Una preghiera per l’Anno Nuovo - Ascoltaci, o Signore

 Una preghiera per l’Anno Nuovo 

 Ascoltaci, o Signore

O Padre, tuo Figlio ci ha insegnato di rivolgerci direttamente a Te, avendoci riconciliati a Te col sangue della sua croce. Egli ci ha altresì assicurato che chiedendo direttamente a Te nel suo nome, Tu ci avresti esaudito prontamente, qualunque cosa Ti avessimo chiesto.

Ebbene, Padre, abbiamo allora pensato di rivolgerTi una preghiera per l’Anno nuovo affinchè esso possa essere migliore del presente, con tanti guai del corpo e dello spirito, personali e sociali, che coinvolgono l’intera umanità in una forma finora mai vista.

Tuttavia vogliamo parlarTi col cuore in mano: tanti di noi da tempo Ti chiedono la cessazione di questa pandemia. Eppure essa continua a causare morti in tutto il mondo. Dove è questo «prontamente»?

Sì, o Padre, sappiamo che cosa ci risponderesti: può essere che ciò che Ti chiediamo per adesso non corrisponda alla tua volontà. Dobbiamo essere pazienti, dobbiamo esser convinti che Tu sei con noi e non ci abbandoni, dobbiamo accettare la prova, dobbiamo da questa sciagura trarre occasione per esercitare la nostra compassione e solidarietà verso i sofferenti, dobbiamo affinare le nostre armi contro la malattia e la sofferenza, dobbiamo saper coltivare la speranza, dobbiamo purificarci e scontare i nostri peccati, dobbiamo offrire per la conversione dei peccatori.

D’altra parte, o Padre, leggendo nell’Apocalisse i «flagelli» che Tu manderai come ultimo avvertimento prima della fine del mondo, siamo convinti che se San Giovanni avesse saputo di questa pandemia, l’avrebbe senz’altro annoverata tra i flagelli. Ma siamo veramente alla fine del mondo? Non lo sappiamo.  

Ma una cosa vorremmo chiarire con Te: sei adirato con noi? Certo, Tu sei giusto. Nessuno nell’umanità meglio di noi cattolici, che hanno a disposizione il Magistero della Chiesa, sa giudicare della condotta morale dell’umanità e dei peccati che essa commette.  

Considerando, pertanto, almeno per quel che ci pare di capire, quanto pochi nel mondo credono in Te e quanti viceversa sono coloro che dopo 2000 anni di cristianesimo, fanno cose che a Te dispiacciono, ne deduciamo che Tu sei effettivamente scontento di gran parte dell’umanità. Sappiamo tuttavia che Tu sei misericordioso. Ebbene, non hai compassione di noi? In nome dei giusti che vivono su questa terra e dei santi del paradiso non avrai pietà di noi? Non distingui gli empi dai giusti? I figli di Dio dai figli del diavolo? (I Gv 3,10). Tutti colpiti da un medesimo flagello?

Giovanni nell’Apocalisse dice che davanti ai flagelli di Dio i peccatori si convertiranno, mentre gli empi ostinati bestemmieranno ancora di più (Ap 16, 9 e 21). Sembra che sia quello che sta succedendo adesso. Molti guai ci stanno affliggendo, che Tu conosci ben meglio di noi. Tuttavia Te li vogliamo esporre chiedendoTi pietà e perdono anche a nome dei peccatori dal cuore indurito, affinchè si pentano e siano salvi.

Nel mondo esistono ancora spaventose sperequazioni, come spesso ci ricorda Papa Francesco, fra un nucleo ristrettissimo della popolazione mondiale, che dispone di immense ricchezze, pari ai bilanci di certi Stati, e masse sterminate di popoli miseri ed affamati, che soffrono di carestie, epidemie, malattie, disagi di ogni genere, di mancanza di lavoro o di sfruttamento padronale, arretratezza tecnologica, ambiente ingrato,  e di cattiva  distribuzione delle risorse alimentari, che spesso vengono sprecate o distrutte, quando con una migliore organizzazione ed oculatezza commerciale, rinunciando a speculazioni e profitti esagerati, potrebbero arrivare a soddisfare i bisogni di quelle immense popolazioni.

Scandalose ed intollerabili sono le spese militari soprattutto per armi atomiche, quando questi immensi capitali potrebbero essere utilmente impiegati per sollevare le popolazioni dalle loro miserie.

Scandaloso e intollerabile è anche il cattivo sfruttamento od utilizzo delle risorse della natura, per il quale alcuni ristretti gruppi di potere, per soddisfare ad egoistici interessi, lasciano inutilizzate o a loro esclusivo beneficio immense risorse, che potrebbero andare a vantaggio dei poveri e dei bisognosi-

L’Europa, dal canto suo, si è fortemente scristianizzata, è caduta sotto il dominio della massoneria, è invasa dai musulmani e dalla corruzione morale. Quel poco di unità, di giustizia e di civiltà che essa conserva e promuove, senza misconoscere il progresso tecnico-scientifico, lo deve al millenario influsso di quella luce e forza di Cristo che provengono da Roma, dalla Sede di Pietro.

Altra questione. Mentre il popolo americano rischia di lasciarsi sedurre dalle mire di una falsa libertà che disprezza la tua legge e di abbandonare quella fiducia in Te che è alla base della sua nascita e della sua costituzione, e per questo sta indebolendo il suo prestigio morale sulla comunità internazionale, ha perduto di credibilità come custode della democrazia e promotore dei diritti umani ed è calato come potenza economica, i baldanzosi comunisti cinesi, sperando di tener buona la Santa Sede, con la loro potenza economica, aspirano a sostituire gli Stati Uniti nella leadership mondiale con l’intento di dimostrare che la promozione dell’uguaglianza e della giustizia sociale si basa sull’ateismo e non sulla fede in Te.

Altra più grave questione. La Chiesa di tuo Figlio, che è l’inizio sulla terra del regno dei cieli, è afflitta da divisioni interne, di fratelli contro fratelli, che invece di integrarsi a vicenda come potrebbero e dovrebbero, assolutizzano i propri talenti disprezzando quelli degli altri. In tal modo succede che conservazione e rinnovamento, tradizione e progresso, continuità e sviluppo si escludono a vicenda, quando dovrebbero reciprocamente completarsi. Chi giudica il Vangelo in nome della modernità si oppone a chi condanna in blocco la modernità in nome del Vangelo. Chi vorrebbe un Papa preconciliare si oppone a chi lo strumentalizza in senso modernista.

Il saggio ecumenismo promosso dal Concilio Vaticano II, caduto in mano di impostori, ha spesso ottenuto il risultato opposto a quello che si proponeva: invece della conversione dei protestanti al cattolicesimo, si è avuta la conversione dei cattolici al protestantesimo.

Il Concilio ha fondato il diritto alla libertà religiosa sul presupposto del dovere della coscienza di adeguarsi alla norma morale oggettiva; i modernisti hanno falsamente interpretto questa dottrina conciliare come se la coscienza individuale fosse la norma della verità.

Il dialogo interreligioso promosso dal Concilio, invece di favorire l’avvicinamento dei fedeli delle altre religioni a quella cristiana, manovrato dalla massoneria, ha finito col promuovere una federazione indifferentista e relativistica di tutte le religioni su di un piano puramente filantropico e naturalistico e su di un piede di parità, negando il soprannaturale e il primato del cristianesimo, come se si trattasse della pluralità dei partiti politici in parlamento.

Il dialogo con i non-credenti, contrariamente alle intenzioni del Concilio, invece di essere opera di persuasione verso gli atei che negare l’esistenza di Dio è stoltezza e che tutti dovremo un giorno presentarci davanti al tribunale di Cristo, per influsso degli stessi atei o di teologi insipienti, ha deviato in un cincischiare pacione, nel quale questi cosiddetti teologi, citando falsamente il Concilio, hanno diffuso l’dea che teismo ed ateismo sono due semplici diverse opinioni, entrambe rispettabili, senza che si possa stabilire quale di esse è vera. Per questo, secondo questi tali l’esser ateo non comporterebbe alcuna conseguenza incresciosa, perché anche l’ateo è un «cristiano anonimo», il quale, benché non ci creda, va comunque in paradiso.

Il Papa è un nocchiero traballante in gran tempesta, anche se, tutto sommato, ce la fa. Il diavolo lavora abbondantemente all’interno della Chiesa. La vigna del Signore è invasa da bestie selvatiche. Ha in mano potere e successo chi dovrebbe essere scomunicato. I veri cattolici sono emarginati. Il «fumo di Satana» è diventato una nuvola tossica che ci attossica tutti. Però Papa Francesco giustamente ci mette in guardia contro il demonio avendo ripristinato dopo il Santo Rosario la bellissima preghiera di Papa Leone XIII a San Michele Arcangelo.

Francesco però ha bisogno di buoni collaboratori: i buoni ci sono, tuttavia alcuni se li è scelti lui incautamente; altri gli si sono imposti furbescamente; altri gliela fanno sotto il naso; altri non riesce a fermarli; altri li caccia quando invece potevano essergli utili.

Fatica ad essere imparziale fra conservatori e modernisti. Fatica a riconoscere in chi gli fa giuste critiche i veri amici e in chi lo adula i falsi amici. Non risponde a dubbi ed obiezioni. Parla troppo. Quasi nasconde a volte il suo magistero petrino dietro una nuvola di discutibili opinioni personali. Fatichiamo a volte a capire che cosa intende dire, per certe frasi a doppio senso. Non si capisce a volte se scherza o dice sul serio. Insiste anche troppo su certi valori del Vangelo e ne trascura altri. Turba i cattolici ed è gradito ai nemici della Chiesa. Comunque ha una sua comunicativa ed efficacia oratoria popolare certamente notevoli.

Eppure Papa Francesco ogni tanto esce con attacchi efficaci, come dei blitz, contro il nemico, come per esempio quando ha condannato lo gnosticismo e il pelagianesimo o ha messo in luce il valore della fratellanza umana nell’enciclica Fratelli tutti.

Egli regge all’urto delle forze sataniche e massoniche dell’anticristo, quel drago apocalittico che vorrebbe divorare il Figlio partorito dalla Donna, cioè dalla Chiesa, nel dolore. La Chiesa infatti è quel piccolo gregge al quale tuo Figlio ha promesso il possesso del tuo regno. È Davide che sconfigge il Golia di questo mondo, il Principe di questo mondo, mentre valendosi del sangue del tuo Figlio, la Chiesa salva quel mondo che tu hai creato e nel quale – lo ricordiamo nel Natale – hai mandato tuo Figlio a dare la sua vita per la nostra salvezza.

Ti chiediamo, pertanto, o Padre, e Ti supplichiamo per il bene della tua Chiesa, di dare forza, discernimento e saggezza a Papa Francesco. Vogliamo stargli vicino ed aiutarlo nella lotta. Soffrire con lui per gioire con lui. Ti chiediamo per noi di saper vedere in lui il Vicario del tuo Figlio, il Maestro della fede e il Pastore della Chiesa, sapendo bene che chi non è in comunione con lui, non è in comunione con la Chiesa e chi non è in comunione con la Chiesa non è in comunione con tuo Figlio.

Noi cattolici non stiamo dando prova al mondo di amarci come fratelli nel tuo Figlio, uniti attorno al Vicario di tuo Figlio. Allora, come possiamo insegnare al mondo la fratellanza umana, se non viviamo noi per primi la fratellanza cristiana? Manda dunque. o Padre, in abbondanza lo Spirito Santo tuo e del tuo figlio, affinchè effonda in abbondanza sul pastore e sul gregge i doni della pietà e del santo timore verso di Te, della diversità nell’unità, della concordia nella verità, della gerarchia nell’uguaglianza, della pace nella giustizia, della reciprocità nell’unità, della libertà nell’obbedienza, della mutua carità e misericordia nella disciplina.

Te lo chiediamo con Maria Santissima, Madre del tuo Figlio, per il tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore, Che vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

P. Giovanni Cavalcoli     

Fontanellato, 5 dicembre 2020

Papa Francesco giustamente ci mette in guardia contro il demonio avendo ripristinato dopo il Santo Rosario la bellissima preghiera di Papa Leone XIII a San Michele Arcangelo.

Immagine da interner

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