01 dicembre, 2024

Lutero e Cartesio - I motivi di un’alleanza - Prima Parte (1/3)

 

Lutero e Cartesio

I motivi di un’alleanza

 Prima Parte (1/3)

L’oggettività e la soggettività

Per indagare le realtà profonde e sublimi alcuni seguono la via che parte dall’io, dal soggetto, ascoltando la propria coscienza, sentono Dio in se stessi ed entrano in dialogo con Lui; altri invece amano guardare al mondo e descrivere le cose oggettivamente in se stesse o dire come stanno o trattano dell’essere, delle cause prime e dei princìpi della realtà, fino ad elevarsi alla conoscenza di Dio. Vanno alla ricerca dei fondamenti, si pongono gli ultimi perchè e vogliono esprimere un sapere radicale, certo, incontrovertibile, fondamentale, universale, immutabile, necessario ed onnicomprensivo.

I primi li troviamo nei Salmi della Scrittura; i secondi, nel libro della Sapienza o dei Proverbi o nel Siracide della medesima Scrittura. I primi hanno come grandi rappresentanti Sant’Agostino o Platone; i secondi, San Tommaso o Aristotele.

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Il proposito di Lutero è simile a quello di Cartesio: riformare: riformare la Chiesa, Lutero; riformare il pensiero. Ma entrambi, invece di riformare deformano, cioè non accolgono una forma già esistente purificandola e migliorandola, senza mutarla. Invece Lutero toglie alla Chiesa alcuni elementi essenziali e Cartesio toglie al pensiero il suo orientamento all’essere e lo chiude in sé stesso, vorrebbe renderlo autarchico come fosse il pensiero divino.

Sia Lutero che Cartesio sono preoccupati del problema della verità: verità di ragione, Cartesio; verità di fede, Lutero. Diverso tuttavia è nei due il modo di impostare la questione: Cartesio è convinto di aver trovato lui finalmente il fondamento della verità, mentre fino ad allora l’umanità aveva navigato nell’incertezza. Lutero, invece, era convinto di aver ritrovato lui la verità del Vangelo, dopo che essa era stata offuscata dal Magistero della Chiesa.

Io però vorrei chiedere a Lutero: come hai saputo che la Bibbia contiene la verità se non dalla Chiesa, dalla quale sei stato istruito? E allora come fai, in base a quale criterio tu adesso in nome della Bibbia pretendi di avere ragione contro la Chiesa?

E a Cartesio chiederei: tu come fai in nome del principio di non-contraddizione, che supponi nel momento che ritieni vero il tuo cogito, a rifiutare Aristotele, lo scopritore del principio di non-contraddizione? In nome di che cosa rifiuti il principio di non-contraddizione?

Immagini da Internet

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