ci offre tanti doni preziosi che ci aiutano nel cammino della vita e stimolano la nostra maturazione spirituale in fedeltà al Vangelo. Quest’azione dello Spirito Santo include pure la possibilità di arrivare ai nostri cuori attraverso alcuni eventi soprannaturali, come ad esempio le apparizioni o visioni di Cristo o della Vergine Santa e altri fenomeni.

Tante volte queste manifestazioni hanno provocato una grande ricchezza di frutti spirituali, di crescita nella fede, di devozione e di fraternità e servizio, e in alcuni casi hanno dato origine a diversi Santuari sparsi in tutto il mondo che oggi sono parte del cuore della pietà popolare di molti popoli. C’è tanta vita e tanta bellezza che il Signore semina al di là dei nostri schemi mentali e delle nostre procedure!"

Da: DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE - NORME PER PROCEDERE NEL DISCERNIMENTO
DI PRESUNTI FENOMENI SOPRANNATURALI

https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_ddf_doc_20240517_norme-fenomeni-soprannaturali_it.html 

 
Immagini da Internet:
- Madonna di Guadalupe
- Modonna di Kibeho

12 commenti:

  1. Gentile Padre,

    Grazie per questa bella riflessione. Solo un dubbio. Lei afferma in maniera molto assertiva che non è possibile che la BVM appaia effettivamente con il suo corpo glorioso su questa terra, e invoca il dogma dell'Assunzione in cui si dichiara la di lei permanenza definitiva in Cielo. Ora, il dogma di Pio XII, nella solenne definizione, si limita a dire che Immaculatam Deiparam semper Virginem Mariam, expleto terrestris vitae cursu, fuisse corpore et anima ad caelestem gloriam assumptam. Se per definitività si intende che la sua sorte beata è irreversibile, nulla quaestio. Mi pare però che questo di per sé non escluda che Ella possa, per dispensazione divina, apparire anche con il suo corpo glorificato. Questo non si potrebbe forse assimilare al corpo di Cristo risorto, che era un vero corpo, palpabile e materiale, benché glorioso? Dogmaticamente parlando, cosa esclude che Dio invii la Sua Ss Madre con il suo vero corpo? Le differenze notate dai vari veggenti nel corso della storia non potrebbero essere attribuite all'agilità dei corpi gloriosi, che possono apparire diversamente secondo le circostanze? D'altronde, anche Nostro Signore appare ad alcuni santi nelle fattezze della Sua santa infanzia, ad altri invece nelle fattezze della Passione o della Resurrezione, e dunque adulto. Sono curioso di sapere la sua opinione!
    Grazie in anticipo per il tempo dedicatomi.
    Suo in Cristo,

    Pietro

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    1. Caro Pietro,
      le apparizioni della Madonna sono altra cosa dalle apparizioni di Gesù Risorto. Infatti Gesù Risorto, nei quaranta giorni che intercorsero tra la sua resurrezione e l’ascensione al cielo, da una parte non aveva più il corpo mortale che possedeva su questa terra, ma dall’altra parte non si trovava ancora alla destra del Padre.
      Dunque bisogna ammettere che Gesù in quel periodo di tempo si trovò in una dimensione trascendentale intermedia tra questa terra e il paradiso a noi ignota. Stando così le cose, Gesù ha potuto apparire col suo vero corpo, benchè glorioso, e con ciò ha voluto dar prova lasciandosi toccare e mangiando del pesce.
      Gesù ha compiuto tutto ciò affinchè gli apostoli si convincessero che era veramente risorto e quindi per dare la base ragionevole alla loro fede in lui.
      Viceversa Maria non ha bisogno di dar prova della sua presenza fisica, perché questa è soltanto oggetto di fede espressa nel dogma dell’Assunzione.
      Dunque il fatto che Maria non possa essere presente di persona nei luoghi dove Ella appare è connesso col fatto che il suo essere corporeo è soltanto oggetto di fede. L’ipotesi che Maria fosse realmente e corporalmente presente nel luogo dell’apparizione, verrebbe ad abbassare il mistero dell’Assunzione a un dato della sensibilità, cosa del tutto contraria alla fede.
      D’altra parte la stessa presenza reale eucaristica, come sappiamo bene, non vuol dire che Gesù sia presente col suo Corpo glorioso, ma, secondo quanto ci insegna il dogma della transustanziazione, Gesù rimane in cielo col suo Corpo ed è presente solo a modo di sostanza.
      Per quanto riguarda le apparizioni di Cristo ai santi, vale invece la stessa considerazione che ho fatto riguardo alle apparizioni mariane.
      Potremmo considerare un’altra questione. La Madonna, quando appare, parla. Come spiegare questo fatto? Noi sappiamo bene che la parola è effetto della persona che parla. Nell’interpretazione che io ho dato della entità plasmata dall’angelo, è chiaro che l’angelo, se da una parte può plasmare un corpo semovente, non può costruire un corpo parlante, se non vogliamo cadere nelle attuali ipotesi assurde di coloro che credono sia possibile costruire una IA parlante.
      Allora, la parola da dove viene? Viene evidentemente da Maria, che si trova in cielo e dal quale Ella si degna di parlare. E l’aspetto sonoro? Siccome qui si tratta di un fatto fisico, possiamo lasciare quest’opera alla competenza dell’angelo. Analoghe considerazioni si possono fare nelle apparizioni di Gesù che parla.

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  2. "Coloro che assistono all’apparizione non vedono e non sentono nulla. Il veggente è tenuto pertanto a dar segni di credibilità di quanto racconta e il cielo stesso provvede a dare questi segni affinchè i fedeli e la Chiesa credano in lui"

    Se i proclamati segni ed annunci non si avverano si deduce che non si tratta di manifestazioni della Madre di Dio. Ora questo aspetto passa quasi completamente in secondo piano con le nuove norme , non più basate sulla distinzione tra vero e falso , cioè tra il 'constat' e il 'non constat', tra bianco e nero , ma su sei 'gradini di grigio' che vanno da un generico nulla osta (?) fino alla completa dichiarazione di non soprannaturalità.

    Il neo prefetto Card. Fernandez afferma tranquillamente che «perché un bel fenomeno cresca non occorre una dichiarazione di soprannaturalità» , addirittura includendo tra i molti casi anche Fatima.

    Questo approccio , diremmo molto gesuitico , sembra confermato anche da alcuni giornalisti .come David Murgia:

    «Diciamo che non c'è più il bianco e il nero, è falso o è vero, ma ci sono diverse tonalità di grigio. Si passa sempre a un piano diverso, non interessa più se il fenomeno è vero o falso, alla Chiesa interessa che in quel posto si vada per pregare»

    Mi chiedo come tutto ciò possa rappresentare la visione cristiana che trae linfa dal Vangelo (e non dalla sociologia)

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    1. Caro Angheran,
      mi pare che lei non abbia compreso che il documento della Santa Sede è profondamente preoccupato della questione di trovare la verità su di una materia così importante come sono le apparizioni mariane.
      È proprio in nome di una ricerca coscienziosa e scrupolosa della verità che il card. Fernandez propone sei gradi di approccio alla fenomenologia concernente supposte apparizioni mariane. Questi gradi hanno lo scopo di accompagnare il vescovo nel suo difficile incarico, nel momento in cui egli rimane l’autorità ordinaria e immediatamente competente.
      Questi gradi prevedono una pluralità di giudizi, subordinati l’uno all’altro, che rimangono ad un livello provvisorio o ipotetico fino a che, col maturare delle indagini, non si giunge a un giudizio definitivo positivo o negativo da parte del Sommo Pontefice.

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  3. Una visione neokantiana delle apparizioni. Invece delle intuizioni, abbiamo gli angeli che creano immagini. Non sono d'accordo.

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    1. La sua non è una spiegazione naturale. Nemmeno soprannaturale, è innaturale. Il processo cognitivo di un'apparizione non può essere contrario all'apparato gnoseologico umano. E il plasma appartiene direttamente al genere della fantascienza.

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    2. Caro Anonimo,
      il problema che ho affrontato è quello di capire come il veggente vede la Madonna e sente il suo messaggio. La questione in fondo è molto semplice. L’ha vista in carne ed ossa? Ha sentito la sua voce fisica? Ora, le pare possibile una cosa del genere?
      Se il dogma dell’Assunzione dice che Maria è in cielo, come spiegare che il veggente l’abbia vista e udita? Maria, che cosa ha fatto, un viaggio spaziale dal cielo alla terra? Ha aumentato il volume della voce? Tenga presente, come ho già detto, che tra il luogo del paradiso e i luoghi di questa terra, non c’è una comune misura come ci potrebbe essere tra un pianeta e questa terra. Si rende conto che questa sarebbe una cosa ridicola? Dunque, dobbiamo parlare seriamente.
      Io insegno filosofia e teologia da più di cinquant’anni. Quindi la invito ad essere prudente nella valutazione dei miei giudizi.
      Quello che io sostengo è perfettamente conforme alla concezione realistica tomistica della conoscenza umana. Le ripeto in parole semplici quello che ho detto, prescindendo da riferimenti all’idealismo.
      Il veggente non può assolutamente aver visto la Madonna in carne ed ossa, né avere sentito la sua voce fisica, ma deve necessariamente aver contattato un corpo artificiale, che non può essere stato plasmato in maniera preternaturale altrimenti che dall’angelo, il quale, secondo la dottrina di san Tommaso, possiede esattamente questo potere come ministro di Dio.
      Tenga inoltre conto, come ho già detto, del fatto straordinario che soltanto il veggente vede e sente la Madonna. Anche qui l’unica spiegazione possibile è l’intervento preternaturale dell’angelo sul veggente stesso.
      Per quanto riguarda la questione del soprannaturale, esso gioca nel senso che la Madonna appare per ordine di Dio, certamente in una forma soprannaturale, in quanto il fatto dell’apparizione, benchè essa in se stessa sia opera preternaturale dell’angelo, è un fatto che supera le leggi comuni del mondo fisico.
      Inoltre l’elemento soprannaturale e addirittura profetico è dato dal contenuto di fede del messaggio mariano. Ciò vuol dire che Maria parla per mezzo dell’angelo, non nel senso che l’angelo ci comunichi un messaggio da parte di Maria, ma nel senso che l’angelo organizza il fatto fisico dell’apparizione in modo tale che l’udito del veggente comprende le parole di Maria, che rimane in cielo.

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    3. Non vedo inconvenienti nel fatto che sia la Madonna stessa nel corpo e nell'anima ad apparire. Un corpo glorioso può occupare uno spazio fisico. Che solo i veggenti vedano l'apparizione può derivare che è necessario un "plus", una grazia speciale, per poterla percepire, proprio perché il corpo glorioso non è semplicemente fisico. Neanche Gesù era riconosciuto subito dopo il Risorto, come avvenne con i discepoli di Emmaus. Comunque, io credo che né lei né io abbiamo la verità in questo, la cosa fastidiosa sono le sue affermazioni apodittiche di semplici ipotesi indimostrabili.

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    4. Caro Anonimo,
      come le ho già detto, in base al dogma dell’Assunzione, è di fede cattolica che Maria è in cielo. E quando dico “cielo”, mi riferisco al concetto biblico. Per esempio, quando diciamo “Padre nostro, che sei nei cieli”. O quando Gesù dice: “Sono disceso dal cielo”. Che cos’è questo cielo? La volta stellata, indagata dagli astronomi? Dove si trova la Madonna? In qualche galassia? A quanti anni luce di distanza? Si rende conto che stiamo rischiando il ridicolo? Il cielo è il paradiso.
      Certo, possiamo chiederci dov’è il paradiso, ma lei comprende che, per non cadere in una visuale materialistica e per essere aperti alla comprensione della Parola di Dio, siamo obbligati ad ammettere un concetto di luogo e di spazio che non è univoco al luogo e allo spazio che conosciamo qui. Ma si tratta evidentemente di qualcosa di trascendente o trascendentale, che non ha una comune misura con quanto cade sotto i nostri sensi.
      In poche parole, l’ipotizzare un viaggio spaziale della Madonna fino alla terra è una cosa che va bene per le fate delle favole, ma non può essere un discorso serio per un cattolico. Quindi siamo da capo.
      Lei si deve rendere conto che una presenza fisica della Madonna su questa terra è una cosa impossibile. E quindi non c’è altra spiegazione di quella che le ho dato.
      Naturalmente il fatto che Maria stia in cielo non le impedisce affatto, anzi, di essere informata da Dio su quanto avviene sulla terra tra noi suoi figli. Per questo, come sappiamo, Maria si occupa maternamente di tutti noi. E quindi non ha nessuna difficoltà ad apparire a qualche veggente e a comunicarci, per mezzo di lui, qualche messaggio che ci serve per mettere in pratica il Vangelo.
      Per quanto riguarda il paragone che lei ha fatto con le apparizioni di Gesù Risorto, il paragone non tiene, perché in questo caso si trattava effettivamente di Gesù in carne ed ossa.
      Per quanto riguarda il fatto che non sempre Gesù venisse riconosciuto, sono d’accordo con lei nel ritenere che chi lo ha riconosciuto ha potuto fruire di una vista donata soprannaturalmente da Dio, in modo da rendere proporzionata la capacità visiva alla visione di Gesù Risorto.
      Ma il caso del veggente, il quale è soltanto lui a vedere la Madonna, va spiegato in un altro modo e cioè nel modo che ho detto. Occorre infatti ammettere in questo caso un intervento speciale preternaturale dell’angelo, tale da rendere l’occhio fisicamente sensibile all’entità fisica formata dall’angelo, per rappresentare la Madonna.
      Per quanto riguarda il tatto e l’udito vale un discorso analogo.

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  4. Caro Padre Cavalcoli,
    estremamente interessante la sua spiegazione su come possiamo comprendere il fatto delle apparizioni di Maria. E dobbiamo essere grati di avere Lei per offrirci queste delucidazioni a partire dal Magistero e dagli insegnamenti di san Tommaso d'Aquino. Grazie, Padre Giovanni, grazie.
    Mi chiedo se rispetto a questa attività angelica presentando delle plasmazioni, abbia qualcosa a che fare con ciò ciò che si narra sulle sessioni parapsicologiche di spiritismo, nelle quali i medium riescono anche ad apparire di tali plasmazioni.

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    1. Caro Dino,
      il collegamento che lei fa’ tra le apparizioni mariane da una parte e dall’altra i fenomeni spiritistici e parapsicologici, è certamente valido, utile ed interessante. Da molti anni mi interesso infatti anche di questo misterioso ordine di fenomeni.
      Innanzitutto dobbiamo distinguere lo spiritismo dalla parapsicologia. Come è noto, le pratiche spiritistiche sono proibite dalla Chiesa, ma non le pratiche parapsicologiche. Perché, questo? Perchè è accertato che nelle partiche spiritistiche esiste il forte rischio della presenza del demonio.
      Certamente nell’uno e nell’altro caso è possibile assistere a fenomeni fisici, che superano i poteri delle leggi comunemente conosciute dalla fisica.
      Nel caso della parapsicologia, da circa due secoli, è stata accumulata un’enorme quantità di documentazione sperimentale, catalogata dagli studiosi in una data tipologia, e in alcuni paesi la parapsicologia entra nel campo delle istituzioni accademiche.
      L’attività parapsicologica, secondo le conoscenze che abbiamo oggi della psicologia umana, si presenta come effetto di una superdotazione psichica, che si potrebbe considerare come un residuo dei doni preternaturali, propri dello stato di innocenza.

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  5. È l'assurdità più grande che abbia letto in anni.
    Padre Cavalcoli, vedo che hai dato libero sfogo al suo sincretismo.
    Ma non preoccupatevi del mio disaccordo, perché sono in buona fede, che è l'unica cosa che conta.
    Dio ci ama tutti allo stesso modo, non lo dimentichi mai.

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